Here Come the Warm Jets - Brian Eno, Il primo album solista dell'ex tastierista dei Roxy Music

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 18/5/2014, 22:18     +1   +1   -1
Avatar

Group:
Moka
Posts:
47,189
Reputation:
+18,068

Status:




HERE COME THE WARM JETS
Brian Eno


Il primo album dell'ex Roxy Music inventò un nuovo genere di rock artistico e glam: incostante, onirico e libero. "Baby's on Fire" e "Needle in the Camel's Eye" sono pezzi di rock depravato dalla voce distaccata, e ovunque impazzano le chitarre alterate balbettanti di Robert Fripp.

(Mar L8v)


Con questo disco inizia la carriera solista di uno dei geni musicali più influenti degli ultimi cinquanta anni. Ambiguo manipolatore di suoni, pioniere della ambient music, collaborazioni illustri quanto illuminanti per gli anni a venire con David Byrne, Robert Fripp, John Cale, Kevin Ayers e con l'imprescindibile duo kraut dei Cluster, mette lo zampino come co-autore e/o produttore in album leggendari (la trilogia berlinese “Low/Heroes/Lodger” e 1.Outside di Bowie, ma anche Ultravox, Devo, Talking Heads, U2, la fondamentale compilation- documentario sulla "no wave" No New York...), senza contare le sue "prestazioni" fuori dall'ambito pop. Una carriera dedicata allo sviluppo delle sue personalissime teorie di suono e composizione, dopo due album con i Roxy Music, vere e proprie pietre miliari per innovazione, tecnica, gusto estetico, il musicista del Suffolk lascia la band ed inizia a lavorare in proprio: attriti e scaramucce con il leader Bryan Ferry col tempo sarebbero diventati insanabili, Eno preferisce anticipare i tempi e mollare, pienamente consapevole di essere già una figura di culto (e non è probabilmente un caso che i Roxy, da quel momento in poi, pur mantenendo un decoroso standard compositivo non sapranno più destabilizzare l'ascoltatore come nei primi due album). Eno lavora contemporaneamente al suo primo album ed al progetto a due con Robert Fripp (King Crimson) che culminerà in No Pussyfooting. Per Here Come the Warm Jets si circonda di un gruppo di amici e session men dal curriculum di indubbio valore, per un album sempre in bilico tra spensieratezza glam e sperimentazioni trasversali varie: la partenza è affidata ad un brano scritto a quattro mani con il chitarrista dei Roxy Music Phil Manzanera, special guitar guest in tre tracce. Needles in the Camel's Eye è puro glam qualità superiore, da far invidia ai T-Rex e Bowie (sarà il pezzo trainante del film glam-celebrativo Velvet Goldmine). The Paw Paw Negro Blowtorch prosegue sulla falsariga dei Roxy, Cindy Tells Me è una base anni '50 rivestita da formidabili treatments di Eno e ornata dalla art guitar di Manzanera; la splendida Driving Me Backwards conserva la nobiltà ed il portamento delle composizioni Brecht & Weill, e fra break chitarristici di Robert Fripp prosegue oscura e monocorde sul cantato sguaiato di Eno. Si continua con On Some Faraway Beach, una deliziosa ballata pervasa da veli di rimpianto e nostalgia, esattamente come Some of Them are Old, ricolma di soffici incastri vocali sostenuti dal sax dell'ex Roxy Music Andy Mackey. Degna chiusura la titletrack semi-strumentale: la traccia, praticamente una nota esplicativa della concezione eccentrica di pop Eniano, scorre epicamente snob ma anche trionfale....come un popolare anthem da stadio, e si giova di un singolare, lunghissimo fade-in di batteria ad 1.20 dall'inizio. Un esordio praticamente perfetto, arricchito dalla poderosa Baby's on Fire, cinque minuti di art rock da tramandare ai posteri: il cantato catchy ed ambiguo di Eno poggiato su di uno scheletrico, monotono incedere di hit hat e cassa, sul quale si distende imperiosa la chitarra di Robert Fripp in un solo contorto e adorabilmente vizioso, semplicemente da applausi (e da brivido).

credits


Tracce:

Tutte le tracce sono state composte da Brian Eno, eccetto dove indicato.

Needles in the Camel's Eye – 3:11 (Composta assieme a Phil Manzanera)
The Paw Paw Negro Blowtorch – 3:04
Baby's on Fire – 5:19
Cindy Tells Me – 3:25 (Composta assieme a Manzanera)
Driving Me Backwards – 5:12
On Some Faraway Beach – 4:36
Blank Frank – 3:37 (Composta assieme a Robert Fripp)
Dead Finks Don't Talk – 4:19 ((arrangiata da Paul Thompson, Busta Jones, Nick Judd, ed Eno))
Some of Them Are Old – 5:11
Here Come the Warm Jets – 4:04


Formazione:

Brian Eno – voce, sintetizzatore, chitarra, tastiere, effetti speciali
Chris Spedding – chitarra nelle tracce [1 e 2]
Phil Manzanera – chitarra [1, 2, e 4]
Simon King – percussioni [1, 3, 5, 6, 7 e 10]
Bill MacCormick – basso [1 e 7]
Marty Simon – percussioni [2, 3, e 4]
Busta Jones – basso [2, 4, 6 e 8]
Robert Fripp – chitarra [3, 5, e 7]
Paul Rudolph – chitarra [3 e 10], basso [3, 5 e 10]
John Wetton – basso [3 e 5]
Nick Judd – tastiere [4 e 8]
Andy Mackay – tastiere [6 e 9], sassofono [9]
Sweetfeed – seconda voce [6 e 7]
Nick Kool & the Koolaids – tastiere [7]
Paul Thompson – percussioni [8]
Lloyd Watson – chitarra slide guitar [9]
Chris Thomas – secondo basso [2]


Here Come the Warm Jets:

Pubblicazione – gennaio 1974
Durata – 42 min : 01 s
Tracce – 10
Genere – Art rock
Glam rock
Rock sperimentale
Proto-punk
Etichetta – Island Records
Produttore – Brian Eno
Registrazione – Settembre 1973, Majestic Studio, Londra
Note – missaggio di Eno e Chris Thomas, Air and Olympic Studios
 
Web  Top
0 replies since 18/5/2014, 22:18   27 views
  Share