Ballerine, Edgar Degas (1883)

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view post Posted on 14/8/2014, 10:52     +3   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Edgar-Degas-Dancers

Edgar Degas, Ballerine
(1883)
Pastello, 64.8 x 50.8 cm
Dallas, Museum of Art


Di rado Degas rappresenta il balletto nei suoi momenti di maggiore effetto. Egli preferisce descriverne le fasi di preparazione, dove spesso coglie l’occasione per smascherare le goffaggini e i limiti fisici delle danzatrici, trovando una nuova forma di bellezza in questa rivelazione impietosa. Anche quando inizia a disegnare nudi di donne, Degas non abbandona mai i motivi del balletto, anzi tende a consolidare, attraverso gli studi di anatomia, i vecchi soggetti.

Agli inizi l’artista aveva riprodotto i temi del balletto con un interesse più pittorico, disegnando le figure in modo attento e particolareggiato, ma in seguito si era dedicato allo studio dei corpi nudi che rifaceva poi vestiti. Il nudo gli consente di mettere in risalto in maniera più sintetica l’azione. Forse questo procedimento si insinuò nella sua pittura grazie all’influenza della scultura, a cui attende nello stesso periodo e della quale si serve per la realizzazione dei suoi quadri.

Da un brano del giornalista Thiebault-Sisson, del 1897, apprendiamo che durante la conversazione il pittore parla delle sue prove di modellato. Riferendosi agli studi di cavalli Degas dice: “Più invecchio, più mi rendo conto che per arrivare nell’interpretazione dell’animale, a una precisione così perfetta da dar la sensazione della vita, occorre ricorre alla terza dimensione, e non soltanto perché il lavoro del modellato esige da una parte dell’artista una osservazione prolungata, una facoltà di attenzione più sostenuta, ma perché il pressapochismo non è ammissibile”. (M.@rt)






Edited by Milea - 25/8/2021, 19:39
 
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