ANNE WIAZEMSKY - LA MUSA DI JEAN-LUC GODARD, Riuscì a essere indipendente e a non vivere mai alla sua ombra

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view post Posted on 5/7/2023, 20:34     +11   +1   -1
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ANNE WIAZEMSKY
LA MUSA DI JEAN-LUC GODARD




Moglie, attrice-feticcio e musa del grande regista scomparso,
riuscì a essere indipendente e a non vivere mai alla sua ombra.





La donna che amò e lasciò Jean-Luc Godard

Quando Anne Wiazemsky scrisse una lettera al regista Jean-Luc Godard dopo aver visto un suo film per dichiarargli il suo amore, aveva solo diciannove anni ed era una studentessa di liceo con la passione per il cinema. Nessuno avrebbe mai pensato che una cotta adolescenziale potesse divenire un grande amore. Uno di quei grandi amori che fanno la storia (del cinema, ma non solo) e che confondono arte e vita, anzi, in questo caso potremmo dire cinema e vita. Proprio come ci insegna la Nouvelle Vague, di cui Godard è l'esponente più significativo.


Anne Wiazemsky non è stata solo, come molti pensano, la musa e l'attrice-feticcio di un regista che non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Anne è stata molto di più, ed è stata capace di mantenere la propria individualità anche di fronte a una personalità complessa come quella di Godard. Nella vita di Anne Wiazemsky è come se ci fosse un prima, un durante e un dopo, e in ogni fase, è sempre lei, mai un'appendice o il riflesso di un desiderio di qualcuno. Nata a Berlino da una prestigiosa famiglia - era nipote del Premio Nobel per la letteratura François Mauriac e di un diplomatico d'origine aristocratica russa, cresce in un ambiente colto e cosmopolita, viaggiando molto a causa del lavoro del padre, prima di stabilirsi definitivamente a Parigi nel 1961.


L'incontro con Godard

Il colpo di fulmine con il cinema avviene nel 1966 quando viene scelta come protagonista nel mitico film Au hasard Balthazar di Robert Bresson. Proprio sul set, Anne incontra Jean-Luc, di diciassette anni più vecchio di lei, e con alle spalle non solo film iconici come À bout de souffle (Fino all'ultimo respiro) e Il Disprezzo, ma anche un matrimonio movimentato con Anna Karina e un sonoro rifiuto da parte di Marina Vlady. Comincia così la liaison tra la giovane Anne e il ben più noto regista, relazione avversata dalla famiglia di lei e vista con generale scetticismo da parte del mondo del cinema, già annoiato dall'ormai rodato connubio regista-giovane attrice. Invece, l'amore tra i due ha qualcosa di speciale, è sopra le righe. Quando viene celebrato il matrimonio, in un clima di clandestinità, il regista chiede di prendere lui il nome della moglie e viceversa.


Insieme lavorano al film La cinese, uno dei più sperimentali e politicizzati del cineasta. Sarà proprio l'accoglienza negativa del film a provocare in Godard una profonda crisi. Da qui scontri, gelosie e addirittura un tentativo di suicidio da parte di Godard fanno precipitare la situazione. Il loro matrimonio dura dodici anni ed è costellato da importanti film - "Week-end - Un uomo e una donna da sabato a domenica, Vento dell'est, Vladimir et Rosa e Crepa padrone, tutto va bene", che segnano la fase più tormentata e ideologica del maestro. Sono infatti anni in cui Godard rimane chiuso in sé stesso, il che condiziona anche il rapporto con la giovane moglie che si ritrova sempre più imprigionata nella complessa personalità del marito.


Il divorzio dal regista e la rinascita

Nel 1979 arriva il divorzio e un nuovo inizio per Anne, che nel corso del matrimonio non aveva mai dimenticato se stessa, ma al contrario, era riuscita a mantenere intatta la sua personalità, anche dal punto di vista professionale. Parallelamente ai film con Godard, infatti, lavora con i registi più importanti del cinema del tempo, da Pier Paolo Pasolini a Marco Ferreri, da Carmelo Bene a Philippe Garrel. Ma non solo: negli Anni '80 alterna cinema (anche se sono sempre più radi i suoi film) e scrittura, diventando una scrittrice di successo. Fino alla morte, nel 2017. La folle gelosia del marito non riuscì mai a fermare la passione di Anne per il cinema e il suo non voler essere identificata come "moglie di": coraggiosa, indipendente, Anne Wiazemsky si fece conoscere (e apprezzare) per la sua personalità, sfuggendo con maestria a un cono d'ombra nel quale sembrava scontato e inevitabile finirci dentro. (Mar L8v)


 
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