La pietà, Tiziano Vecellio (1575)

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view post Posted on 29/8/2014, 17:47     +1   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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PietaTiziano

Tiziano Vecellio, La pietà
(1575)
Olio su tela, 378 x 347 cm
Venezia, Gallerie dell'Accademia



La grande tela fu ideata da Tiziano per la cappella di Cristo nella chiesa dei Frari, dove aveva ottenuto il permesso di essere sepolto, come testimonia il Ridolfi. Per qualche ragione sconosciuta l'opera rimase nella casa del pittore, che alla sua morte, il 27 agosto 1576, durante l'infuriare della peste, fu sepolto nella cappella priva del suo dipinto con una cerimonia frettolosa patrocinata dalla Repubblica. Il dipinto passò in seguito a Palma il Giovane, che vi apportò qualche modifica (tra cui il putto reggente la fiaccola e l'iscrizione in basso al centro), pervenendo infine, probabilmente nel 1631, nella chiesa, oggi distrutta, di Sant'Angelo, da cui passò nel 1814 all'Accademia.

Nata quindi come ornamento per la sua tomba, la tela fu trasformata da Tiziano in una sorta di enorme ex voto volto a scongiurare il periodo della peste. La scena è ambientata in uno spazio architettonico che evoca le costruzioni mantovane di Giulio Romano, ai cui lati sono poste due sculture raffiguranti Mosè, prefigurazione vetero-testamentaria di Cristo, e la Sibilla Ellespontica, che preannunciò la Crocifissione e la Resurrezione, entrambe poggiano su piedistalli scolpiti con protome leonine che alludono a san Marco, ma anche alla divina sapienza.
Al centro, dipinte con un colore denso e con pennellate sommarie, vi sono le figure della Vergine, che regge sulle gambe il corpo livido di Cristo morto, della Maddalena, colta in un gesto di disperato dolore, e, a destra, quella di un vecchio seminudo prostrato che cela l'autoritratto di Tiziano.

Come Michelangelo nella Pietà, per la propria sepoltura l'artista raffigurò se stesso nell'atto di chiedere l'intercessione divina, una preghiera esplicitata nella tavoletta votiva - quadro nel quadro - dipinta nel margine destro della tela, in cui Tiziano e il figlio Orazio supplicano la Vergine di essere preservati dalla peste. La disperata richiesta di protezione divina è ripresa dall'inquietante braccio proteso ai piedi della statua di Sibilla, estremo e tragico simbolo dell'angoscia del pittore prossimo alla morte. (M.@rt)






Edited by Milea - 19/9/2021, 18:35
 
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