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Edgar Degas, Donna che si asciuga il collo
(1895 - 1898)
Pastello, 62.5 x 65 cm
Parigi, Musée d'Orsay
Questo pastello rappresenta una giovane che, nell’atto di asciugarsi dopo il bagno, compie con il corpo un movimento che all’epoca, se considerato secondo i canoni estetici tradizionali, poteva sembrare disarmonico, dunque inadatto, come posa per un nudo. Huysmans, critico d’arte e scrittore, compone uno dei più bei commenti all’opera di Degas che intitola Certains: “ Degas che in stupendi quadri di danzatrici, aveva già così implacabilmente reso la decadenza della mercenaria istupidita da meccanici sollazzi e da monotoni salti, alimentava […] con i suoi studi di nudo, un’attenta crudeltà, un odio paziente, pareva che egli avesse voluto usar rappresaglie e buttare in faccia al suo secolo l’oltraggio più eccessivo, con l’abbattere l’idolo costantemente risparmiato, la donna, che lui avvilisce. […]
Ma al di là di quell’accento particolare di disprezzo e di odio, bisogna vedere in quelle opere l’indimenticabile veridicità dei tipi eseguiti con un disegno ampio e profondo […] bisogna vedere il colore ardente e sordo, il tono misterioso e opulento di quelle scene: è la suprema bellezza delle carni inazzurrite o rosate dall’acqua, rischiarate da finestre chiuse con tende di mussola, in stanze scure ove appaiono, in una luce velata di cortile, muri tappezzati di “toile de Jouy”, lavabi e catini, flaconi e pettini, spazzole e vernice di bosso, scaldapiedi di rame rosa!”.
Huysmans coglie la duplice valenza dei pastelli di Degas: da una parte vi è un occhio impietoso che denuda le miserie del corpo umano; dall’altra il tocco raffinato dell’artista di genio, che glorifica la miseria della carne con la bellezza dell’interpretazione. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 17:50 |
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