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Auguste Rodin, Madame Morla Vicuña (1884)
marmo, 56.9 x 49.9 x 37 cm
Parigi, Musée Rodin
Luisa Lynch de Morla Vicuña era la moglie dell'ambasciatore cileno a Parigi. L'incontro deve risalire ai primi anni ottanta, al tempo in cui Rodin iniziava a frequentare l'alta società parigina. Nonostante il marmo sia stato esposto la prima volta al Salon del 1888, la datazione comunemente accettata lo anticipa al 1884.
L'opera divenne immediatamente celeberrima, tanto che lo Stato acquistò il ritratto per 3000 franchi, alla chiusura del Salon. Fu un gran momento per Rodin che non esitò a ringraziare l'ambasciatore cileno per avergli concesso di ritrarre la moglie, regalandogli un marmo di Andromeda e il modello originale del Monumento al generale Lynch. Gustave Geffroy, il futuro secondo direttore del Musée Rodin, scriveva in un saggio del 1889:” Con semplice risolutezza Rodin evoca la donna di oggi, il volto riservato di una donna affascinante, la fisica docilità di una creatura vitale e tesa. Le spalle e il seno emergono da un'ampia pelliccia, la testa si china a destra, ma questa semplice postura è oltremodo nuova attraverso l'inimitabile piegarsi del collo e nel mettersi in mostra del viso”. Nella sua apparente semplicità la donna assumeva una posa che sarebbe stata imitata dalle attrici e dalle dive del nascente cinema-muto.
Per la lavorazione del marmo, Rodin si affidò all'allievo Jean Escoula, a cui l'artista rimproverò di aver rifinito il marmo troppo meticolosamente; Rodin, infatti, amava che sulla superficie delle sue opere rimanesse impronta del lavoro manuale, i segni delle linee e degli scalpelli, perché l'opera risultasse più vera e spontanea. La morbidezza e l'eleganza del risultato sono però stupefacenti e dimostrano ancora una volta quanto Rodin si servisse di collaboratori di provata abilità, sebbene questo ponga talvolta seri problemi di autografia. (M.@rt)
Edited by Milea - 24/9/2021, 20:56 |
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