Surrealistic Pillow - Jefferson Airplane, La stregoneria musicale dei Jefferson

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view post Posted on 6/5/2014, 20:28     +1   +1   -1
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SURREALISTIC PILLOW
Jefferson Airplane


A lungo gli esperti di psichedelia hanno tentato di decifrare cosa abbia fatto con esattezza Jerry Garcia dei Grateful Dad in questo album (oltre a fornire parti di chitarra) per guadagnarsi una menzione come "guida musicale e spirituale". Ma il vero viaggio è la stregoneria musicale dei Jefferson: un distillato allucinatorio di canto folk-blues, chitarra garage-rock e fresca scrittura pop. Gli effetti si fecero sentire in tutta la nazione. Le esibizioni vocali di Grace Slick in "White Rabbit" e "Somebody to love", fecero di Surrealistic Pillow un trionfo durante l'Estate dell'Amore di San Francisco, e la spettrale "Today" di Marty Balin resta tuttora la più grande ballata sui giorni di gloria di quella città. (Mar L8v).


I Jefferson Airplane sono forse stati il gruppo che meglio ha incarnato l’umore più autentico degli anni ’60. Se i Doors o i Velvet Underground non potevano essere propriamente definiti appartenenti al movimento pacifista di quel periodo, a causa di un certo nichilismo di fondo e di una musica per molti versi “perversa”, i Jefferson invece ne furono parte integrante. Surrealistic Pillow, il loro secondo album, fu sicuramente un lavoro fondamentale per la preparazione delle menti alla Summer of Love di 40 anni fa. E' poi un album importantissimo per aiutare noi ascoltatori del 21° secolo a capire quali fossero le sensazioni delle generazioni di quel magnifico periodo: non solo un eccellente reperto musicale quindi, ma anche un album fotografico dell’anima e dello spirito degli anni ’60. Per quanto riguarda la musica, il loro sound si discostava nettamente da quello dei colleghi Grateful Dead e Quicksilver Messenger Service (sempre di San Francisco) per il fatto che al blues acido dei due gruppi appena citati si mescolava una decisiva miscela di folk-rock, di quel folk bucolico alla Crosby Still and Nash fatto di cori e chitarre, tanto per intenderci. Non viene dato poi spazio a lunghe digressioni strumentali e avanguardiste, le tracce infatti raramente superano i tre minuti, ma ci si “accontenta” di quella pacifica semplicità ben lungi dal risultare commerciale e poco creativa. Questo particolare stile si fa subito esplicito con la prima traccia, She Has Funny Cars, dove Grace Slick e Marty Balin catturano immediatamente l’ascoltatore con i loro intrecci vocali. Le chitarre partono subito in quinta, elettriche ed abrasive, ma successivamente sono le delicate trame delle chitarre di Kaukonen e Kantner ad avere la meglio. Nel cuore di questo miscuglio di armonia e potenza si colloca il magistrale basso di Cassady, plastico ed espressivo, che sostiene brillantemente la ritmica del batterista Spencer. L’assolo finale, bellissimo, chiude questa prima canzone che si dissolve in fade-out. Somebody To love è il primo immortale inno/manifesto à la Airplane: elettrico come non mai il brano scorre veloce, impreziosito dalla potentissima voce della Slick e dai fulminei assoli di Kaukonen, in un fervore che si presta a perfezione per il tema trattato. My Best Friend, altro manifesto del gruppo, è una tenera e spensierata ballata folk/country, aperta dalla batteria di Spencer e pervasa dal suono delle chitarre acustiche e dalle bellissime voci di Grace e Marty. Ma ecco che sopraggiunge il capolavoro assoluto dell’album, Today, una ballata acida e trasognante degna del paragone tra i migliori pezzi della psichedelia tutta, con i suoi soli tre minuti di durata. La voce di Marty Balin è accompagnata dall’eco di quella di Grace, immersa in un riverbero di suoni, tra cui spicca la magnifica chitarra lisergica ed onirica, la cui geniale semplicità riesce tuttavia ad essere fondamentale per il brano, sicuramente devoto all’influenza di quel “musical and spiritual adviser” che è Jerry Garcia. La seguente Comin’Back To Me è un'altra delicata ballata, impreziosita dal suono di un flauto. Qui la voce di Balin, calda e sensuale, è lasciata sola, ed è accompagnata dagli arpeggi ariosi della chitarra acustica e dal basso penetrante di Cassady. Con 3/5 Mile in 10 Seconds, alro pezzo dai contenuti dichiaratamente lisergici, l’energia del gruppo si rifà viva, le chitarre elettriche ritornano a graffiare ed a stupire con i mirabili assoli e la batteria di Spencer a segnare energicamente il tempo. Ma la velocità e l’energia dei Jefferson Airplane non stanno mai per violenza e rabbia, anzi al contrario incarnano la gioia di vivere e l’amore più passionale. D.C.B.A., aperta dal basso, si colora subito dei melodiosi intrecci vocali e delle chitarre, che vengono lasciate sole per un rapido ma intenso stacco strumentale. How Do You Feel ripropone il flauto e le tanto amate sonorità folk, caratterizzate oltre che dagli arpeggi delle chitarre, anche dalle accurate ricerche vocali, tuttavia non sono mai solo le voci a dominare, si tratta qui di un insieme omogeneo, dove la stessa cura viene dedicata anche per le parti strumentali. Embrionic Journey, pezzo folk strumentale, è uno splendido esempio della bravura e delle potenzialità di Kaukonen, libero di vagare tra i suoi arpeggi alla John Fahey. White Rabbit, uno dei pezzi più psichedelici che io conosca, è il secondo capolavoro di Surrealistic Pillow, e spezza il clima solare della traccia precedente con l’incedere del battito marziale della batteria, con le chitarre desertiche e minacciose e con il basso cupo e preciso. Questo clima si dissolve con il ritornello, che apre le porte ad un crescendo che aggiungerà una carica energetica al brano non da poco, grazie soprattutto alla portentosa voce di Grace Slick. Si tratta di 2 minuti e 30 secondi che reggono pienamente il confronto con gli 11 di The End. Plastic Fantastic Lover chiude questo fulgido album, lasciandoci scatenare con la carica caratteristica del blues-folk dei Jefferson Airplane. Si tratta di un lavoro importantissimo, che mette le basi per le ricerche psichedeliche di After Bathing At Baxter’s, e che costituirà un modello di riferimento per il folk-rock di Volunteers. Surrealistic pillow è un disco che ha accompagnato inesorabilmente le generazioni passate (e anche quelle future), attraverso il mondo, o meglio, attraverso l’idea che molti si erano fatti sul mondo dei tardi anni ’60… Peace! credits

Tracce:

Lato A

She Has Funny Cars - (Marty Balin, Jorma Kaukonen) - 3:12
Somebody to Love - (Darby Slick) - 2:58
My Best Friend - (Skip Spence) - 3:01
Today - (Marty Balin, Paul Kantner) - 2:59
Comin' Back to Me - (Marty Balin) 5:18

Lato B

3/5 of a Mile in 10 Seconds - (Marty Balin) - 3:41
D.C.B.A.-25 - (Paul Kantner) - 2:37
How Do You Feel - (Tom Mastin) - 3:31
Embryonic Journey - (Jorma Kaukonen) - 1:53
White Rabbit - (Grace Slick) - 2:30
Plastic Fantastic Lover - (Marty Balin) - 2:37


Formazione:

Marty Balin – voce, chitarra
Grace Slick – voce, pianoforte, organo, flauto dolce
Paul Kantner – chitarra ritmica, voce
Jorma Kaukonen – chitarra solista, chitarra ritmica, voce
Jack Casady – basso, fuzz bass
Spencer Dryden – batteria, percussioni


Surrealistic Pillow:

Pubblicazione - febbraio 1967
Durata - 33 min : 40 s
Tracce - 11
Genere - Folk rock
Rock psichedelico
Etichetta - RCA Victor
Produttore - Rick Jarrard
Registrazione - 31 ottobre - 22 novembre 1966, presso RCA Victor's Music Center, Hollywood
Formati - LP (1967)
CD (1987, 2003)
 
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