Maria Maddalena penitente, Tiziano Vecellio (1565)

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view post Posted on 28/8/2014, 19:43     +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Tiziano_Maria-Maddalena-Penitente

Tiziano Vecellio, Maria Maddalena penitente
(1565)
Olio su tela, 118 x 97 cm
San Pietroburgo, Museo dell'Ermitage



La tela raffigurante Maria Maddalena penitente conservata all'Ermitage, firmata da Tiziana che la dipinse intorno al 1565, rappresenta la migliore delle numerose versioni ce l'artista realizzò di questo soggetto. Ridolfi nel 1648 ricordava ben sei versioni di questo dipinto, di cui oggi tuttavia si possono identificare solo due tele, una probabilmente di bottega, conservata ora a Capodimonte, e il capolavoro dell'Ermitage. Lo stesso pittore doveva essere molto legato a questo dipinto, dal momento che lo conservò in casa fino alla sua morte avvenuta nel 1576; nel 1581 il figlio Pomponio Vecellio lo vendette alla famiglia Barbarigo, della cui ricchissima collezione proprio la Maddalena era considerata l'opera migliore. La tela fu infine acquistata dal museo russo nel 1850.


Tiziano_Maria-Maddalena-PenitenteD1


La santa penitente è inserita in un ombroso paesaggio, naturalisticamente colto nel momento del crepuscolo, in cui una luce debole e opaca avvolge ogni figura e oggetto: spiccato, in primo piano. Il teschio dalla liscia superficie bianca, su cui è appoggiato il libro aperto, e , a sinistra, il calice di vetro con la mirra su cui lampeggiano freddi bagliori. Al centro della scena campeggia la figura della Maddalena, con i lunghi capelli sciolti e una leggera veste candida a cui è sovrapposto uno scialle di seta; l'atteggiamento della figura, che leva il capo verso l'alto fissando gli occhi pieni di lacrime al cielo e stringendo le braccia al petto, fu secondo Ridolfi tratto da Tiziano da una statua antica.

La qualità del dipinto, che piacque tanto anche ai contemporanei, primo fra tutti Vasari, il quale ne lodava il potere di coinvolgimento emotivo sull'osservatore, risiede soprattutto nella maestria con cui Tiziano sfrutta le potenzialità offerte dalla tecnica a olio per descrivere con un realismo vivido, quasi tattile, la consistenza materica di ogni particolare, dai tessuti delle vesti al vetro del calice, dal calore del corpo ai capelli sottili, fino alla splendida resa del volto arrossato e solcato dalle lacrime. (M.@rt)


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Edited by Milea - 19/9/2021, 12:21
 
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