LA STRADA NON PRESA - Robert Frost, La strada non presa diventa una metafora della vita...

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view post Posted on 3/12/2022, 21:07     +4   +1   -1
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LA STRADA NON PRESA
ROBERT FROST




L'autore statunitense narra l'importanza delle scelte.
La strada non presa diventa una metafora della vita...



Capita a tutti nel corso della vita di trovarsi di fronte a un bivio. Nessuno ha narrato l’importanza - e anche la bellezza dei bivi - meglio del poeta statunitense Robert Frost. Egli ha trasformato in poesia il momento sospeso, densamente evocativo, della scelta rendendolo non più prerogativa esclusiva del singolo individuo, ma una circostanza universale. La scelta, intesa come parte integrante del viaggio dell’esistenza, Frost l’ha scolpita nella natura dandole la forma metaforica delle due strade che si dividono bruscamente in un bosco d’autunno. Ormai la “strada non presa” di Robert Frost è diventata l’immagine stessa del bivio, ma la bellezza della lirica è che in essa è contenuto un suggerimento prezioso, un insegnamento di vita. Il poeta ci invita a seguire il sentiero meno battuto, quindi a discostarci dai facili conformismi.



Maurice de Vlaminck
Route de forêt
1905
Olio su tela
60 x 73 cm
Collezione privata




"The Road Not Taken" composta nel 1916 è contenuta nella raccolta Mountain Interval




Due strade divergevano in un bosco d’autunno
e dispiaciuto di non poterle percorrere entrambe,
essendo un solo viaggiatore, a lungo indugiai
fissandone una, più lontano che potevo
fin dove si perdeva tra i cespugli.

Poi presi l’altra, che era buona ugualmente
e aveva forse l’aspetto migliore
perché era erbosa e meno calpestata
sebbene il passaggio le avesse rese quasi uguali.

Ed entrambe quella mattina erano ricoperte di foglie
che nessun passo aveva annerito
oh, mi riservai la prima per un altro giorno
anche se, sapendo che una strada conduce verso un’altra,
dubitavo che sarei mai tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra molti anni:
due strade divergevano in un bosco ed io -
io presi la meno battuta,
e questo ha fatto tutta la differenza.



Two roads diverged in a yellow wood,
And sorry I could not travel both
And be one traveler, long I stood
And looked down one as far as I could
To where it bent in the undergrowth;

Then took the other, as just as fair,
And having perhaps the better claim,
Because it was grassy and wanted wear;
Though as for that the passing there
Had worn them really about the same,

And both that morning equally lay
In leaves no step had trodden black.
Oh, I kept the first for another day!
Yet knowing how way leads on to way,
I doubted if I should ever come back.

I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I —
I took the one less traveled by,
And that has made all the difference.



Come nacque la poesia di Frost

Si racconta che Robert Frost scrisse "La strada non presa" nel 1916 in omaggio all’amico Edward Thomas, un poeta anglo-gallese. Quando passeggiava con Frost, nelle campagne inglesi, Thomas si rammaricava spesso di non aver preso una strada diversa. Il poeta inglese rimuginava sempre su ciò che avrebbero potuto vedere e fare se avessero seguito l’altro sentiero. L’atteggiamento dell’amico fece riflettere Frost che trovò in quel continuo rimuginare sulle proprie scelte un qualcosa di romantico. Edward Thomas si rammaricava sempre di non aver preso la strada che avrebbe potuto offrire le migliori opportunità, nonostante quest’ultima fosse un’incognita. Frost, dal canto suo, lo scherniva spingendolo a riflettere sull’assurdità del suo pensiero: come poteva dire che l’altra strada sarebbe stata la migliore? Qualunque strada l’amico avesse preso, osservava il poeta, avrebbe comunque pensato sarebbe stato meglio imboccarne un’altra.



Maurice de Vlaminck
La Route
1907
Olio su tela
58 x 71 cm
Collezione privata



Analisi

La poesia si apre con la descrizione di un bosco, tema ricorrente nelle liriche di Frost che aveva trascorso la giovinezza nella fattoria del nonno in New Hampshire. La natura per il poeta statunitense è un luogo metafisico, quasi sacrale, sulla stessa linea del filosofo trascendentalista Ralph Waldo Emerson. In questa atmosfera idilliaca, ma al contempo malinconica, Frost inserisce un uomo - il suo narratore - che ben presto diventa allegoria dell’umanità intera. Un uomo si trova di fronte a un sentiero che diverge nel bosco e deve decidere quale strada imboccare. Dopo aver analizzato attentamente entrambe le alternative, l’uomo decide di imboccare la strada più erbosa, meno calpestata, dunque di seguire il sentiero più impervio. Nella conclusione il poeta coniuga i verbi al futuro: immaginando di dover raccontare un giorno quel momento decisivo. Proprio qui inserisce una frase fulminante, che è forse la più citata dell’intera poesia:

"And that has made all the difference.
E questo ha fatto tutta la differenza"



È il contrappeso della scelta che, in seguito, condizionerà molti momenti della vita. Quella decisione ha reso il poeta la persona che è ora, segnando uno stacco decisivo con il passato. E questo Frost lo afferma con una consapevolezza adulta, matura, carica di certezze, ma anche con una forma di rimpianto.

Le due strade che si dividono nel bosco sono identiche, così uguali che non sembra neppure esserci alternativa. Eppure l’anonimo viandante sa che non potrà percorrerle entrambe. Ne sceglie una, a discapito dell’altra. Solo questa decisione gli permette di avanzare nel cammino, di proseguire il viaggio della vita. Il tema centrale della poesia è ovviamente la scelta. Frost osserva che l’esistenza contiene miliardi di possibilità e, in quanto singoli individui, non potremo mai sperimentarle tutte. Saranno le nostre scelte a determinare, nel bene e nel male, il corso della nostra esistenza: e questa consapevolezza ci inquieta, ma al contempo ci affascina. È forse l’affermazione più poetica ed eloquente della nostra unicità. Sono le nostre decisioni a determinare chi siamo e chi saremo. Per questo motivo Robert Frost ci invita a fare scelte autentiche e non dettate dal conformismo, a seguire le strade “meno battute”, quelle non prese, perché solo in quel modo potremo scoprire veramente noi stessi.

"Ci sarà consapevolezza e rimorso, e forse persino qualche rimpianto.
Eppure una scelta va fatta...sarà proprio questo a fare la differenza”.



I due dipinti che ho inserito, rappresentano strade da me intraprese tanto tempo fa...come asseriva Hemingway


"Dobbiamo abituarci all’idea: ai più importanti bivi della vita, non c’è segnaletica".


(Mar L8v)

 
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