Sette luoghi antichi che alcuni credono di origine aliena [FOTO], Spettacolari resti del passato che sfidano le tecnologiche

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view post Posted on 23/12/2022, 10:20     +4   +1   -1
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Sette luoghi antichi

che alcuni credono di origine aliena




Le nuvole sovrastano le statue monolitiche dell’Isola di Pasqua.


Il nostro pianeta ospita spettacolari resti del passato, opere che sembrano sfidare le competenze tecnologiche della propria epoca perché troppo grandi, troppo pesanti o troppo complesse. Per questo, c’è chi ipotizza che chi abbia costruito le piramidi egizie, tracciato le linee di Nazca e realizzato altre opere simili, stesse seguendo un manuale di istruzioni extraterrestre. Certo, può essere divertente chiedersi se gli alieni siano mai arrivati sulla Terra, ma la verità è che non ne abbiamo le prove. Andare alla ricerca di una spiegazione soprannaturale per alcune delle imprese umane più imponenti, significa non soffermarsi sui modi meravigliosi in cui le civiltà antiche riuscirono a dar vita ad alcune delle opere più grandi ed enigmatiche della Terra.


Sacsayhuamán




L’antica fortezza di Sacsayhuamán,
in netto contrasto con la modernità degli edifici di Cuzco


La fortezza di Sacsayhuamán, sulle Ande peruviane, appena fuori l’antica capitale Inca di Cuzco, fu costruita con enormi massi di pietra intagliati e incastrati come in un puzzle; secondo alcuni potrebbe essere opera di un’antica civiltà che l’avrebbe realizzata con un piccolo aiuto di amici provenienti dallo spazio.
Le cinte murarie della fortezza, tutte collegate tra loro, risalgono a un migliaio di anni fa e furono realizzate con massi che potevano pesare fino a trecentosessanta tonnellate l’uno e che dovettero essere trasportati per oltre 30 chilometri prima di essere sollevati e collocati con precisione millimetrica.

Come abbia potuto una civiltà antica compiere una tale impresa di ingegneria resta un mistero. A quanto pare gli Inca non erano solo degli esperti nell’osservazione del cielo e nella progettazione di calendari, ma anche nella costruzione di case e di complessi fortificati. Tanto è vero che Sacsayhuamán non è l’unico esempio di questa edilizia complessa: strutture murarie simili si trovano in tutto l’Impero Inca. A Cuzco, ad esempio, c’è un muro in cui una pietra con 12 angoli è stata perfettamente incastrata tra le altre. Recentemente, gli archeologi hanno scoperto tracce del sistema di carrucole che gli Inca usavano per trasportare le pietre dalle cave alle città, un metodo che faceva sicuramente più affidamento su forza e ingegno, che su fantomatici architetti alieni.


Le linee di Nazca




Un aeroplano sorvola un antico geoglifo raffigurante un ragno nel deserto peruviano


Nel deserto peruviano, su un arido altopiano a circa 320 chilometri a sud-est di Lima, sono state tracciate oltre 800 linee lunghe, bianche e dritte, apparentemente senza una logica. Ma proprio con l’unione di queste linee si ottengono 300 figure geometriche e 70 disegni di animali, tra cui un ragno, una scimmia e un colibrì. La linea più lunga si estende per chilometri, dritta come una freccia. Le figure più grandi arrivano a misurare quasi 370 metri e sono ben visibili dall’alto. Gli scienziati ipotizzano che i disegni di Nazca risalgano a circa 2000 anni fa, e per via di dimensioni, visibilità dall’alto e, soprattutto, per la loro natura misteriosa, vengono spesso citati come uno dei migliori esempi di reperti alieni sulla Terra.

Se così non fosse, come avrebbe fatto una civiltà antica a realizzare disegni di tali dimensioni in mezzo al deserto senza essere in grado di volare? E perché? In realtà, capire come siano stati fatti è abbastanza semplice. I geoglifi, questo è il nome dei misteriosi disegni, vennero realizzati asportando dal terreno lo strato superficiale di ciottoli color ruggine, dando così risalto alla sabbia bianca al di sotto.
Comprenderne il motivo, invece, è un po’ più complicato. Quando furono condotti i primi studi agli inizi del 1900, si pensò che i disegni fossero allineati alle costellazioni o ai solstizi. Tuttavia, studi più recenti ipotizzano che le linee di Nazca indichino i luoghi in cui avvenivano i rituali legati alla fertilità e al culto dell’acqua. Inoltre, le figure non sono visibili solo dal cielo, ma anche dalla cima delle colline circostanti: una visione a portata di umano.


Le piramidi egizie




Il sole tramonta sulla necropoli di Giza alla periferia del Cairo, in Egitto


Nel deserto appena fuori dal Cairo, a Giza, più di 4500 anni fa vennero costruite le piramidi più famose d’Egitto: le Piramidi di Giza, tombe monumentali, luoghi di sepoltura di faraoni e regine egizie.

Ma come fecero gli antichi Egizi a realizzare queste opere mastodontiche? La Grande Piramide è formata di milioni di blocchi di pietra che pesano due tonnellate ciascuno; persino con le attrezzature moderne costruire una piramide grande come quella del faraone Cheope sarebbe una sfida immensa.
Ci sarebbe poi la teoria della configurazione astronomica delle piramidi, che alcuni dicono essere allineate con le stelle che formano la Cintura di Orione. Inoltre, i sostenitori della teoria aliena sottolineano come queste tre piramidi si siano conservate meglio di altre costruite secoli dopo (senza però considerare tutto il lavoro svolto negli ultimi secoli per preservarle).
Quindi le piramidi egizie sarebbero opera degli alieni? Se è vero che gli scienziati non siano del tutto sicuri di come gli antichi Egizi le abbiano costruite - e soprattutto di come siano riusciti a farlo in tempi così brevi - ci sono prove concrete del fatto che queste tombe siano il risultato del lavoro di migliaia di “mani umane”.


Teotihuacán




La Piramide del Sole di Teotihuacán si staglia contro il cielo cobalto di Città del Messico


Teotihuacán, che significa “città degli dei”, è una grande e antica città del Messico, famosa per i suoi templi piramidali e allineamenti astronomici. Costruita più di 2000 anni fa, Teotihuacán potrebbe sembrare una città ultraterrena per antichità, complessità e dimensioni; in realtà è solo il risultato del lavoro dell’uomo.
Gli scienziati ipotizzano che questa città, che poteva accogliere oltre 100.000 persone, fu costruita nel corso dei secoli da un “mix di civiltà”, tra cui i Maya, gli Zapotechi e i Mixtechi. Per i suoi murales, gli strumenti, i sistemi di trasporto e le testimonianze di pratiche agricole all’avanguardia, Teotihuacán viene spesso considerata molto più tecnologicamente sviluppata di quanto fosse possibile nel Messico pre-azteco.
L’edificio più famoso di Teotihuacán è la massiccia Piramide del Sole. Una delle costruzioni più grandi nel suo genere nell’emisfero occidentale, la struttura ha un orientamento singolare, probabilmente basato sui cicli del calendario.


L’Isola di Pasqua




I moai si stagliano sulle colline erbose dell’Isola di Pasqua,
un territorio cileno nel sud-est del Pacifico


Il mistero che circonda i moai, le grandi statue monolitiche dell’Isola di Pasqua, è simile agli altri appena descritti: come riuscirono i Rapa Nui a realizzare queste opere più di 1000 anni fa, e come arrivarono i moai sull’Isola di Pasqua?
Ricavate dalla pietra, le quasi 900 figure umane sono sparse intorno all’isola ai fianchi dei vulcani spenti. Hanno un’altezza media di quattro metri, un peso di quattordici tonnellate e sembra siano state intagliate nel morbido tufo vulcanico della cava di Rano Raraku. Qui si trovano ancora più di quattrocento statue, alcune non ultimate e altre pronte per essere trasportate nel luogo scelto per ospitarle.
Perché siano stati realizzati i moai resta un mistero, anche se è probabile che i motivi fossero di origine religiosa o rituale. Non è neanche del tutto chiaro cosa sia accaduto ai tagliapietre di Rapa Nui: secondo la teoria più accreditata, la loro civiltà sarebbe stata spazzata via da un disastro naturale causato proprio da loro stessi, che avrebbero distrutto l’ambente circostante proprio per ricavare i moai.


Il Volto su Marte



La sonda spaziale Viking 1 della NASA ha scattato questa fotografia di Marte nel 1976. Il gioco d’ombre sulla formazione rocciosa crea l’illusione della presenza di un volto umano. Avvistato dalla sonda spaziale Viking 1 nel 1976, il cosiddetto “Volto su Marte” è lungo approssimativamente tre chilometri e si trova in una regione chiamata Cydonia, che separa le pianure levigate del nord del pianeta dal terreno disseminato di crateri nel sud. Se a quei tempi gli scienziati accantonarono la questione del volto come un semplice gioco d’ombre, nei decenni successivi diventò l’esempio preferito tra chi sostiene che alcuni alieni particolarmente creativi abbiano visitato il sistema solare.
Nel 2006, L’ESA (l’Agenzia Spaziale Europea) grazie alle spettacolari immagini ottenute con la sonda Mars Express, ha confermato quanto emerso dalle precedenti analisi: quello che sembrava essere un volto impresso nella superficie marziana, non è altro che un gioco di luci e ombre dovuto alla particolare prospettiva di ripresa della Viking 1.


Stonehenge




Il cielo di Stonehenge striato di rosa e viola all’alba


Un enorme cerchio di pietre, alcune del peso di circa cinquanta tonnellate, si erge nella campagna inglese alla periferia di Salisbury. Conosciuto come Stonehenge, risalente a circa 4.600 anni fa, il monumento neolitico spinse lo scrittore svizzero Erich von Däniken a teorizzare un modello del sistema solare, usato persino come area di atterraggio dagli alieni. Dopotutto, come avrebbero fatto degli enormi massi di pietra a finire a centinaia di chilometri di distanza dalla loro cava di origine?

Nessuno sa interpretare con esattezza il motivo per cui fu realizzato. Tuttavia, come per tutti gli altri siti archeologici di questo tipo, la spiegazione di Stonehenge non è negli alieni. Gli scienziati hanno infatti dimostrato che è del tutto possibile realizzare una struttura simile sfruttando tecnologie di circa 5000 anni fa, l’epoca a cui risalgono le prime costruzioni in quest’area. E a quanto pare, i massi di pietra sarebbero allineati con i solstizi e le eclissi: anche se non venivano dallo spazio, i costruttori di Stonehenge avevano grande conoscenza dell’argomento.




Stonehenge potrebbe essere in parte composto da elementi
provenienti da monumenti megalitici più antichi,
costruiti a centinaia di chilometri di distanza Fonte





Edited by Milea - 23/12/2022, 11:54
 
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