La pittura a olio su rame, Jan Brueghel, Topolino con rose, un bruco e una farfalla - Pinacoteca Ambrosiana

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view post Posted on 16/1/2023, 21:32     +6   +1   -1
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L’OLIO SU RAME

Ambrosiana-Jan-Brueghel-il-VecchioTopolino-con-rose-P

Jan Brueghel il Vecchio
Topolino con rose, un bruco e una farfalla
(Mouse with Roses)
1605 - 1611
olio su rame - 7,2 x 10,2 cm.
Milano, Pinacoteca Ambrosiana


L’uso di un supporto metallico per i dipinti risale alla metà del Cinquecento circa, probabilmente in Italia o nei Paesi Bassi. Fin dall’antichità furono realizzati oggetti metallici come armature o reliquari, dipinti a tempera o a olio, ma in alcuni documenti sono riportati Sebastiano del Piombo (1485-1547) e Bartholomäus Spranger (1546 - 1611), come gli artisti che per primi utilizzarono questa tecnica. Ma fu soprattutto dalla fine del XVI secolo che si diffuse l’uso di piastre metalliche come base per piccoli dipinti a olio: nature morte, paesaggi e immagini religiose furono i soggetti più richiesti. Uno dei motivi che determinarono lo sviluppo di questo tipo di pittura, è in relazione all’invenzione del laminatoio, uno strumento a rulli che permetteva di ricavare lastre di lame molto più lisce, regolari e meno costose di quelle ottenute con la lavorazione manuale.

La lastra, prima di essere dipinta, veniva accuratamente pulita per rimuovere eventuali macchie di unto o di sporcizia; successivamente era leggermente abrasa con carta vetrata o pietra-pomice, oppure con un mordente olio-resinoso che veniva picchiettato ripetutamente in modo da generare una sottile granulazione che migliorava l’adesione dei colori. Un altro metodo per provocare una certa ruvidezza era strofinare la superficie con il succo d’aglio, un sistema comune alla pittura a freddo su vetro. Un altro tipo di preparazione consisteva nello stendere una lega di piombo e stagno; in tal modo si otteneva una base lucente bianca, che alcuni pittori come Domenichino o più tardi Claude Lorrain, preferivano al colore rosso del rame.

Oltre all’aspetto estetico, l’uso di questa sorta di “argentatura” era forse giustificato anche dal fatto che il rame, a contatto con le resine della preparazione e con l’olio legante dei pigmenti, poteva reagire chimicamente, danneggiando i colori. La superficie liscia metallica si prestava allo stile miniaturistico dei pittori fiamminghi come a quello di Jan Brueghel, autore di numerose piccole opere, fra cui i Sei paesini o il minuscolo Topolino con rose del cardinale Federico Borromeo, ora conservato alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano. (M.@rt)


Topolino con rose, un bruco e una farfalla



Jan Brueghel inviò per lettera al Cardinale Federico Borromeo, suo mecenate, questo topolino dipinto su rame insieme ad una rosa, associando due soggetti simbolicamente agli antipodi: il topo, uno degli animali più umili che esistono in natura, con uno dei fiori più nobili, la rosa. Lo manda come uno “scherzo” e infatti scrive: “Invio a Vostra Signoria un 'bagatello'(un gioco da tavolo) una cosa da poco”. Il Cardinale commentando questo dipinto disse: “Noto che Brueghel ha dipinto su pergamena un topo con alcuni steli di rose e insetti. Ho voluto richiamare un’attenzione particolare su questa pergamena: quanto sia bravo Brueghel lo si intuisce dal fatto che anche i sorci in essa contenuti sono deliziosi”. In realtà questo capolavoro in miniatura non è su pergamena ma su rame, ed è molto probabilmente la “sciocchezza, di poco conto”, che Brueghel accenna nella lettera al Cardinale del 1605. Fonte






 
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view post Posted on 17/1/2023, 11:33     +2   +1   -1
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Opere-di-misericordia-P

David Teniers, detto il Giovane
Le sette opere di misericordia
(Les Sept Oeuvres de miséricorde)
1640 circa
olio su rame - 57 x 77 cm.
Parigi, Musée du Louvre



La rappresentazione è tratta dal Vangelo di san Matteo (XXV, 35-36) che elenca, secondo le parole di Cristo stesso (“avevo fame e mi avete dato da mangiare”, ecc.) sei tipi di azioni caritative, alle quali, dal XIII° secolo, è stata aggiunta la settima.




- Consigliare i dubbiosi.
- Insegnare agli ignoranti.
- Ammonire i peccatori.
- Consolare gli afflitti.
- Perdonare le offese.
- Perdonare pazientemente le persone moleste.
- Pregare Dio per i vivi e per i morti.





La sepoltura del defunto è rappresentata sullo sfondo a destra. La donna che allatta un bambino richiama la tradizionale rappresentazione allegorica della Carità. Il dipinto divenne famoso nel XVIII° secolo, grazie all’incisione che ne fece nel 1747 da J.Ph. Le Bas (1707-1783). (M.@rt)






 
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