Natura morta con “Viva la vida e il dottor Farill”, Frida Kahlo, 1951 - 54

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view post Posted on 8/8/2014, 20:24     +4   +1   -1
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Frida-Kahlo-naturaleza-muerta-con-viva-la-vida

Frida Kahlo, Natura morta con “Viva la vida e il dottor Farill”
(Naturaleza muerta Viva la vida y el Dr. Juan Farill )
(1951 - 54)
Olio su fibra dura, 39 x 64.7
Collezione privata



Nonostante le sette operazioni Frida Kahlo riusciva a coprire solo brevi distanze a piedi, aiutandosi con un bastone o con delle stampelle. Spesso era obbligata a muoversi su una sedia a rotelle, perciò trascorreva la maggior parte del tempo in casa. Di solito dipingeva stando a letto e quando se la sentiva nello studio o in giardino. Nei suoi ultimi anni di vita eseguì pochi autoritratti; dipingeva quasi esclusivamente nature morte.se la pittura di Frida Kahlo si distingueva fino al 1951 per l’esecuzione tecnica estremamente accurate, quasi da miniature, negli ultimi anni le sue pessime condizioni di salute si resero sempre più visibili anche nelle sue opera.

Dopo il 1951, a causa dei dolori, non riuscì più a lavorare se non ricorrendo a dei farmaci antidolorifici. Al sempre maggior consumo di droghe è da attribuire la pennellata più morbida, più fuggevole e meno accurate, lo strato di colore sempre più spesso e l’esecuzione più imprecisa dei dettagli. Nel 1954, l’anno della sua morte, spesso non era più in grado di dipingere, come documenta l’osservazione di un suo amico, il poeta Carlos Pellicer, al quale più tardi Rivera avrebbe affidato la trasformazione della “casa azzurra” nel Museo Frida Kahlo:”Lì [nel suo studio] negli ultimi giorni [prima della morte] cercò di dipingere un piccolo paesaggio con un autoritratto per me. Ma ne risultò solo un dipinto “a macchie”.

Il suo stato di salute le impediva anche d’esprimere nei suoi dipinti la sua ideologia politica. Questo era un suo desiderio da quando, nel 1948, aveva ripreso a far parte del partito comunista messicano, soprattutto a partire dal 1951: “Sono molto preoccupata per quanto riguarda la mia pittura” scrisse quell’anno sul suo diario, “soprattutto perché vorrei farla diventare qualcosa di utile. Finora, infatti sono riuscita solo a esprimere me stessa, ma ciò purtroppo non serve al partito. Devo cercare con tutte le mie forze di fare in modo che quel poco di positivo che le mie condizioni fisiche mi permettono ancora di fare, serva anche alla rivoluzione, l’unico vero motivo di vivere.”

Già nelle nature morte di quell’anno si riflette questa sua esigenza. Il dipinto Natura morta con “Viva la vida e il dottor Farill” realizzato probabilmente tra il 1951 e il 1954, anch’esso un dono per il medico verso cui era tanto riconoscente, contiene dettagli che devono essere interpretati tenendo presente proprio questo contest.
Davanti a un cielo suddiviso anche qui tra il giorno e la note, a cui vennero correlate il sole e la luna, sono disposti diversi fiori esotici su uno sfondo rosso sangue.

Nella polpa di un’anguria affettata è infilata la bandiera nazionale messicana, rossa, bianca e verde, espressione del nazionalismo della pittrice. Davanti alla frutta c’è la colomba bianca, simbolo di pace, che compare spesso nei quadri di quegli anni.


congreso-de-los-pueblos-por-la-paz

Frida Kahlo, Congresso dei popoli per la pace
(Congreso de los Pueblos por la Paz - Congress of Peoples for Peace)
(1952)
Olio e tempera su fibra dura, 19.1 x 25.1 cm
Proprietario sconosciuto


In un paesaggio dipinto in occasione del Congresso internazionale per la pace del 1952, l’animale è appollaiato sull’albero della pace, con il sole e la luna, e controlla la maturazione dei frutti. I funghi atomici sullo sfondo non riescono a estendersi in tutta la loro dimensione per l’imponente sfarzo del movimento della pace.

Frida Kahlo aveva partecipato a una raccolta di firme per appoggiare questo congresso, volto soprattutto a ostacolare gli esperimenti atomici delle grandi potenze considerate imperialiste.
Anche Diego Rivera quell’anno raffigurò la sua compagna attivista politica nel suo dipinto murale intitolato L’incubo della Guerra e il sogno della pace. Anche qui è raffigurata la colomba, simbolo di pace, tenuta in mano dai capi comunisti Stalin e Mao.


Diego-Rivera-pesadilla-de-la-guerra-y-la-paz



La manifestazione di protesta del 2 luglio 1954 contro la caduta del governo democratico del presidente del Guatemala Jacobo Árbenz Guzmán provocata dalla CIA, fu l’ultima comparsa in pubblico della pittrice. Reggeva un cartello con il simbolo della colomba che recava un messaggio di pace. (M.@rt)



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rivera_kahlo_2_luglio_1954_2






Edited by Milea - 14/7/2021, 13:47
 
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view post Posted on 8/8/2014, 23:48     +1   +1   -1
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la-naturaleza-viva

Frida Kahlo, Natura viva
(Naturaleza viva)
(1952)
Olio su tela, dimensioni sconosciute
Città del Messico, Collezione María Félix



Quest’opera dell’ultimo periodo presenta molti elementi tratti da altri dipinti della pittrice. Il cielo è diviso in due parti, il giorno e la notte, e sono raffigurati il sole e la luna. I frutti hanno radici che formano le parole “naturaleza viva” (natura viva).







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Frida Kahlo, Natura morta con bandiera
(Naturaleza muerta )
(1952 - 1954 circa)
Olio su fibra dura, 38 x 58 cm.








frutta-della-vita

Frida Kahlo, Frutta della vita
(Fruta de la vida)
(1953)
Olio su fibra dura, 47 x 62 cm.
Città del Messico, Collezione Raquel M.de EspinosaUlloa


All’inizio degli anni cinquanto Frida Kahlo iniziò a disegnare soprattutto nature morte. In questo periodo spesso non poteva uscire di casa e a volte non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto per i dolori. I frutti raffigurati provenivano per lo più dal suo giardino o del mercato, e li teneva sul suo comodino. Politicizzò i dipinti aggiungendo bandiere, scritte e colombe di pace.






natura-morta-con-angurie

Frida Kahlo, Natura morta con angurie
( Naturaleza muerta con sandías)
(1953)
Olio su fibra dura, 39 x 59 cm
Città del Messico, Museo de arte moderno









viva-la-vida-watermelons

Frida Kahlo, Viva la vita, angurie
(Viva la vida, sandias )
(1954)
Olio su fibra dura, 59.5 x 50.8 cm
Città del Messico, Museo Frida Kahlo



Viva la vida, angurie è stato il suo ultimo quadro, completato otto giorni prima di morire. Frida Kahlo scrisse, in mezzo alle sue angurie il suo nome, la data, il luogo cioé Coyoacan, Messico e in maiuscolo scrisse Viva la vida. (M.@rt)








Edited by Milea - 14/7/2021, 13:51
 
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