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Sandro Botticelli, Giovane introdotto tra le Arti Liberali (1483 - 1486 circa) Tempera su tavola, 237x269 cm Parigi, Museo del Louvre
In un giardino, come fanno pensare gli alberi sullo sfondo, un giovane, forse Lorenzo Tornabuoni, viene presentato dalla Grammatica alla Prudenza e alle altre Arti Liberali, ciascuno col suo attributo: la retorica con il rotolo, la dialettica con uno scorpione tra le mani (di solito ha un serpente), l'aritmetica con un foglio, la geometria col compasso, l'astronomia con una sfera armillare, la musica con un organetto davanti e un tamburello.
La scena, impregnata di tematiche legate all'Accademia neoplatonica, si svolge di notte, forse perché secondo la letteratura medioevale, compreso anche Dante, gli incontri tra uomini e figure allegoriche o mitologiche possono avvenire solo in sogno. A sinistra in basso un putto doveva reggere uno stemma scomparso, dove forse si trovava l'arme dei Tornabuoni o degli Albizi, eliminata probabilmente dai successivi proprietari della villa.
Il disegno è armonico, delicato; le linee sono più statiche della scena con Venere, ma comunque eleganti e creano da una figura all'altra dei giochi decorativi, sinuosi e aggraziati. Innegabile è la ricerca di bellezza ideale e armonia, che si attua nel ricorso in via preferenziale al disegno e alla linea di contorno (derivato dall'esempio di Filippo Lippi). In ogni caso l'attenzione al disegno non si risolve mai in effetti puramente decorativi, ma mantiene un riguardo verso la volumetria e la resa veritiera dei vari materiali, soprattutto nelle stoffe delle vesti. Il colore chiaro e nitido, derivato dalla particolare tecnica dell'affresco, intride di luce le figure, facendone risaltare la purezza penetrante della bellezza. Tipica dell'artista è la vena leggermente malinconia, ma serena, che serpeggia negli sguardi. (M.@rt)
Edited by Milea - 23/8/2021, 12:43
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