Ritratto di Ranuccio Farnese, Tiziano Vecellio (1542)

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view post Posted on 23/8/2014, 10:31     +1   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Tiziano Vecellio, Ritratto di Ranuccio Farnese
(1542)
Olio su tela, 89.7 x 73.6cm
Washington, National Gallery of Art
Firmato “TITIANUS/F.”


Nel 1542, Tiziano realizza il ritratto dell'allora dodicenne Ranuccio Farnese, figlio di Pier Luigi, comandante dell'esercito pontificio e nipote di papa Paolo III. Il giovane si trovava in quei mesi a Padova, per seguire gli studi classici, insieme ai suoi tutori, l'umanista Gianfranco Leoni e il vescovo Andrea Cornaro; durante questo soggiorno veneto, egli era stato nominato priore di San Giovanni dei Furlani, un'importante istituzione religiosa di proprietà dei Cavalieri di Malta.
Il ritratto fu commissionato a Tiziano dal vescovo Cornaro come dono per la madre di Ranuccio, Girolama Orsini; ma già due anni prima, tramite Pietro Aretino, l'artista si era proposto come pittore all'illustre famiglia Farnese. Questa fu la prima di una lunga serie di tele realizzate per quella nobile dinastia, che a partire da questa data diventerà il suo committente più importante dopo gli Asburgo. Dalla collezione romana dei Farnese, il dipinto passò prima a Parma e poi a Napoli, per ricomparire in Inghilterra alla fine dell'Ottocento e infine nel 1949, passare alla collezione Kress di Washington.

Si tratta di uno dei capolavori della ritrattistica tizianesca che, allo scopo di concentrare tutta l'attenzione sulla caratterizzazione psicologica del giovane ritratto, impiega una gamma di colori ridotta all'essenziale: i toni scuri dello sfondo e del mantello fregiato della croce bianco-argentea dei cavalieri di Malta, quelli dorati dell'incarnato e quello rosati dell'abito sontuoso. L'introspezione è qui condotta con una sorprendente acutezza e sensibilità, giocata sul contrasto tra il corpo esile, i lineamenti immaturi e lo sguardo timido del giovane da una parte, e il pesante mantello appoggiato sulle sue spalle dall'altra, simbolo del suo potere e della dignità del suo rango. L'attenzione quasi affettuosa verso il fanciullo, che qui traspare, oltre alle innegabili qualità tecniche e cromatiche del dipinto, ebbe probabilmente un ruolo fondamentale nel procurare a Tiziano il favore della più potente famiglia che egli da tempo cercava di conquistarsi. (M.@rt)



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Edited by Milea - 19/9/2021, 17:42
 
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