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Auguste Rodin, Camille Claudel (1884) bronzo, 27.2 x 21.3 x 21.5 cm Parigi, Musée Rodin
E' uno dei primi ritratti che Rodin fece della sua amante, conosciuta nel 1883. L'anno dopo affittò un atelier al 117 di rue de Vaugirard, dove la giovane fu assunta come assistente; la loro frequentazione si fece così più assidua e intima. Non contento, nel 1888 lo scultore affittò un secondo atelier, il cosiddetto Folie Neubourg, palazzo del XVIII secolo in avenue d'Italie, che servì anche da casa. Le Folie Neubourg sarà il teatro dei litigi della coppia e delle manie persecutorie di Camille, che porteranno alla rottura del rapporto. Il ritratto in questione, il più diretto di tutti quelli che Rodin eseguì negli anni a venire, nasce dal clima entusiasta degli inizi di una relazione: Camille appare come la bambina che era, con la frangetta e gli occhi sereni.
Allo stesso 1884 sembra appartenere anche il Ritratto di Camille Claudel con il berretto frigio, ma il trattamento mosso della superficie vela l'espressione di una certa malinconia; al 1890 risale invece l' Aurora, che sfrutta le sembianze dell'amante per la figura allegorica che spunta lentamente dal marmo, a significare l'alba che emerge dalle tenebre.
Il pensiero (eseguito tra il 1886 e il 1889), l' Addio, il San Giorgio e La convalescente (1892) sono invece il ritratto della fine della relazione, ove gli occhi di Camille si fanno più inquieti e sfuggenti. (M.@rt) Edited by *stellinat* - 13/9/2014, 10:29
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