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Scherzi e canzone Op.5: No.3 Con le stelle in ciel che mai
Biagio Marini
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Natività di Cristo
Con le stelle in ciel che mai vidi il Sol spiegar i rai, chi tra gelo nel suo stelo amorosa star la rosa tra tempeste e tra procelle lampeggiar amiche stelle.
Ecco uscir del sol il sole e di Dio l'immensa prole, tra gli orrori spuntar fiori, o bel lampo, o del campo fior che sol fa Primavera, e de l'or l'età primiera.
Casti amanti ecco senz'ali, ecco Amor senz'arco e strali che nel seno di vil fieno freddo giace, senza face. Ma se scalda il core a gente, è che poi farebbe ardente.
S'apre poi le labbra al riso, Rose dà di Paradiso, s'altro puote ne le grotte vagheggiarle, senz'amarle, su, su prendi arco e faretra, casto Amore, e 'l cor mi spetra.
Biagio Marini (1594 – 1663) Compositore e violinista, nato a Brescia prima del 1597, morto a Venezia nel 1665. Probabilmente allievo di C. Monteverdi, fu, dal 1615 al 1618, violinista della cappella di San Marco. Nel 1620 è a Brescia, alla chiesa di S. Eufemia, nel 1622 alla corte di Parma e dal 1623 al 1645 al servizio del conte Palatino di Neuburg e Düsseldorf, nel quale tempo gli vengono largite lettere di nobiltà e la dignità di consigliere di camera. Più tardi lo troviamo a Ferrara e a Milano. È il primo violinista che si sia fatto un nome anche quale compositore di musica strumentale da camera. Si deve a lui la più antica Sonata "a violino solo" (pubblicata nel 1617), nella quale il violino è trattato polifonicamente e non ha bisogno di uno strumento accompagnatore. Le sue opere strumentali e vocali sono, a giudicare dalla numerazione delle superstiti, almeno ventidue. La prima, Affetti musicali, è del 1617; l'ultima, di sonate da chiesa e da camera, da 2 a 4 voci, del 1655. Si trovano in esse arie, madrigali e madrigaletti, salmi, vesperi, miserere, litanie, canzonette e scherzi, musiche varie a più voci con strumenti; e, quanto alle composizioni strumentali, sonate da chiesa e da camera e sinfonie. Le sue Sonate, Sinfonie e Canzoni a 1-6 voci, op. VIII, del 1626, ripubblicate nel 1629, offrono importanti lineamenti tecnici (bicordi, scordature, la prima composizione a tre voci-
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