“Gentiluomo col cappello”, il Tiziano ritrovato, resta in Italia, Riconsegnato allo Stato italiano a palazzo Chiablese

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view post Posted on 19/5/2022, 10:30     +3   +1   -1
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“Gentiluomo col cappello”
il Tiziano ritrovato, resta in Italia


Recuperato due anni fa in un laboratorio nell'Astigiano, era parcheggiato nella sede di un corriere in attesa di un esame agli infrarossi. Portato illegalmente in Svizzera 20 anni fa, verrà riconsegnato allo Stato italiano, a palazzo Chiablese, nonostante la prescrizione.




Lo straordinario ritratto, ritenuto perduto, realizzato da Tiziano, esponente di spicco del Rinascimento italiano, era stato recuperato dai carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Torino. La cerimonia di restituzione si terrà oggi pomeriggio a Palazzo Chiablese, alla presenza di Roberto Riccardi, comandante del Comando carabinieri Tutela patrimonio culturale e dell'archi-tetta Luisa Papotti, Soprintendente per la Città Metropolitana di Torino.

Il ritratto raffigura un gentiluomo con la barba rossa e un berretto nero, realizzato secondo le tecniche rinascimentali e attribuito a Tiziano Vercellio, tra i massimi esponenti artistici di quel periodo. Un dipinto da circa 3 milioni di euro che si pensava perduto.

L'opera d'arte era stata esportata illegalmente in Svizzera 20 anni fa. Datazione che rende i reati ormai prescritti, ma il pm Giovanni Caspani non si è arreso e ha chiesto e ottenuto dal gip Maria Francesca Abenavoli la confisca dell'opera, che i carabinieri avevano preso in consegna nel 2020 dopo una ispezione in un laboratorio di restauro nell'Astigiano.

Nel procedimento comparivano come indagati due cittadini svizzeri: uno per ricettazione e l'altro per violazione del codice sulla tutela dei beni artistici. I loro difensori si erano opposti alla confi-sca ma il pm ha sostenuto che il provvedimento è una "misura recuperatoria di carattere amministrativo" che in questo caso è possibile applicare perché l'indagine ha dimostrato che non c'è stata "buona fede" da parte dei protagonisti della vicenda.

Il quadro, come annota il gip nel provvedimento di confisca, fino al 2003 si trovava in territorio italiano, da dove è poi "inspiegabilmente sparito". Uno dei due svizzeri ha dichiarato di averlo acquistato dal connazionale nel 2004 grazie a un amico elettricista che gli aveva segnalato la possibilità di un "buon affare".

Risulta però che all'ufficio esportazioni di Torino giunse una richiesta di Cai (certificato di avve-nuta importazione) di un'opera identificata come "ritratto di gentiluomo con berretto nero" risalente non al Cinquecento, ma al XVIII secolo, con generica attribuzione a un autore della scuola veneta. Interrogato, il venditore dichiarò di avere prelevato il dipinto a Como e di averlo portato in Svizzera senza passare dall'ufficio esportazioni.

Nel maggio 2020, nell'ambito di una serie di accertamenti, i carabinieri del nucleo tutela patrimo-nio culturale visitarono il laboratorio di restauro astigiano dove il 'Gentiluomo' era stato portato mesi prima per un esame agli infrarossi. Quindi trovarono il quadro nella sede di un corriere che, da Torino, lo stava per rispedire in Svizzera. Quanto al valore dell'opera, il gip ha sottolineato che una perizia svolta dal professor Giovanni Gentile nel 1998, parla di circa 5/6 miliardi di vecchie lire.




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Edited by Milea - 19/5/2022, 18:22
 
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