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Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi (1500) Tempera(?) su tavola , 107.5 x 173 cm Firenze, Galleria degli Uffizi
L’opera, di cui non è mai stata messa in dubbio l’autografia, ci è giunta incompiuta e in condizioni abbastanza precarie, a causa di interventi successive alla originaria redazione da parte dell’autore. La composizione è qui affollatissima e assistiamo a una estrema semplificazione del paesaggio e degli elementi naturalistici, in sintonia con quanto andava maturando nel linguaggio di Botticelli maturo. Opportunamente, in relazione con l’ambientazione astratta della scena e con la posizione del gruppo principale sullo fondo scuro della roccia, è stato istituito un collegamento con Leonardo. L’affollamento e la concitazione dei personaggi fanno del dipinto una sorta di testamento spirituale, un volontario arresto impresso dal pittore alla propria parabola di vita e carriera. (M.@rt)
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