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Edgar Degas, Édouard Manet e la moglie
(1868 - 1869)
Olio su tela , 65 x 71 cm
Kitakyushu, Municipal Museum of Art, Giappone
Il dipinto fu occasione di un forte dissenso tra Degas e Manet. Questi non solo disprezzò il quadro e rifiutò il dono fattogli dal collega, ma addirittura ne distrusse una parte. Degas fece poi restaurare la parte mancante per ripristinare il dipinto, che in seguito venne ripreso nella concezione, dallo stesso Manet quando esegue il ritratto della moglie al pianoforte. L’episodio mostra chiaramente la difficoltà dei due artisti a instaurare un rapporto di amicizia a causa dei loro caratteri. Ciò non esclude, tuttavia, che essi nutrissero grande stima uno per l’altro.
All’interno del gruppo impressionista essi sono i più votati al dipinto di figura. Ambedue studiavano in maniera indefessa i grandi maestri della pittura moderna. La loro palestra è il Louvre, a differenza degli altri che si cimentavano esclusivamente nel plein air, considerando la natura come l’unico grande esempio da seguire.
Il processo creativo di Degas e di Manet è, per certi versi, più raffinato: essi lavorano sur le motif attraverso il disegno, poi lo trascrivono in pittura, sempre tenendo a mente gli esempi dei maestri studiati nei musei. Dai ricordi della pittrice Berthe Morisot, riportati da Valéry, apprendiamo: ”Degas ha detto che lo studio della natura era insignificante, poiché la pittura è un’arte di convenzione, e che era molto meglio imparare a disegnare da Holbein; che Édouard stesso ( Manet), benché si vantasse di copiare servilmente la natura, era il pittore più manierato del mondo, non dava mai una pennellata senza pensare ai maestri. (M.@rt)
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