La punizione di Marsia, Tiziano Vecellio (1570-1576)

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view post Posted on 29/8/2014, 16:29     +1   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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552px-TItian_-_The_Flaying_of_Marsyas

Tiziano Vecellio, La punizione di Marsia
(1570 - 1576)
Olio su tela, 212 × 207 cm
Kroměříž, Palazzo arcivescovile
Firmato “TITIANUS P. “


La celebre Punizione di Marsia, custodita nella pinacoteca del castello di Kroměříž, rappresenta uno dei massimi capolavori dell'ultima maniera di Tiziano, il pittore lo dipinse in tarda età, tra il 1570 e il 1576, con una stesura a larghe masse cromatiche, quasi incandescente, tipica della sua produzione estrema.
Il quadro rappresenta il satiro frigio Marsia che viene scorticato vivo da Apollo dopo essere stato sconfitto in una gara musicale, in cui il primo aveva suonato il flauto e il secondo la lira. Alla tragica scena della punizione partecipa, sulla sinistra, un giovane che suona la lira, interpretato da alcuni come una seconda figurazione di Apollo, da altri come Olimpo. Le indagini radiografiche hanno mostrato come, in origine, Tiziano avesse dipinto un portatore di lira, sostituito, forse da un allievo, dalla figura definitiva.

Sulla destra, in atteggiamento mesto e riflessivo, siede re Mida con le orecchie d'asino, simbolo della punizione inflittagli da Apollo, del quale no aveva riconosciuto la vittoria in una precedente gara musicale con Pan. Secondo la lettura data del dipinto da Augusto Gentili, Tiziano, proponendo questo soggetto tragico, volle rappresentare la fine del mondo naturale e primitivo incarnato da Marsia e l'avvento della civiltà e dell'armonia razionale rappresentata da Apollo.

Questa svolta epocale viene vista dal pittore con un senso di dolente malinconia, incarnata dalla figura di Mida, che assiste impotente alla scena. Nel volto del sovrano che poteva trasformare in oro tutto ciò che toccava, appartenente però alla civiltà sconfitta, è stato individuato un autoritratto di Tiziano: come al personaggio del mito, all'artista cadorino era stato riconosciuto il dono di trasformare, grazie al suo pennello, qualsiasi materia in oro. L'atteggiamento malinconico di Tiziano-Mida sembra indicare la consapevolezza che tale dono è fugace e irrilevante di fronte alla violenza e al tragico, ineluttabile scorrere della storia umana. (M.@rt)






Edited by Milea - 19/9/2021, 11:40
 
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