I CASTELLI DI BURJ AL BABAS: la città fantasma in Turchia, Sembra Disneyland: 732 castelli tutti uguali e nessun abitante

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view post Posted on 13/8/2023, 15:42     +9   +1   -1
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Burj Al Babas:
la città fantasma dei castelli in Turchia


Sembra Disneyland: 732 castelli tutti uguali e nessun abitante



Settecentotrentadue piccoli castelli, perfettamente identici, circondati da un paesaggio verde e collinare: sarebbe dovuta essere una Disneyland per milionari ma è finita per diventare l’Eldorado di chi ama le città fantasma. Siamo in Turchia e questo alienante paesaggio è ciò che resta di Burj Al Babas, un complesso residenziale da 200 milioni di dollari avviato da Sarot Property Group dei fratelli Mehmet Emin e Mezher Yerdelen, società di developer entrata in crisi economica durante la recessione del 2018, e il loro socio, Bulent Yilmaz, volevano sfruttare la crescita turistica della capitale turca per attrarre capitali dai vicini Paesi Arabi e dalla Russia.


Il loro piano era quello di realizzare una città unica, stravagante e opulenta, poiché moltissimi ricchi russi e arabi avevano iniziato a farsi costruire sfarzose ville sulle coste del mar Egeo o a comprare appartamenti di lusso in riva al mare a Istanbul, allora considerata una delle città europee più alla moda.



Comprarono diversi terreni e cominciarono a costruire un albergo di lusso dotato di un impianto termale, ma soprattutto misero a punto il progetto di una città composta esclusivamente da castelli, nata da un’idea che Yilmaz aveva abbozzato su un pezzo di carta. Per realizzare il loro progetto da 200 milioni di dollari (circa 170 milioni di euro) scelsero accuratamente l’area dove sarebbe sorto: un’ampia vallata alla base delle montagne del nord-ovest del paese, nei pressi della città di Mudurnu, nota per le terme romane e situata più o meno a metà strada tra Istanbul e Ankara, così da essere facilmente raggiungibile da entrambe le città.


Grazie ai 2.500 operai edili, nel 2018 la vallata vide sorgere i castelli a tre piani, tutti molto simili tra loro e caratterizzati da elementi di architettura gotica, inglese e americana, ma non solo: le torrette cilindriche dotate di abbaini e quelle di forma squadrata con balaustre vennero ispirate in particolare dalla Torre di Galata di Istanbul, costruita nel tardo Medioevo dai genovesi, e dalla cosiddetta Torre di Leandro, situata su un isolotto nello stretto del Bosforo, a poche centinaia di metri dalla città. Ogni castello progettato con dettagli di ispirazione gotica, come gli archi a sesto acuto e le volte a costoloni, doveva essere dotato tra le altre cose di riscaldamento a pavimento e vasca a idromassaggio su ciascun piano, e all’interno poteva essere completamente personalizzato.


Il progetto prevedeva anche la realizzazione di un centro commerciale ispirato al Campidoglio degli Stati Uniti, così come laghetti, parchi e giardini, bagni turchi, cinema e impianti sportivi, mai realizzati. Il costo variava tra i 370mila e i 500mila dollari per 325 metri quadrati e 350 sono già stati venduti.


Il calo nel prezzo del petrolio e l’instabilità politica della Turchia frenarono il progetto e nel 2019 il sogno Burj Al Babas viene definitivamente accantonato, nonostante circa la metà delle ville fosse già stata venduta. L’impressione è che gli operai siano scappati all’improvviso eppure, nel 2014, Burj Al Babas era stato presentato come un progetto avveniristico. Dei 732 castelli previsti oggi rimangono 500 costruzioni un po’ kitsch dotate di torrette squadrate e tondeggianti che ricordano le magioni tedesche, che al posto dei ricchi proprietari, vedono sfilare torme di fotografi a caccia di desolate emozioni. Lungo le sue strade non ci sono auto di lusso o negozi, ma materiali da costruzione, cavi, mattoni.


Nel 2020 l’atmosfera tra il fiabesco e il post-apocalittico di Busj Al Babas ha ispirato il regista e conceptual designer Alexandre Humbert, autore del cortometraggio Sleeping Beauties: un tour all’interno del complesso residenziale Burj Al Babas con cui trasforma questa città fantasma in un resort che potrebbe generare una nuova fonte di reddito per una regione del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Nella visione di Humbert, i visitatori pagano 10 € per passeggiare e fotografare le 732 ville reali, inventando le proprie favole per riempire le stanze vuote. Prima di lui, a girare un video a Burj Al Babas fu il gruppo house italiano Meduza, che lo usò come scenografia per il videclip di Lose Control prodotto in featuring con Becky Hill e Goodboys.



























Edited by Milea - 14/8/2023, 18:04
 
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