Pala di San Marco, Sandro Botticelli (1488 - 1490)

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view post Posted on 18/8/2014, 10:29     +2   +1   -1
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Botticelli_incoronazione_della_vergine

Sandro Botticelli, Pala di San Marco
(Incoronazione della Vergine con i santi Giovanni Evangelista, Agostino, Girolamo ed Eligio)
(1488 - 1490)
Tempera su tavola, 378 cm × 258 cm
Firenze, Galleria degli Uffizi


L’opera venne commissionata dall’Arte della seta, patrona della cappella di Sant’Eligio, il protettore degli orafi. La pala introduce una novità capitale nella struttura della pala devozionale, anticipazione di uno schema compositivo che diventerà usuale solo nel Cinquecento. La scena si articola in due registri distinti: l’inferiore, in cui si trovano i santi e il superiore, in cui si compie l’evento miracoloso.

Il dipinto ben si inquadra nel clima culturale della fine del Quattrocento, in un momento in cui la sensazione di insicurezza e di crisi dei valori civili spinse le persone più dotate sia culturalmente sia spiritualmente verso una riscoperta dei valori religiosi legati alla tradizione consolidate e al suo rassicurante mondo.

Così può spiegarsi la figura del san Giovanni Evangelista, infervorata di ardore mistico, e l’apparizione immerse nell’oro del fondo e nei colori puri della parte superiore. La predella è divisa in cinque scomparti con al centro l’Annunciazione, presupposto teologico di quanto avviene nel dipinto e, ai lati, episodi della vita dei santi raffigurati. (M.@rt)


Pala-san-Marco-con-predella






Edited by Milea - 23/8/2021, 12:34
 
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Predella della Pala di San Marco



I cinque episodi della predella (in tutto 21x268 cm) mostrano scene delle vite dei santi raffigurati sopra di essi e un'Annunciazione in ossequio a Maria. Sono:
• San Giovanni evangelista a Patmos
• Sant'Agostino nello studio
• Annunciazione
• San Girolamo penitente nel deserto
• Miracolo di sant'Eligio
Si tratta di episodi abbastanza comuni, composti con una vivezza eccezionale che non mette in dubbio l'autografia. Giovanni è raffigurato tra scheggioni di roccia mentre scrive, sull'isola di Patmos, l'Apocalisse.




Sandro Botticelli, San Giovanni in Patmos




Agostino è nello spoglio studio tra libri che affiorano stipati da un armadio a muro in una piccola natura morta, mentre da una porta sulla destra riceve l'illuminazione sovrannaturale della visione di san Girolamo che gli preannuncia la sua morte imminente; curioso è notare come siano ancora ben visibili le linee usate per creare l'impaginazione prospettica; la composizione preannuncia la tavola di dimensioni maggiori agli Uffizi (1490-1490).





Sandro Botticelli, Sant’ Agostino nel suo studio




L'Annunciazione si svolge in una stanza con un'apertura al centro che mostra un brano di paesaggio; anche in questo caso lo schema, sintetico e contratto, venne riutilizzato di lì a poco per una pala di grandi dimensioni, l'Annunciazione di Cestello (1489), sempre agli Uffizi.





Sandro Botticelli, L’Annunciazione




San Girolamo è raffigurato, rispetto al personaggio nella pala principale, nelle sue vesti eremitiche quando scelse la via del deserto; in mano tiene una pietra con cui si colpisce il petto in segno di penitenza e in terra si trova un libro, simbolo della sua attività di studioso; Attaccato a una rametto secco della roccia scheggiata dello sfondo si trova il cappello cardinalizio.





Sandro Botticelli, San Girolamo in penitenza




Il Miracolo di sant'Eligio è forse il più originale, ambientato nel laboratorio del maniscalco Eligio. Il teatro dell'azione è rappresentato con amorevole cura descrittiva dei dettagli, dalla fucina accesa, all'incudine su di un ceppo, fino ai ferri del mestiere. Eligio guarisce miracolosamente un cavallo a cui era stata tagliata per sbaglio una gamba durante la ferratura; inconsueta è la torsione del corpo del cavaliere e il gonfiarsi del suo mantello, a cui fa eco espressivamente la poderosa testa equina, quasi "leonardesca". Fonte





Sandro Botticelli, Miracolo di sant’Eligio




Edited by Milea - 23/8/2021, 12:36
 
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