BLUE TRAIN - I 65 anni del capolavoro di John Coltrane, Dopo dipendenza da’eroina nel 1957 arrivò il capolavoro

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view post Posted on 21/9/2022, 09:23     +4   +1   -1
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JOHN COLTRANE:
la resurrezione dopo l’abisso



Superata la dipendenza dall’eroina nel 1957 arrivò il capolavoro "Blue Train" che compie 65 anni


Sessantacinque anni di un disco passato alla storia, più forte del tempo e degli abissi della vita. Nel settembre 1957, John Coltrane entrò nel salotto-studio di Rudy Van Gelder a Hackensack, nel New Jersey, per registrare un capolavoro: “Blue Train” - clicca. Coronamento di una stretta di mano che Coltrane fece con il produttore Alfred Lion, quella fu l'unica seduta del leggendario sassofonista nel ruolo di leader per la Blue Note Records. Il risultato finale fu un album di cinque tracce. La band era di grandissimo livello: un giovane e scatenato Lee Morgan alla tromba, Curtis Fuller al trombone, Kenny Drew al pianoforte, più Paul Chambers al contrabbasso e Philly Joe Jones alla batteria. “Blue Train” ha consolidato l’immagine di Coltrane come una forza della natura, mostrando la via che lo avrebbe portato a diventare uno degli artisti jazz più venerati e influenti di tutti i tempi.


“Blue Train” arrivò in un momento decisivo nella carriera di Coltrane. All'inizio del 1957, il sassofonista aveva toccato il fondo quando la sua dipendenza da eroina aveva portato Miles Davis a licenziarlo dal suo quintetto. Ma, riuscito a disintossicarsi, il musicista fu protagonista di un grande ritorno, ispirato da un lungo ingaggio, durato tutta l’estate, al Five Spot Café, nel gruppo di Thelonious Monk. Alla fine dell'anno, Coltrane era stato riassunto da Davis e produsse un album di cui anche lui era profondamente orgoglioso, che lo avrebbe fatto tornare ai livelli che gli competevano. "Blue Train" era una registrazione che Coltrane, sempre autocritico e modesto, teneva in grande considerazione. Nel 1960, mentre era in tour con Miles Davis per l'ultima volta, un deejay svedese gli chiese cosa preferisse tra le sue incisioni, e lui rispose immediatamente: "Oh, sinceramente direi ‘Blue Train’. Sai, c’era una buona band… è una buona registrazione". Ancora oggi questo disco è considerato un esempio centrale delle sue melodie e delle sue idee sonore.

Per celebrare il 65 ° anniversario della registrazione dell'album, “Blue Train” viene pubblicato in due edizioni speciali: una stampa da 1 LP in mono (fedele riproduzione dello storico album monoaurale del ’57) e una stampa da 2 LP in stereo. “Blue Train: The Complete Masters” include un secondo disco con sette versioni alternative o incomplete inedite a oggi su vinile, quattro delle quali non sono mai state pubblicate in alcun formato. “The Complete Masters”, in doppio vinile, è inoltre arricchito da un libretto rilegato con foto (a loro volta inedite) scattate da Francis Wolff durante la seduta di incisione e un saggio dell'esperto e storico di Coltrane Ashley Kahn. Entrambe le edizioni fanno parte della serie per audiofili “Tone Poet” e sono state prodotte da Joe Harley, masterizzate da Kevin Gray dai nastri originali e stampate su vinile da 180 grammi presso RTI. “Blue Train: The Complete Masters” è stato pubblicato anche in doppio CD e in digitale. "Poche fra le tante mie esperienze possono essere paragonate all'emozione provata nell’ascoltare i nastri dei master originali – mono, stereo, alternate takea del disco - afferma Joe Harley - considero queste due nuove versioni le edizioni definitive di questo capolavoro di John Coltrane". Fonte
 
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