Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!
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Chernobyl 30 anni dopo: la natura si riprende la città abbandonata
Qui il tempo si è fermato nel 1986. Da allora più nulla. Le immagini sono quelle della desolazione con abitazioni abbandonate e strade deserte. La pista dell'autoscontro tra le foglie, una ruota panoramica che fa da sostegno alle piante sono una manifesto visivo di cosa è accaduto come gli oggetti: bambole scomposte, libri impolverati o la la falce e martello in un'insegna in cima a un edificio. Siamo in Ucraina, nella città di Pripyat, ormai fantasma, "morta" il 26 aprile di quasi 30 anni fa quando i suoi 50mila abitanti furono costretti ad andare altrove. E da allora questa cittadina è diventata un emblema del disastro nucleare di Chernobyl. Ma la forza della natura si è ripresa faticosamente il territorio, come ha documentanto la rivista "Current Biology": uno studio che dimostra il ripopolamento con la presenza di animali selvatici (lupi, alci e cinghiali) che trovano riparo tra le rovine della città e del verde.