ETRURIA - CERAMICHE D'IMPASTO E BUCCHERO NERO, La raffinatezza artistica (e non solo) del popolo etrusco

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 30/8/2023, 12:26     +10   +1   -1
Avatar

Group:
Moka
Posts:
47,193
Reputation:
+18,083

Status:




LA CERAMICA NERA DELL'ETRURIA



Per la lingua, i costumi e la raffinatezza culturale, gli etruschi
non assomigliavano a nessun altro popolo della penisola italica.
Una delle loro manifestazioni artistiche più rilevanti fu la ceramica.







Cervi su un vaso

Vaso d’impasto proveniente da Capena, Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, Roma.
Questo manufatto è decorato con motivi geometrici e con due cervi uno di fronte all’altro, incisi, d’ispirazione orientale.


Una delle manifestazioni artistiche più rilevanti degli etruschi fu la ceramica. Buona parte della loro produzione, di grande qualità e molto apprezzata nei mercati di tutto il Mediterraneo, imitava i modelli greci. Un elemento caratteristico di questa civiltà era il bucchero, un tipo di ceramica risalente al VII secolo a.C. Si tratta di un’evoluzione della ceramica d’impasto (argilla non depurata) tipica della cultura villanoviana e si caratterizza per la decorazione sui brillanti toni del nero.

Le ceramiche d'impasto (1000-600 a.C.)

I primi due reperti della galleria sono un buon esempio della ceramica della cultura di Villanova. Questo tipo di ceramica, scura e dalle pareti spesse, si preparava, fino all’VIII secolo a.C., a mano, con un’argilla grossolana, e s'incideva con motivi geometrici. Successivamente le pareti si assottigliarono e venne modellata al tornio. S'ispirarono ad alcuni modelli del Vicino Oriente o della Grecia. A partire dal VII secolo a.C. l’impasto verrà impiegato solamente per stoviglie di uso corrente oppure per anfore per il trasporto delle merci.



L'influenza greca

Coppa d’impasto con il piede alto, necropoli della Petrina, Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, Roma.
Con cerchi appesi e la figura di un domatore di cavalli, la coppa imita modelli greci presenti nella zona dall’VIII secolo a.C.


Il bucchero nero (700-500 a.C.)

Gli ultimi tre reperti sono caratteristici del bucchero, ceramica già tipicamente etrusca. Si preparava con argilla finemente tritata e cotta al forno con un minimo di ossigeno. L’intenso colore nero si otteneva grazie alla reazione chimica del carbone tritato o di sostanze organiche impastate nell’argilla. Si distinguono due categorie di bucchero: quella "sottile", con pareti più delicate, una brillantezza metallica e decorazione intagliata e incisa, e quella "pesante", più spessa e meno brillante, e decorata con rilievi e forme barocche.



Testa di guerriero

Vaso di bucchero proveniente da Cerveteri. Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, Roma.
Ceramica preparata a Cerveteri, uno dei grandi centri di produzione di questi pezzi.
Imita la forma di un guerriero che porta un elmo di tipo corinzio.





Coppa per banchetto

Ritone di bucchero proveniente dal Fondo Bracardi. Museo archeologico nazionale, Orvieto.
Rinvenuto nella necropoli di Orvieto (vaso di lusso per bere vino)
di stile orientaleggiante, con motivi di sfinge e manico ad ariete.





Bucchero "pesante"

Oinochoe di bucchero a forma di toro. Museo archeologico, Firenze.
Questa brocca (oinochoe), con testa di toro e corpo con rilievi, appartiene all’ultimo
periodo di produzione del bucchero, con pareti più spesse e aspetto meno brillante.

 
Web  Top
0 replies since 30/8/2023, 12:26   97 views
  Share