Palmira, patrimonio dell'umanità nelle mani dell'ISIS [FOTO], I jihadisti si sono impadroniti dell'antica città al centro della Siria

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view post Posted on 22/5/2015, 10:51     +4   +1   -1
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Tazzulella fumante
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Palmira, patrimonio dell'umanità
nelle mani dell'ISIS


I jihadisti si sono impadroniti dell'antica città al centro della
Siria: cosa sarà delle celebri rovine romane?




Dopo giorni di combattimenti, i militanti islamici dell'ISIS hanno strappato alle forze governative l'intera città di Palmira. L'annuncio è stato dato dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, una ong basata a Londra ma ben informata dalla sua rete di informatori sul campo, oltre che dalla stessa organizzazione jihadista attraverso Twitter e i consueti, macabri video postati in rete. Palmira, 50 mila abitanti, è la prima grande città conquistata dallo Stato islamico in un combattimento diretto contro le truppe leali al presidente Assad. È anche uno snodo viario cruciale per il controllo della regione centrale della Siria e per l'avanzata verso la capitale Damasco, che si trova a poco più di 200 chilometri di distanza. Le truppe fondamentaliste controllano ora più della metà del territorio siriano. I jihadisti sono entrati anche nel sito archeologico, patrimonio dell'umanità, che comprende i resti dell'antica città romana. Già la scorsa settimana Irina Bokova, direttore generale dell'UNESCO, aveva fatto appello a tutte le parti perché rispettassero gli spettacolari e ben conservati resti dell'antica città romana che fino al 2011, quando è scoppiato il conflitto in Siria, era tra le località turistiche più visitate del paese. Il timore è che anche Palmira subisca la sorte di altri siti archeologici saccheggiati o gravemente danneggiati dai guerriglieri jihadisti, come Nimrud e Ninive in Iraq.



Situata in un'oasi nell'arida Siria centrale, secondo le testimonianze storiche Palmira era un'importante stazione carovaniera già 3.800 anni fa. Ma il suo periodo d'oro risale all'epoca tra il I e il III secolo dopo Cristo, quando divenne una grande metropoli, punto di passaggio obbligato per tutti i commerci tra l'Impero romano e l'estremo Oriente. Tracce della vasta rete commerciale gestita dai mercanti palmireni sono state trovate ai quattro angoli del mondo allora conosciuto, dall'Inghilterra al Turkmenistan al Bahrein.
"Poche città dell'Impero romano offrono testimonianze così abbondanti dei cambiamenti e degli scambi culturali", dice Maura Heyn, docente di studi classici alla University of North Carolina.



Considerata tra le principali città carovaniere dell'impero, nel corso dei secoli Palmira fu controllata indirettamente o direttamente dai Romani, ma fu sempre una zona di libero scambio tra l'Occidente e il vicino impero persiano, a est. I palmireni parlavano una variante dell'aramaico: secondo le sculture d'epoca, vestivano sia in stile greco che persiano; costruirono la loro città seguendo gli stilemi dell'architettura greco-romana ma veneravano divinità che appartenevano alle tradizioni fenicie e mesopotamiche.
La più celebre tra i regnanti di Palmira fu senza dubbio la regina Zenobia, che si sottrasse al controllo dell'Impero e conquistò le province romane di Egitto, Siria e Palestina, proclamando un regno indipendente che però ebbe vita breve (268-272 d.C.). Fu sconfitta e catturata dalle truppe dell'imperatore Aureliano, che l'anno dopo, in seguito alla rivolta, saccheggiò la città. Palmira non si riprese mai pienamente, e forse il suo declino come fonte di ricchezza per Roma fu tra le cause del crollo dell'Impero d'Occidente, avvenuto due secoli dopo.



Ancora oggi, a quasi 2.000 anni di distanza, i siriani sono molto legati all'antica metropoli che contribuì e poi sfidò la grandezza di Roma. "Per i siriani Palmira è un motivo d'orgoglio", sostiene Salam Al Kuntar, archeologo siriano e visiting scholar della University of Pennsylvania. "Si sentono molto fedeli alla sua storia e ai monumenti e alle opere d'arte che la incarnano".
Paradossalmente però, la città un tempo celebrata per essersi sottratta al giogo dell'imperialismo occidentale oggi è minacciata dai militanti fondamentalisti provenienti da est. Secondo le autorità, qualsiasi danno già subito da Palmira nel corso della guerra civile impallidisce al confronto dei saccheggi e delle distruzioni di cui l'ISIS ha già dato prova in altri siti della regione.
"Questo è il crollo di una civiltà", ha dichiarato Maamoun Abdulkarim, direttore del servizio antichità della Siria. "La civiltà umana ha perso la battaglia contro la barbarie". I prossimi giorni diranno se le previsioni più pessimistiche si riveleranno azzeccate.

























Edited by Milea - 27/9/2021, 15:58
 
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view post Posted on 22/5/2015, 11:03     +4   +1   -1
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Palmira : centinaia di reperti trasferiti





La popolazione di Palmira è in fuga dopo l'ingresso dei miliziani dello Stato islamico, che secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani avrebbero assunto il controllo di circa un terzo della città. Importante centro carovaniero fin dall'antichità, Palmira è stata parte dell'impero romano, a cui appartengono le rovine esistenti del I e II secolo dopo Cristo. Soprannominata la 'Sposa del deserto', ospita all'interno dei suoi musei centinaia di statue e manufatti, molti dei quali sono stati trasferiti in luoghi sicuri per timore di distruzione da parte dei miliziani del Califfato

































Edited by Milea - 27/9/2021, 15:44
 
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view post Posted on 22/5/2015, 11:12     +4   +1   -1
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Veduta aerea del sito
di Palmira prima dell'arrivo dell'Is



Queste immagini aeree risalgono a gennaio 2009 e mostrano l'antica città di Palmira, in Siria, con tutti i suoi preziosi monumenti prima della conquista da parte dell'Is. Soprannominata la "Sposa del deserto", ospita all'interno dei suoi musei centinaia di statue e manufatti, molti dei quali sono stati trasferiti in luoghi sicuri per timore di distruzione da parte dei miliziani del Califfato.
































Edited by Milea - 22/5/2015, 12:13
 
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view post Posted on 23/5/2015, 07:28     +3   +1   -1
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La bandiera dell'Isis sulle rovine di Palmira




La_bandiera_dellIs_sulle_rovine_di_Palmira







Edited by Milea - 27/9/2021, 15:17
 
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Uniko
view post Posted on 26/5/2015, 22:16     +1   +1   -1





Primo video Isis da Palmira:
il sito archeologico è intatto




Un video pubblicato da un media dell’Isis mostra i resti archeologici di Palmira apparentemente intatti. Il filmato è il primo dalla conquista della città e mostra i colonnati di epoca romana e l’anfiteatro senza danni. Nelle immagini anche un fumo nero da dietro le rovine. Gli unici rumori che si sentono sono i passi dell’operatore e forse di altre persone sulla ghiaia e il canto degli uccelli. Le immagini sono riprese da diverse angolature, con alcuni zoom sui colonnati e una panoramica in cui si scorgono anche le alture intorno a Palmira sullo sfondo. Il 20 maggio, quando i jihadisti dell’Isis sono entrati nella città-oasi, prendendo anche il controllo del sito archeologico con le maestose rovine romane, si è diffuso il timore che anche qui intraprendessero la distruzione dei reperti, come fatto nelle antiche città irachene di Ninive, Hatra e Nimrud.




Edited by Milea - 27/9/2021, 15:29
 
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view post Posted on 1/4/2016, 12:52     +1   -1
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Il sito archeologico di Palmira
dopo dieci mesi di Califfato






Ecco cosa resta del sito archeologico di Palmira. Nelle immagini, il confronto dei resti a meno di un anno di distanza. Le fotografie tenute in mano sono state scattate nel 2014, sullo sfondo, invece, appare la città oggi, dopo dieci mesi di dominazione Is. La città siriana è stata riconquistata dalle forze di Assad lo scorso 27 marzo e le condizioni dei resti sono apparse da subito disastrose. Solo una parte sarà recuperabile e per questo si è già attivata una rete di archeologi internazionali che nei decenni ha operato a Palmira per cercare di raccogliere più materiale possibile in modo da stilare un catalogo dei reperti trafugati. Il presidente siriano, Bashar al Assad, ha chiesto al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon che le agenzie e le organizzazioni Onu forniscano sostegno al governo di Damasco per restaurare le rovine della città e ha ribadito che la Siria è pronta a collaborare "con tutti gli sforzi sinceri tesi a contrastare il terrorismo"













 
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5 replies since 22/5/2015, 10:51   249 views
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