Come nasce la leggenda dei vampiri?

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view post Posted on 28/10/2016, 14:15     +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Come nasce la leggenda dei vampiri?





Uno scheletro risalente a 700 anni fa è stato ritrovato a Sozopol, in Bulgaria,
con i denti strappati e un palo di ferro conficcato nel petto;
secondo gli studiosi, era una pratica contro i vampiri, che per molti secoli
sono stati considerati un pericolo reale in buona parte d'Europa


I vampiri moderni sono ben definiti nell'immaginario comune: hanno canini appuntiti, si nutrono di sangue umano e non si riflettono negli specchi. Possono essere tenuti lontani con l'aglio, o uccisi piantando loro un paletto nel cuore. Alcuni, come Dracula, sono aristocratici che vivono in castelli. Ma all'inizio della loro leggenda non avevano caratteristiche così precise. Gli studiosi sospettano che la concezione moderna di questi "mostri" di Halloween si sia evoluta da varie credenze popolari coltivate in tutta Europa. Credenze che ruotavano intorno alla paura che un morto, una volta sepolto, potesse ancora far del male ai vivi.

Spesso le leggende nascevano da una scarsa comprensione del modo in cui i corpi si decompongono. Quando la pelle del corpo si asciuga e si ritira, denti e unghie possono sembrare più lunghi, come se fossero cresciuti. Quando gli organi interni si decompongono, dal naso e dalla bocca può uscire un liquido scuro. Chi non conosce questo processo potrebbe pensare che il liquido sia sangue che il morto ha bevuto dai vivi.

Ma la perdita di sangue dai cadaveri non era l'unica ragione di sospetto. Prima di scoprire come si diffondono alcune malattie, la gente credeva che i vampiri fossero tra le forze occulte che lentamente distruggevano le comunità. "La grande costante nell'evoluzione della leggenda dei vampiri è stata la loro stretta associazione con le malattie", scrive Mark Collins Jenkins nel suo libro Vampire Forensics Cercare di uccidere i vampiri o di impedire loro di nutrirsi di sangue dava alle persone l'impressione di poter avere qualche controllo sulle epidemie.

I vampiri in Europa



Per questa ragione, le ondate di psicosi per i vampiri tendevano a coincidere con la comparsa delle epidemie. Nel 2006, gli archeologi hanno rinvenuto a Venezia, sepolto insieme alle vittime della peste, un cranio del XVI secolo con un mattone in bocca. Il mattone era probabilmente un sistema per impedire che streghe o vampiri lasciassero la tomba per uccidere le persone.

Non si pensava che tutti i vampiri lasciassero fisicamente la tomba. Nel nord della Germania si credeva che i Nachzehrer, o "post-divoratori", rimanessero sottoterra, mangiando il sudario in cui erano stati avvolti. Anche in questo caso, la credenza aveva probabilmente a che fare con il liquido che fuoriesce con la decomposizione, che tende a rompere il sudario creando l'illusione che il cadavere se lo sia mangiato.

Anche da sottoterra questi masticatori causavano comunque problemi, e anzi si credeva che fossero gli esseri più attivi nel corso delle epidemie. Nel trattato del 1679 De masticatione mortuorum, un teologo protestante accusò i Nachzehrer di fare del male ai familiari sopravvissuti tramite processi occulti. Il teologo scrisse che per fermarli bisognava esumare i corpi e riempir loro la bocca di terreno, magari aggiungendo, per buona misura, anche un sasso e una moneta. Se non erano in grado di masticare, assicurava il trattato, sarebbero morti di fame.

Le storie di vampiri continuarono a prosperare nell'Europa meridionale e orientale per tutto il XVII e XVIII secolo, per l'umiliazione di alcuni governanti. Nella metà del XVIII secolo, il Papa Benedetto XIV dichiarò che i vampiri non erano che "fantasie fallaci dell'immaginazione umana", e l'arciduchessa Maria Teresa d'Austria definì le credenze sui vampiri "superstizione e menzogne". Tuttavia, gli sforzi per combattere i vampiri continuarono. E, stranamente, una delle ultime grandi ondate di paura per i vampiri avvenne addirittura alla fine dell'Ottocento, nel New England, due secoli dopo il terribile processo alle streghe di Salem.

Dal Vecchio Mondo al Nuovo



Nel 1892, la diciannovenne Mercy Brown di Exeter, nel Rhode Island, morì di tubercolosi, all'epoca chiamata "consunzione". Madre e sorella erano già spirate, e il fratello Edwin era malato. I vicini temevano che una delle donne morte stesse danneggiando il fratello dalla tomba. Quando aprirono la tomba di Mercy Brown, le trovarono sangue nella bocca e nel cuore, e lo interpretarono come segno di vampirismo (anche se non lo chiamarono così). I vicini bruciarono il cuore di Mercy, e ne misero le ceneri in una pozione che diedero da bere a Edwin: una comune strategia anti-vampiro. La pozione avrebbe dovuto farlo guarire, ma lui morì pochi mesi dopo.

Non si trattò di un episodio isolato. Michael Bell, autore di Food for the Dead, ritiene che ci siano stati 60 rituali anti-vampiro nel New England del XVIII e XIX secolo, e molti altri nel resto del paese. Questi rituali erano più comuni nel Connecticut orientale e nel Rhode Island occidentale, spiega Brian D. Carroll professore di storia alla Central Washington University, che sta scrivendo un libro al riguardo.

Carroll pensa che questi rituali siano stati "introdotti come pratica medica all'epoca della Rivoluzione americana" dai medici tedeschi che erano al seguito degli assiani, i mercenari tedeschi che combattevano per la Corona inglese. Per questa ragione, ritiene che le leggende dei vampiri del New England derivino dai Nachzehrer tedeschi. Diversamente dai vampiri rumeni, bevitori di sangue, quelli americani rimanevano nelle loro tombe, facendo del male ai viventi da lontano, tramite la "magia simpatetica". Bell, invece, crede che le pratiche anti-vampiro del New England derivino da vari luoghi, e che i vampiri americani fossero più simili a quelli romeni che a quelli tedeschi. Diversamente da questi ultimi, infatti, i vampiri americani "andavano alla ricerca di sangue dagli organi vitali: non ci sono prove che fossero masticatori", spiega. Il rimedio di "togliere il cuore, bruciarlo e darla alla persona o alle persone malate" era usato anche in Romania. Qualunque fosse la loro fonte, le credenze del New England originavano dagli stessi timori sociali di quelle precedenti: paura della malattia e volontà di contenerla.

Il vampiro moderno



Quando nel New England i vampiri facevano ancora paura, in Europa stavano cominciando ad assumere un nuovo ruolo grazie a libri come Il vampiro (1819), Carmilla (1871-72), e naturalmente Dracula di Bram Stoker (1897), e nelle rappresentzioni teatrali. Nonostante originassero da folklore e paure, questi vampiri aristocratici e sensuali cominciavano ad assomigliare di più a quelli che abbiamo in mente oggi.

Con il progresso delle scienze mediche, la paura dei vampiri svanì nel XX secolo, o meglio passò dalle credenze popolari alla fiction. Ci fu comunque una strana ricomparsa alla fine degli anni Sessanta, quando Sean Manchester, presidente della British Occult Society, affermò che un vampiro stava provocando visioni nel cimitero londinese di Highgate. I giornali avevano già parlato di una figura alta con gli occhi di fuoco e altre caratteristiche spettrali che si aggirava fluttuando per il cimitero, e i giornalisti non persero tempo a riproporre la teoria di Manchester secondo la quale gli avvistamenti erano opera di un vampiro dell'Europa orientale. I media abbellirono un po' le sue affermazioni, definendo il misterioso personaggio "il re dei vampiri" o scrivendo che il vampiro aveva praticato la magia nera in Romania prima di arrivare a Londra nella sua bara.

Nel 1970, Manchester disse in TV che avrebbe scacciato il vampiro un venerdì 13. Quella notte, centinaia di giovani raggiunsero il cimitero di Highgate per vederlo praticare l'esorcismo (che Manchester finì per non fare).
Nel caso di Highgate il vampiro non era stato usato come capro espiatorio, bensì come notizia per la televisione e occasione per un legend tripping, ossia una sorta di gita in un luogo infestato o comunque leggendario: un fenomeno da sempre diffuso tra i giovani e che persiste anche nell'era di Internet. Nella storia delle leggende dei vampiri, il caso di Highgate rappresenta un fenomeno moderno. Non si tratta più di controllare la salute della comunità; ha molto più in comune con le paure moderne, come gli "avvistamenti da clown" diffusisi quest'anno. Episodi pensati per la pubblicità, anche se la gente non ci crede più. Fonte



 
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