Monumento a Puvis de Chavannes, Auguste Rodin (1889 - 1900)

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view post Posted on 15/9/2014, 15:55     +2   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Auguste Rodin, Monumento a Puvis de Chavannes (1899 - 1900)
gesso, H. 187 cm ; W. 110 cm ; D. 76.5 cm
Parigi, Musée Rodin



Il 27 marzo 1899 Rodin ricevette dallo Stato la commissione di un monumento al pittore Puvis de Chavannes, morto l'anno precedente. I due artisti erano amici, si stimavano e si ammiravano da un punto di vista professionale. “Amo la sua serenità”, scriveva di Puvis, “la sua tranquillità meditativa di fronte alla vita. E' ritornato dall'angoscia del mistero, e tutte le sue figure sono animate da una grande gioia interiore che non si rivela attraverso grida o atteggiamenti violenti”. Lo scultore aveva già realizzato un ritratto dell'amico nel 1890, che fu assai apprezzato dal pubblico e un po' meno da Puvis; Rodin sospettava però che dietro questo giudizio negativo si celasse l'influenza della volitiva moglie del pittore, chiamata con ironia “Principessa Cantacuzène”.

Già nel 1900 l'idea dell'opera era stata elaborata, con una rapidità insolita per i ritmi di Rodin; un genio funerario con un ramo di melo si appoggia al ritratto del defunto, per il quale Rodin si servì del busto del 1890. per la figura del giovane, invece riutilizzò un Genio funerario (o Genio dell'Eterno Riposo) eseguito già nel 1898 e modellato sull'esempio del Narciso, celebre statua romana conservata al Louvre. L'artista non copiò pedissequamente il modello antico, ma ne forzò la stabilità, piegandone il corpo al limite dell'equilibrio.

Il monumento rivela l'anticonvenzionalità di Rodin nel trattare il genere celebrativo. Il genio sorride scanzonato e ripone la sua attenzione al ramo di melo, ignorando il busto di Puvis, collocato su un piedistallo poco convenzionale: una strana e domestica rielaborazione delle classiche erme romane. Rodin aveva colto pienamente la serenità e la “Grande gioia interiore” delle opere di Puvis, il suo simbolismo privo di retorica, le sue atmosfere quiete e confidenziali, sospese sopra una realtà profonda a sempre indecifrabile. (M.@rt)



Edited by Milea - 17/7/2021, 14:06
 
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