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La belle Heaulmière (Colei che fu la belle Heaulmière)
Auguste Rodin (1885 circa)
bronzo, H. 50 cm ; L. 30 cm ; P. 26.5 cm
Firmato A. RODIN; iscrizione ALEXIS RUDIER/FONDEUR
Parigi, Musée Rodin
Rodin conobbe Maria Caira, l'anziana donna che posò per quest'opera, in circostanze fortuite. Esistono diverse versione dell'incontro; l'unica certezza è che si incontrarono tramite l'assistente Jules Desbois, per il quale la donna aveva già posato nella Miseria. nella fantasia dei biografi si legge che la donna era stata costretta a posare nuda dal figlio, o che bussasse per caso alla porta di Rodin alla ricerca del figlio che non vedeva da tempo, sapendo che l'artista aveva assunto più volte giovani modelli italiani.
La datazione è controversa l'opera fu però esposta per la prima volta nel 1889 ad Angers. Il doppio titolo deriva da due fonti diverse; secondo la prima, Caira era effettivamente moglie di un fabbricante di elmetti; la seconda fonte è lo stesso Rodin che (forse per fugare le accuse di non attenersi mai fedelmente ai testi letterari) disse di essersi ispirato a una ballata del poeta quattrocentesco François Villon dal titolo La belle Heaulmière , il lamento di una vecchia cortigiana che piange la perdita della bellezza.
Nonostante il significato morale della poesia di Villon, Rodin evita di produrre un'opera allegorica, attenendosi alla natura di un corpo in disfacimento. Proprio per questo i suoi modelli antichi, cui Rodin non sa rinunciare, non sono da ricercare nei giovani di Michelangelo, ma nell'espressività più varia di Donatello, che nella Maddalena del Battistero di Firenze realizzò un magnifico esempio di verità umana, cui Rodin non poteva rimanere insensibile. (M.@rt)
Donatello, Maddalena penitente
scultura in legno parzialmente dorato, h. 188 cm (1453-1455 )
Firenze, Museo dell'Opera del Duomo
Edited by Milea - 3/8/2021, 19:36 |
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