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CASTELLO DI SAMMEZZANO ABBANDONATO DA VENTICINQUE ANNI, OGGI È A RISCHIO
Nel cuore delle valli toscane, nella frazione di Leccio, il castello di Sammezzano vanta un’architettura orientalista incredibile. Eppure questo magnifico gioiello moresco, oggi è a rischio...
Un futuro incerto
In un paesaggio tipicamente toscano, c’è un castello unico nel suo genere: in stile moresco-orientale, è ricco di motti in latino, frasi in italiano e anche note musicali. È il castello di Sammezzano, un gioiello oggi in pericolo, nonostante sia stato portato alla luce dal Comitato FPXA, un comitato privato che cerca di salvarlo. Completamente abbandonato, l’edificio è circondato da recinzioni ed è inaccessibile. Solo il parco è aperto al pubblico - un labirinto di sessantacinque ettari, rispetto ai cinquemilacinquecento metri quadrati dell’interno.
Il castello di Sammezzano è decorato con mosaici multicolori
Un favoloso interno moresco
All’interno, sale decorate con affreschi multicolore celebrano l’architettura moresca. Costruito nella campagna toscana nel 1605 da una famiglia di aristocratici spagnoli, il castello di Sammezzano fu ristrutturato e ampliato da Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona tra il 1843 e il 1889, che diede all’edificio questo stile orientalista: i mosaici di ceramica, le prospettive e la simmetria, i rilievi e le cupole colorate, veri e propri gioiellini architettonici. Il marchese si impegnò nella creazione di un parco altrettanto incantevole, piantando più di centoquarantasette specie: palme, aceri, sequoie, ginepri, lecci che donano un aspetto bucolico. Fino alla sua morte, avvenuta il 18 ottobre 1897, Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona dedicò la sua vita al restauro di questa gemma toscana. La proprietà passò poi nelle mani della figlia.
Il futuro incerto del Castello di Sammezzano
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, i tedeschi invasero il castello, saccheggiando e distruggendo tutto ciò che trovarano sul loro cammino. Fontane di pietra, statue e perfino un ponte furono ridotti in cenere. Nel 1970, un complesso alberghiero acquistò il castello di Sammezzano e lo trasformò in un albergo con ristorante, che chiuse i battenti nel 1990. Nel 1999, una società di investimento inglese progettò di costruirvi dei campi da golf, ma fallì e il castello vuoto finì ancora una volta in disuso. Da allora, il Comitato FPXA sta lavorando duramente per salvare il castello di Sammezzano, ma il suo futuro sembra incerto e al momento non è possibile effettuare visite.
Il sito ufficiale
Questo mix tra natura toscana, stile moresco-orientale e cultura antica è proprio uno dei fattori esclusivi del castello Sammezzano, che di certo non puo' essere considerato un maniero classico, ma una costruzione ben diversa da qualunque altra.
Arte e artigianato sono presenti in ogni sala del castello di Sammezzano. Ad un'analisi più approfondita, gli elementi moreschi principali del castello sono i mosaici in ceramica, le variopinte armonie geometriche e vegetali, ma anche i suggestivi bassorilievi e le varie cupole ad archi intrecciati. All'esterno del castello si distingue invece per una facciata solare ed una facciata lunare.
Oltre che per esterni ed interni (dispone di ben sessantacinque sale), il castello di Sammezzano è anche circondato da un parco incredibile. Nell'area verde circostante il castello in origine erano state piantate centoquarantasette piante delle quali, a tutt'oggi, sono ancora visibili. Sequoie, palme, aceri, querce, ginepri e i tanti lecci che danno anche il nome alla località in cui si trova (Leccio, nel comune di Reggello, in provincia di Firenze).
Il marchese Ferdinando Panciatichi si è dedicato per lungo tempo alla botanica e all'orticoltura. Ne è chiara testimonianza il Parco che circonda il castello dove il marchese piantò numerose specie arboree, alcune per la prima volta acclimatate in Italia come le maestose sequoie, di cui parlerà anni dopo la figlia Marianna, (anche lei iscritta alla Società di Orticultura) nel volume "Il Parco di Sammezzano e le sue piante".
Il soffitto combina toni colorati in stile moresco.
Una delle porte del castello di Sammezzano.
Il castello in stato di abbandono
Entrata laterale del castello.
La facciata del castello di Sammezzano
Una finestra del castello di Sammezzano.
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