THE ROLLING STONES - LA STORIA DI GOMPER, "Their Satanic Majesties Request" compie 55 anni

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view post Posted on 6/12/2022, 10:26     +4   +1   -1
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THE ROLLING STONES
LA STORIA DI GOMPER




"Their Satanic Majesties Request" compie 55 anni
raccontato attraerso il oro brano più sperimentale.









GOMPER


Mick Jagger: voce, cori
Brian Jones: mellotron, dulcimer, flauto dolce
Keith Richards: chitarre, cori
Bill Wyman: basso
Charlie Watts: tablas
Nicky Hopkins: organo
Registrazione luglio, agosto 1967; Olympic Studios, Londra
Produttore Rolling Stones - Fonico Glyn Johns


By the lake with lily flowers
Wallow away the evening hours
To and fro she's gently gliding
On the glassy lake she's riding
She swims to the side
The sun sees her dried
The birds hover high
I'd stifle a cry
The birds hover high
She moans with a sigh



"Gomper" è l’episodio che illustra in modo più eloquente la tendenza a indulgere in improvvisazioni più o meno coerenti nel tentativo di espandere le possibilità della musica pop. La lunga coda strumentale del pezzo punta decisamente in questa direzione ma esperimenti di questo tipo non sono il forte degli Stones, come ha osservato Watts: “Allora l’acido stava aprendo un sacco di possibilità ma non si può dire che quello che facevamo fosse radicale quanto gli esperimenti di musicisti come Albert Ayler e Sun Ra. Almeno, io la vedo così”. Le parti strumentali offrono ampio spazio di manovra a Jones e al suo interesse per strumenti esotici, però il risultato finale sembra l’effetto di un eccesso di autoindulgenza più che di un preciso obiettivo artistico. Jagger ha ammesso: “Perdevamo troppo tempo. Finisci col pensare che tutto quello che fai sia grande e non hai limiti, e Andrew a quel punto se n’era già andato”. Anche senza Oldham, resiste nel gruppo un briciolo di senso critico, e "Gomper" viene inserita nell’album in una versione di circa cinque minuti: lunga rispetto alla media di un pezzo pop ma comunque quasi dimezzata rispetto a un paio di altre versioni uscite su bootleg che arrivavano a sfiorare i nove minuti.

Questo testo è tratto, per gentile concessione dell'editore, da “Il libro nero dei Rolling Stones” di Paolo Giovanazzi, Giunti.


 
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