I dieci piatti italiani meno conosciuti all’estero

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view post Posted on 3/10/2014, 18:46     +2   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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I dieci piatti italiani meno conosciuti all’estero



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Dici Italia e pensi al terzetto delle bontà «spaghetti, pizza e gelato». Non a caso, sono questi i piatti che gli stranieri ci invidiano e provano a scopiazzarci, con risultati molto spesso al limite del commestibile. Ma se si provasse ad andare oltre al classico (e tristanzuolo) menu turistico, ecco che in tavola arriverebbero dei piatti regionali a dir poco eccezionali e assolutamente da provare alla prima occasione tricolore, come suggerisce il sito di viaggi Traveler.com che ne ha scelti dieci, fra i più gustosi e meno conosciuti.

1. Bigoli
Se pensavate che gli spaghetti fossero buoni, aspettate di assaggiare i bigoli, una pasta lunga e spessa, simile ad un grosso spaghetto (ma più ruvido) e tipica del Veneto. Preparati a mano con grano tenero, acqua e sale (ma esistono varianti con grano saraceno e uova), vengono conditi con sughi semplici (come il ragù d’anatra) o serviti con le sardelle.


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2. Ribollita
Piatto tradizionale della cosiddetta “cucina povera”, deriva da una normale zuppa di pane raffermo e verdure (cavolo nero e fagioli) che veniva “ribollita” sul fuoco nei giorni successivi (da qui il nome), diventando ogni volta sempre più gustosa. A dispetto delle umili origini, è una delle specialità gastronomiche più famose e rinomate della Toscana.



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3. Risi e bisi
Semplicissimo (come dice il nome, è fatto solamente di riso e piselli, con aggiunta di pancetta) ma incredibilmente gustoso, è un primo piatto tipico del Veneto, dalla consistenza non troppo densa né troppo liquida (a metà strada fra una minestra e un risotto).


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4. Tortellini in brodo
Specialità tradizionale dell’Emilia Romagna, a differenza dei classici tortellini affogati in un mare di panna, questi galleggiano in un semplicissimo brodo di pollo fatto in casa e sono serviti con una spolverata di parmigiano grattugiato e nulla più.


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5. Canederli

Come la ribollita toscana, anche i canederli
sono fatti di pane raffermo,
in questo caso però mescolato a uova e latte
(a cui a volte si aggiungono speck,
formaggio e spezie per renderli più saporiti)
per ottenere un composto
delle dimensioni di una pallina da golf.

Bolliti in brodo di pollo o manzo, possono essere serviti asciutti
(ovvero conditi con del burro fuso)
o in brodo e sono tipici del Trentino Alto Adige.






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7. Caciucco
Anche se non siete tipi da pesce, con il cacciucco sarete obbligati a cambiare idea. Inventata (così almeno vuole la tradizione) dai pescatori livornesi utilizzando l’invenduto del giorno, è una saporita zuppa di pesce composta da diverse qualità di pesci “poveri”, crostacei e molluschi, messi a cucinare in tempi diversi in una ricca salsa di brodo e pomodoro, insaporita con salvia e aglio e servita con pane agliato e croccante, posto sul fondo del piatto.


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6. Ossobuco alla milanese

Se c’è un piatto di carne
che va assolutamente assaggiato in Italia,
questo è l’ossobuco, ovvero uno stinco di vitello
brasato nel vino bianco e servito con la gremolada,
un trito finissimo a base di prezzemolo e aglio
(esistono anche versioni moderne con il pomodoro,
non contemplate però nella tradizionale ricetta milanese).

E non dimenticate di svuotare
il midollo all’interno dello stinco:
è la parte più buona di tutto il piatto.






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8. Focaccia di Recco
Diffidate delle imitazioni: come spiega il sito focacciadirecco.it , la classica “focaccia di Recco con formaggio”, originaria del paesino genovese, è ottenuta dalla lavorazione di un impasto a base di farina di grano tenero, olio extravergine, acqua e sale, farcito con del formaggio fresco e successivamente cotto in forno.



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9. Bottarga
Più che di un piatto, in questo caso si tratta di un ingrediente: ricavata dalle uova di tonno o di muggine (che differiscono sia nel colore che nel gusto) salate e fatte essiccare, è una prelibatezza tipica di Sicilia e Sardegna (viene anche detta “il caviale del sud”) e viene usata in svariati modi: può essere grattugiata sulle linguine, tagliata a fettine oblique e poggiata sui crostini imburrati o affettata sulle verdure.


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10. Torrone
Che sia nato in Lombardia (come dice qualcuno) o in Sicilia (come sostengono altri), poco importa: quello che conta è che si possa mangiare. Dolce tipico delle feste natalizie, ma disponibile tutto l’anno, è composto da un impasto di albume d’uovo, miele, zucchero, mandorle o noci tostate e scorza d’agrumi. Di solito, l’originale è imbattibile, ma la versione al cioccolato merita molto più che un assaggio. Fonte


 
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