ROGER WATERS - THE LOCKDOWN SESSIONS, Cosa c'è (e cosa non c'è) nel disco dell'ex-Pink Floyd

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view post Posted on 31/12/2022, 09:13     +4   +1   -1
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ROGER WATERS
THE LOCKDOWN SESSIONS




Cosa c'è (e cosa non c'è) nel disco dell'ex-Pink Floyd





Quasi 80 anni e diversi progetti in ballo: Roger Waters arriverà in tour in Italia nel 2023, sta completando la sua tanto attesa biografia, sta lavorando a un nuovo disco in studio. Intanto ha regalato ai fan sei (in realtà sette) nuove canzoni registrate in studio, disponibili al momento soltanto in versione digitale. Queste “nuove” canzoni, opportunamente battezzate come “The Lockdown Sessions”, sono nate tra il 2020 e il 2021, quando la pandemia causata dal Covid-19 ha paralizzato il mondo intero. Lo ha raccontato Waters in una recente intervista. “Il nostro Us + Them Tour è durato tre anni. A ogni concerto facevamo un bis dopo che lo show principale si chiudeva con 'Comfortably Numb', il bis era sempre 'Mother'. Non ricordo, perché ho deciso di iniziare a fare altre canzoni? Comunque, a un certo punto, dopo la fine del tour, ho iniziato a pensare: 'Con tutti quei bis si potrebbe fare un album interessante'” Durante il tour “Us + Them”, il bassista aveva infatti proposto al proprio pubblico una serie di canzoni, che non avevano trovato spazio all’interno del suo ultimo live ufficiale.


I filmati delle due uniche .bonus tracks della scaletta erano stati aggiunti soltanto nell’edizione digitale e in quelle blu-ray e dvd di “Us + Them”, pubblicate il 30 novembre 2019. Si trattava di Smell The Roses e Comfortably Numb. Proprio l’assenza di quest’ultima canzone aveva creato un po’ di malumori tra i fan dell’artista, che la considerano universalmente come una traccia imprescindibile del repertorio dei Pink Floyd. Il progetto aveva anche un nome, “Encores” ma inizialmente non era chiaro se l'artista potesse recuperare le registrazioni di quei concerti oppure volesse registrare in studio le tracce in questione. Il progetto viene fermato dall'arrivo del covid e del lockdown, a marzo 2023: ma il problema viene aggirato con un piccolo stratagemma. Ecco quindi l'idea, ecco come sfruttare al meglio la “distanza sociale” imposta dalla pandemia: se la band non può ritrovarsi in studio, lavorerà “a distanza”, come tutte quelle persone che si sono ritrovate a spostare l'ufficio in casa pur di continuare a mantenere gli impegni lavorativi. Come tantissimi altri artisti, agli inizi del 2020 Waters ha dovuto infatti bloccare tutti i suoi progetti futuri. Ha dovuto posticipare il suo atteso tour “This Is Not A Drill” – che in poco tempo aveva venduto in prevendita centinaia di migliaia di biglietti, con un calendario di ben trentotto date americane fissate tra luglio e ottobre del 2020. Questi spettacoli sono stati rinviati inizialmente a luglio 2021 e poi al 2022, quando il tour è finalmente partito dagli USA. Giusto il tempo di riordinare le idee e Waters ha dato così vita al progetto “The Lockdown Sessions”. L’artista si è chiuso nel suo studio casalingo newyorchese, registrando “a distanza” insieme ai musicisti del suo precedente tour una serie di canzoni in studio, incidendole e filmandole in maniera professionale. Materiale che è stato raccolto e poi “elaborato” abilmente in studio. Miracoli della nuova tecnologia digitale.


Le canzoni

Mother, la prima traccia offerta ai fan e postata sui social il 17 maggio 2020, mostra i musicisti che offrono la loro sezione musicale, ripresi a casa o in studio con le loro attrezzature. Nonostante la distanza “fisica” tra loro, il risultato supera le aspettative. L'esecuzione è calda, piena di passione e trasuda delle emozioni trasmesse dai vari musicisti che si esibiscono al meglio delle proprie possibilità. Quando un mese dopo viene pubblicato il secondo video, Two Suns In The Sunset, Waters annuncia che queste canzoni sono destinate a un nuovo lavoro. “Ho avuto l’idea di fare un album di tutte le canzoni che abbiamo fatto come bis durante il tour negli Stati Uniti e in Us + Them”, scrive Waters nel post del video. Il risultato è stato premiato da centinaia di migliaia di visualizzazioni. I fan hanno apprezzato l’atmosfera intimistica e fortemente emozionale tirata fuori da Waters e dalla sua band. Le canzoni dei Pink Floyd riprendono vita grazie alla bravura dei musicisti che hanno seguito Waters nella sua recente tournée, a tutti gli effetti la sua band ufficiale. Nell’arco di alcuni mesi, Roger reinterpreta e pubblica senza preavviso alcune canzoni sia dal repertorio dei Pink Floyd che da quello solista: Mother, Two Suns In The Sunset, Vera / Bring The Boys Back Home e TheGunner’s Dream, oltre a The Bravery Of Being Out O Range da “Amused To Death” del 1992. Sia le due canzoni di “The Final Cut” che le tre di “The Wall” non erano mai state reincise in studio da un componente della band. Pochi giorni fa, a sorpresa, Waters pubblica la nuova versione di Comfortably Numb, la stessa che apre i suoi nuovi spettacoli, per poi riunire tutte queste tracce in un un'unico album, al momento disponibile soltanto in versione digitale, ma che si presume possa presto diventare anche “fisico”, con molta probabilità su vinile. Nelle intenzioni di Waters il disco è completo, come afferma nel comunicato stampa relativo al progetto: “Abbiamo incluso 'Comfortably Numb' alla fine della raccolta, come punto esclamativo appropriato per chiudere questo cerchio d'amore”.

I brani dell'album “The Lockdown Sessions”

MOTHER (8:02)

Musicisti: Roger Waters: Chitarra e Voce - Dave Kilminster: Chitarra - Joey Waronker: Batteria - Lucius (Jess Wolfe e Holly Laessig): Voci - Gus Seyffert: Basso - Jonathan Wilson: Chitarra - Jon Carin: Piano e Tastiere
Video postato il 17 maggio 2020. L'audio della versione “The Lockdown Sessions” del 9 dicembre 2022 dura 7:20.

Pubblicata per la prima volta dai Pink Floyd nell'album “The Wall” del 1979, Mother era stata reincisa dai Pink Floyd agli inizi del 1982 per l'inserimento nella colonna sonora del film “Pink Floyd The Wall” di Alan Parker. Roger Waters la presenta così nel suo canale YouTube: “La distanza sociale è un danno necessario nel mondo del Covid. Guardare "Mother" mi ricorda quanto sia insostituibile la gioia di far parte di una band”.

TWO SUNS IN THE SUNSET (7:34)

Musicisti: Roger Waters: Chitarra e Voce - Dave Kilminster: Chitarra - Joey Waronker: Batteria - Lucius (Jess Wolfe e Holly Laessig): Voci - Gus Seyffert: Basso - Jonathan Wilson: Chitarra - Jon Carin: Piano e Tastiere, Bo Koster: Hammond - Ian Ritchie: Sassofono
Video postato il 21 giugno 2020. L’audio del brano è stato corretto successivamente alla sua pubblicazione e il 23 giugno 2020 è stata postata la versione definitiva della durata di 7:40. L'audio della versione “The Lockdown Sessions” del 9 dicembre 2022 dura 6:01.

Roger Waters lo commenta proprio su Youtube il 23 giugno 202: “Quando domenica mattina ho mostrato alla mia compagna Kamilah con orgoglio Two Suns in the Sunset su YouTube, ho dato di matto perché l'ingresso della chitarra acustica aveva un livello inferiore di ben 5 db. Forse a voi sembrerà una cosa da poco, ma per me non lo è. Chiamatemi pure ossessivo-compulsivo, ma non riesco a guardarlo così. Quindi, per chiunque sia interessato, questo è un re-post con la correzione di questo piccolo difetto”.

VERA / BRING THE BOYS BACK HOME (5:15)

Musicisti: Roger Waters: Chitarra e Voce - Dave Kilminster: Chitarra - Joey Waronker: Batteria - Lucius (Jess Wolfe e Holly Laessig): Voci - Gus Seyffert: Basso - Jonathan Wilson: Chitarra - Jon Carin: Piano e Tastiere - Bo Koster: Hammond
Video postato il 6 agosto 2020. L'audio della versione “The Lockdown Sessions” del 9 dicembre 2022 dura 5:14.

Indicato soltanto come Vera, in realtà il brano è seguito da quello che era il pezzo successivo nel disco “The Wall”, cioè Bring The Boys Back Home.

Roger Waters su Vera: “Questo è il terzo dei nostri bis dal tour “Us and Them” ed è il primo con sovraincisioni, un trucco non facile da realizzare a distanza, per fortuna tutta la band è brillante. La Vera in questione è Vera Lynn. Era una cantante e autrice inglese, molto popolare durante la Seconda Guerra Mondiale. Il suo più grande successo fu "We'll meet again". Era generalmente conosciuta come la "fidanzata delle forze armate". La nostra Vera, ricordata con grande affetto in Inghilterra, è morta sei settimane fa all'età di 103 anni. Quindi ha avuto degli anni maledettamente buoni, che sia benedetta”. Roger prosegue il suo commento, questa volta relativo a Bring The Boys Back Home: “Mio padre non è mai tornato a casa, ma almeno nel 1944 combatteva più che poteva per difendere la sua casa. Non come adesso. Ora i ragazzi combattono e muoiono nelle guerre coloniali perché qualche ricco stronzo possa arricchirsi. Se fosse per me li riporterei tutti a casa domani”.

THE GUNNER’S DREAM (5:43)

Musicisti: Roger Waters: Piano e Voce - Dave Kilminster: Chitarra - Joey Waronker: Batteria - Lucius (Jess Wolfe e Holly Laessig): Voci - Gus Seyffert: Basso - Jonathan Wilson: Chitarra - Jon Carin: Piano e Tastiere - Bo Koster: Hammond
Video postato il 18 gennaio 2021. L'audio della versione “The Lockdown Sessions” del 9 dicembre 2022 dura 5:32.

Il 26 settembre 1983 l'ex tenente colonnello sovietico Stanislav Petrov, in piena guerra fredda tra americani e russi, identificò un falso allarme missilistico, provocato da un errore di un satellite, evitando l'inizio di una devastante guerra nucleare. L'episodio ha ispirato Roger Waters, che pubblica il video della nuova versione di The Gunners Dreamcommentando: “Ieri sera ho visto il documentario del 2013 "The Man Who Saved The World". Il nome dell'uomo è Stanislav Petrov. Nel 1982, l'anno prima che Stanislav salvasse il mondo, ho scritto la canzone The Gunner's Dream. È strano pensare che se Stanislav non fosse stato nel posto giusto al momento giusto nessuno di noi sarebbe vivo. Nessuno sotto i 37 anni sarebbe nato. È riconosciuto da tutti, tranne che dai cretini tra noi che le armi nucleari non hanno nessuna utilità. È anche riconosciuto che sono una bomba a orologeria. E noi le ignoriamo a nostro rischio e pericolo. Gli incidenti accadono. Gli Stanislav di questo mondo sono una razza rara. Siamo stati straordinariamente fortunati. Se governassi il mondo, darei ascolto alle parole dei saggi. Per prima cosa domani mattina mi sbarazzerei delle armi nucleari. Nel giorno dell'onomastico del Dr. King (il 18 gennaio negli Stati Uniti è il Martin Luther King Day - ndr). Naturalmente nessuno può governare il mondo, il mondo non può essere governato, può solo essere amato, rispettato e condiviso. Se domattina saremo ancora qui. Ecco quindi una nuova registrazione e un nuovo video di The Gunner's Dream, come regalo da parte mia e della mia bella band e dei nostri amici. A voi con il nostro amore”.

THE BRAVERY OF BEING OUF OF RANGE (7:33)

Musicisti: Roger Waters: Piano e Voce - Dave Kilminster: Chitarra - Joey Waronker: Batteria - Lucius (Jess Wolfe e Holly Laessig): Voci - Gus Seyffert: Basso - Jonathan Wilson: Chitarra - Jon Carin: Piano e Tastiere - Bo Koster: Hammond
Video postato il 12 aprile 2021. L'audio della versione “The Lockdown Sessions” del 9 dicembre 2022 dura 6:51.

Il video di The Bravery Of Being Of Of Range era stato anticipato da Waters il 10 aprile 2021, nel corso dell’evento streaming “Live For Gaza”, promosso dalla Delia Arts Foundation (DAF) con lo scopo di sostenere economicamente i musicisti palestinesi e costruire una sede dove gli stessi possano provare e registrare. All'evento aderiscono anche Tom Morello e Brian Eno.

La nuova versione di The Bravery Of Being Of Of Range comprende una nuova strofa, realizzata di recente da Waters che la motiva in un lungo commento a corredo del video aggiunto su Youtube: “Questa è una nuova registrazione e un video di The Bravery of Being Out of Range dal mio album del 1992, “Amused To Death”. Il brano contiene parte del discorso di addio di Ronald Reagan alla nazione quando ha lasciato la sua carica. Ho usato quel discorso perché la prima strofa della canzone parla di Reagan, è lui il vecchio a cui mi rivolgo. Reagan è ancora venerato da molti, anche se è un criminale di guerra di massa che, tra i suoi molti altri crimini, ha consapevolmente sostenuto il genocidio del popolo Maya del Guatemala quando era presidente degli Stati Uniti. Il suo Assistente Segretario di Stato all'epoca del genocidio, l'altrettanto omicida Elliot Abrams, lavora ancora per elementi poco raccomandabili negli attuali ambienti governativi statunitensi. Provate a guardare il filmato Journeyman sul genocidio del Guatemala e sul coinvolgimento del governo statunitens è estenuante ma... guardate bene le ragazze guatemalteche, le loro madri, le loro nonne e i loro padri sono stati massacrati con la benedizione di Reagan. La seconda strofa riguarda il “Desert Storm”, quindi il secondo vecchio è Bush Senior che su ordine di Bush ha massacrato tutte le truppe irachene disarmate che si ritiravano dal Kuwait sulla strada per Bassora. La terza strofa è qualcosa che ho scritto quando, disgustato come ero dal fatto che "trent'anni dopo" gli Stati Uniti causano ancora morte di innocenti nel nome della libertà, abbiamo deciso di fare questa canzone come bis in Lettonia. Trump? Biden? Ancora a sganciare bombe, ancora a uccidere innocenti. Gli stessi disgustosi falchi di guerra. Forza America, è il momento di prendere coraggio e dire basta all'uccisione dei bambini per il proprio tornaconto, basta alle guerre imperiali. Torniamo a casa e mettiamo ordine in casa nostra! Perché è un casino”.
Questo è il quinto della nostra serie di video realizzati durante il lockdown, è un regalo di tutti noi a tutti voi. Vi amo tutti, grazie di tutto. R.”

COMFORTABLY NUMB (8:52)

Musicisti: Roger Waters: Voce - Gus Seyffert: Basso, Synth, Percussioni e Voce - Joey Waronker: Batteria - Dave Kilminster: Voce - Jonathan Wilson: Harmonium, Synth, Chitarra e Voce - Jon Carin: Synth, Voce - Shanay Johnson e Amanda Belair: Voci - Robert Walter: Organo/Piano - Nigel Godrich: Archi, amp e cori dalle session di ‘The Wall’ di Roger Waters.
Video postato il 18 novembre 2022. L'audio della versione “Lockdown Sessions” del 9 dicembre 2022 dura 8:30.

A differenza delle canzoni precedenti, Comfortably Numb non mostra i musicisti ma offre allo spettatore un bellissimo video. Waters questa volta utilizza la band che lo segue attualmente dal vivo: sono dunque assenti le due coriste Jess Wolfe e Holly Laessig, alias Lucius, sostituite da Shanay Johnson e Amanda Belair.

Waters presenta con queste parole una delle canzoni più amate dai fan dei Pink Floyd: “Prima del lockdown, avevo lavorato a una demo di una nuova versione di Comfortably Numb come apertura per il nostro nuovo spettacolo “This Is Not A Drill”. L'ho scalata di un tono più in basso, in La minore, per renderla più cupa e senza assoli, tranne che nella sequenza di accordi dell'outro, dove c'è uno straziante e bellissimo assolo vocale di Shanay Johnson, una delle nostre nuove cantanti. È pensata come un campanello d'allarme e un ponte verso un futuro più umano, in cui si parlerà di più con gli sconosciuti, sia al “bar” che semplicemente “passando per strada” e si farà meno carneficina “in qualche campo straniero”.” In queste frasi virgolettate Waters fa riferimento a tre canzoni da lui scritta tra il 1971 e oggi. The Bar è una inedita suonata durante il suo nuovo tour e sembra possa rappresentare il brano centrale del suo nuovo album in studio. “Passing In The Street” è un passaggio tratto da Echoes, dall'album “Meddle” del 1971 e infine “In Some Foreign Field”sono parole cantate nel brano The Gunner's Dream dall'album “The Final Cut” dei Pink Floyd.

Inutile aggiungere che questa versione sta scaldando gli animi dei tantissimi fan dei Pink Floyd sin dal suo esordio dal vivo a Pittsburgh il 6 luglio 2022. Il problema centrale è che Waters ha scelto di sottolineare la drammaticità del brano, eliminando del tutto le parti di assolo alla chitarra, fiore all'occhiello delle esibizioni dal vivo con David Gilmour alla chitarra. Questa sezione, che provoca in ogni concerto orgasmi multipli tra i fan del chitarrista, è stata offerta all'ugola della giovane corista statunitense Shanay Johnson, titolata musicoterapista della New York University e da qualche mese nella line up di Roger Waters. Le polemiche infinite scatenate da questa versione si inseriscono nell'infinita guerra tra watersiani e gilmouriani, una battaglia a suoni di colpi bassi e offese varie che si consuma quotidianamente sulle pagine social dedicate ai Pink Floyd o ai due artisti.


Gli altri bis inediti e le cover di John Prine

Che fine farà il progetto “Encores”? Come ha raccontato prima Waters, durante il tour di “Us + Them” sono state eseguiti diversi brani come bis, pezzi che non hanno trovato spazio nell'album e nel video che testimoniano quel tour. L’elenco è nutrito e comprende cinque canzoni dall'album “Is This The Life We Really Want?” del 2017: Part Of Me Died, Wait For Her, Broken Bones, When We Were Young e Oceans Apart. Ancora inedita anche Danny Boy, una ballata popolare irlandese scritta nel 1910 da Frederic Edward Weatherly, eseguita da Waters alla chitarra con l’aiuto delle Lucius. Manca all'appello anche Goodnight Irene, una cover di Lead Belly del 1943, che Waters aveva già registrato con le Lucius il 18 settembre 2017 per il loro album “Nudes”. Non c'è traccia anche di La Memoria, la canzone che León Gieco ha eseguito per voce e chitarra sul palco di Waters durante il concerto a La Plata, in Argentina, il 10 novembre 2018.

Inedite anche due cover eseguite da Waters di John Prine, un cantautore statunitense a cui Waters era legato da profonda amicizia. L’ex Pink Floyd le ha pubblicate su YouTube, etichettandole come John Prine Covers. La prima è Paradise(5:01), postata il 12 aprile 2020 e dedicata a Prine, morto il 7 aprile 2020 vittima del Covid-19. La seconda è Hello In There (5:21 - Roger Waters: chitarra e voce, Lucius - Jess Wolfe and Holly Laessig: voci), diffusa in rete il 3 agosto 2020. Da ricordare che Hello In There era già stata eseguita da Prine insieme a Waters e alle Lucius il 30 luglio 2017 sul palco del Newport Folk Festival (pubblicata su doppio vinile John Prine And Friends – Live At Newport Folk 2017). Waters aveva inoltre suonato Hello In There sempre a Newport il 24 luglio 2015, un concerto nel quale ha eseguito un set con numerose cover, che potrebbe un giorno essere pubblicato ufficialmente. Niente male per un vecchio pensionato del rock and roll.


Fonte

Edited by Lottovolante - 31/12/2022, 09:55
 
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