L’acconciatura (La Coiffure), Edgar Degas (1892 - 1895)

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view post Posted on 14/8/2014, 17:48     +4   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Edgar Degas, L’acconciatura (La Coiffure)
(1892 - 1895)
Olio su tela, 114 x 146 cm
Londra, National Gallery



Degas esegue numerosi studi di donne mentre compiono nell’intimità gesti connessi alla cura del proprio corpo. Per scoprire il corpo femminile l’artista si serve del disegno. I suoi pastelli, come anche i quadri a olio, sono colore e disegno.
Degas fin dagli anni della giovinezza, aveva amato la pittura di Ingres. Spesso ne ripeteva ad alta voce gli insegnamenti, ma di quelle che erano le sue idee sull’arte non parlava mai. “A Degas piaceva parlare di pittura”, ricorda Paul Valéry, “ma non sopportava che se ne parlasse. Tantomeno lo sopportava da parte dei letterati […]. Gli dicevo: “Ma insomma, cosa intendete per disegno rispondeva con il famoso assioma: “Il disegno non è la forma, è il modo di vedere la forma”. E qui scoppiava il temporale. […] indovinavo tuttavia cosa intendeva dire. Egli contrapponeva ciò che chiamava la disposizione, cioè la rappresentazione conforme degli oggetti, a ciò che chiamava il disegno, cioè la particolare modificazione che il modo di vedere e di operare di un artista fa subire alla rappresentazione esatta”.

E per via del disegno Degas modifica la forma nelle opera tarde. La linea nera che a tratti definisce il contorno in questa tela non esiste nella realtà. La linea di contorno è un elemento che l’occhio immagina di vedere per poter trascrivere la realtà. Il disegno è inteso qui come mezzo della trascrizione e come fine del vedere. “Vi è stata un’immensa differenza tra il vedere una cosa senza la matita in mano, e il vederla disegnandola: la notazione è sempre di Valéry che spiega, rispetto all’attitudine di Degas, il modo di percepire il mondo attraverso il processo selettivo che la pittura impone. La disanima dello scrittore è una personale interpretazione dell’opera di Degas, ed egli stesso lo ribadisce in più punti. La funzione dell’artista è di comunicare attraverso la sua arte, quelle del teorico è di dedurre dei significati che rimangono pur sempre dei giudizi opinabili. (M.@rt)







Edited by Milea - 25/8/2021, 17:52
 
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