BARBARA CAMPANINI - Ballerina alla corte del re di Prussia, Andrea Perego Barbara. Un affare di Stato

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view post Posted on 22/2/2023, 13:39     +5   +1   -1
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BARBARA CAMPANINI
UNA BALLERINA PARMIGIANA ALLA CORTE DEL RE DI PRUSSIA




Il giornalista e scrittore Andrea Perego ha ricostruito
la vita di una stella del teatro europeo del Settecento







Jean-Philippe de La Roche
Ritratto di Barbara Campanini, detta La Barbarina, danzante in un giardino, probabilmente a Versailles
(Portrait of Barbara Campanini, known as La Barbarina, dancing in a garden, probably in Versailles)
1742
Olio su tela
68.5 x 56.5 cm
Collezione privata


Affascinante, brillante, indipendente. Una donna moderna sulla scena del ‘700 europeo. È la parmigiana Barbara Campanini, una delle grandi "star" della danza e grande protagonista della vita mondana dell’epoca, tanto da conquistare pure il re di Prussia Federico II. La storia di Barbara riprende vita nel libro dello scrittore e giornalista Andrea Perego, che ne ha ricostruto la biografia, con un’attenta indagine documentale. Il volume, patrocinato dal Comune di Parma, è stato pubblicato nel 2020 dall’editore veneziano Supernova. Sulla figura della grande ballerina parmigiana, spiega l’autore, sono stati pubblicati diversi libri e realizzati alcuni film, "ma si tratta sempre di pubblicazioni fantasiose e romanzesche". La sua è la prima ricerca basata su documenti ufficiali dell’epoca. Di certo Barbara fece molto parlare di sé, tanto che la si ritrova al centro di una curiosa e singolare crisi diplomatica tra la Prussia e la Serenissima repubblica di Venezia; un caso che finirà con il coinvolgere diverse potenze europee.



Gemälde von Antoine Pesne
Ritratto di Barbara Campanini
(Portrait der Tänzerin Barbara Campanini)
1745 circa
Olio su tela
44 x 68 cm
Eckernförde, Collection Frisörmuseum
"Nel 1743 il re di Prussia, Federico II - racconta Perego - uno dei più importanti monarchi del Settecento, salito al trono da poco, stava trasformando la capitale, Berlino, in una grande città europea, e nel suo piano culturale rientrava anche il Teatro dell’Opera, per il quale voleva i migliori cantanti e ballerini disponibili sulla scena. La Campanini era già tra le più celebri ballerine. Le fu proposto di trasferirsi a Berlino e lavorare per Federico II, e Barbara accettò".

"Improvvisamente - prosegue - cambiò idea e andò a Venezia con il suo amante, il giovane nobiluomo scozzese James Stuart Mackenzie, appartenente a una delle più notabili famiglie del regno inglese: suo fratello diventerà primo ministro della Corona. A questo punto scoppia un caso diplomatico interessantissimo: Federico II si irrita e chiede che Barbara tenga fede agli accordi presi e già firmati. Domanda al governo di Venezia di costringerla a raggiungere Berlino. Il Senato della Serenissima non sa che parte prendere e nicchia. Barbara infatti, in quanto nata a Parma - Perego ha rinvenuto il certificato di battesimo - è suddita di Maria Teresa d’Asburgo, regina d’Austria e Ungheria (Parma nel 1743 è sotto gli Asburgo), la quale è in guerra aperta con Federico II. Per Venezia prendere una decisione significa inimicarsi l’Austria o la Prussia".

"In più c’è di mezzo un nobiluomo della Corona inglese, James Stuart, che non vuole assolutamente lasciare partire Barbara per Berlino. Le trattative sono condotte a Vienna dagli ambasciatori di Prussia e Venezia nella capitale austriaca. Nel frattempo l’ambasciata francese a Venezia tiene informato Luigi XV sullo sviluppo delle vicende; il segretario dell’ambasciata, che scrive i dispacci da Venezia, è il giovane Jean-Jacques Rousseau".

Alla fine la ballerina cede alle pressioni diplomatiche: "Dopo alcuni mesi durante i quali il Senato della Serenissima ha cercato di non prendere posizione, Federico II decide di bloccare l’ambasciatore veneziano in Inghilterra, in viaggio verso Londra passando per i territori prussiani, facendogli sequestrare i passaporti e il convoglio. Solo allora, all’inizio del 1744, il governo di Venezia, messo alle strette, decreta che Barbara sia scortata fino ai confini della Repubblica dove gli inviati del re di Prussia la riceveranno e la condurranno a Berlino".



Gemälde von Antoine Pesne
Ritratto della ballerina Barbara Campanini detta "La Barbarina"
(Portrait of the dancer Barbara Campanini aka "La Barbarina")
1745
Olio su tela
221 x 140 cm
Berlino, Charlottenburg Palace


La capitale tedesca significa per Barbara l’inizio di una nuova brillantissima carriera, per la quale il re di Prussia non baderà a spese, facendole firmare un contratto, dove sarà lei a stabilire la cifra. "La cosa che mi affascina maggiormente della sua figura è come una ballerina, che al tempo era una delle ultime ruote del carro a livello sociale, finisca con l’innescare una crisi diplomatica tra le principali nazioni europee e di come sia stata capace di diventare una stella del teatro, guadagnando una colossale quantità di denaro e ascendendo al rango nobiliare. Una donna indipendente, moderna per i suoi tempi". Il successo di Barbara significa la fine della sua relazione con James Stuart: “La segue fino a Berlino - ma è costretto a lasciare la Prussia, e da Amburgo, prima di imbarcarsi per Londra, le invia due lettere d’amore strazianti”.



Rosalba Carriera
Ritratto di Barbara Campanini
(Portrait of Barbara Campanini)
1739
Pastello
56,5 x 46,5 cm
Dresda, Staatliche Kunstsammlungen


Rimane sulle scene dell’Opera di Berlino sino al 1748, finché non annuncia il suo ritiro per sposare il figlio del cancelliere di Prussia. Una scelta che provoca un nuovo scandalo, suscitando le ire della famiglia del futuro marito e della nobiltà tedesca: "Era impensabile - spiega ancora Perego - che un nobiluomo, figlio del cancelliere, sposasse una ballerina. Così invece avviene e Barbara lascia le scene. In tarda età, separatasi dal marito e avendo accumulato una fortuna enorme, propone al nuovo re di Prussia uno scambio: avrebbe fondato un asilo per giovani ragazze nobili senza patrimonio (metà cattoliche e metà protestanti) legando alla fondazione i suoi beni, e quindi in sostanza lasciandoli alla Corona tedesca dopo la sua morte, in cambio del titolo di contessa. Il sovrano accetta e Barbara, nata a Parma da umile famiglia, passata attraverso ogni mezzo e ogni scandalo per affermarsi come ballerina, finirà i suoi giorni rispettata, nobile e milionaria". Fonte







Andrea Perego
Barbara. Un affare di Stato
Anno di pubblicazione: 2020
Editrice Supernova
152 pagine, ill., Brossura




 
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