Le origini del Palio di Siena

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Milea
view post Posted on 26/6/2014, 23:16 by: Milea     +11   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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I palii straordinari



distor1896


Se comprendiamo come il palio attraverso gli anni è divenuto il simbolo della grandezza di Siena, è facile capire perché in questa città il modo preferito di festeggiare un visitatore o un evento importante è stato quello di bandire un palio. Questi palii detti “straordinari” si corrono in aggiunta a quelli di luglio e agosto.

Tra i palii straordinari possiamo ricordare quello del 1685, quando il 9 settembre si corse per festeggiare la vittoria delle truppe imperiali contro i Turchi in Austria. Nel 1722, il 1° maggio, si tenne un palio per onorare la visita a Siena della Principessa Violante di Baviera che doveva giocare una parte importante nella storia futura di questa corsa. Nel 1809 si bandì un palio “alla lunga” il 4 giugno, in occasione del trionfale rientro a Parigi di Napoleone. Il 23 ottobre 1849 si corse un palio straordinario in onore dell’apertura del tronco ferroviario Siena-Empoli. Il 26 settembre 1896 un palio segnò lo scoprimento della statua di Garibaldi.

Nel ‘900 palii straordinari hanno celebrato la fine della II guerra mondiale del 1945, il VI centenario della nascita di santa Caterina da Siena nel 1947, lo sbarco sulla luna del 1969, il V centenario del Monte dei Paschi di Siena, una delle più antiche banche europee, nel 1972. In totale su circa 600 palii di cui si ha notizia dall’inizio del ‘600, circa una sessantina sono stati straordinari. Ogni anno quindi ci sono almeno due palii, uno il 2 luglio e l’altro il 16 agosto, e in certi anni ci può essere un terzo palio “straordinario”.

Solo di rado i due palii regolari non vengono corsi: infatti solo la più grave delle emergenze può convincere i senesi a non correre un palio. Il palio di luglio 1798 non si tenne per via del terremoto del maggio di quell’anno, mentre i moti del 1799 resero impossibile lo svolgimento delle corse. Nel 1800 sia il palio di luglio che quello di agosto furono proibiti dalle forze di occupazione francese. Il palio di agosto del 1855 non si corse a causa di un’epidemia di colera e il palio del 1900 non si corse a causa del lutto per l’assassinio di re Umberto I a Monza.
Durante le due guerre mondiali (1915-1918, 1940-1944) non si fecero palii. Ma la voglia di palio è così forte che di regola non si permette che problemi politici o nazionali interferiscano con il calendario della corsa. Attraverso i secoli il palio si è consolidato sempre di più come una parte integrante del modo di vita senese.

A differenza dei paesi e delle città di tutto il mondo in cui si strappa qualche ritaglio di tempo nel corso dell’anno per celebrare qualche festività, Siena non smette mai veramente di occuparsi di palio. Sia che si ricordino i palii del passato o che si attenda con ansia la prossima volta in cui si porterà la terra in piazza, i senesi stanno quasi sempre pensando al palio. Ma per capire veramente il perché i senesi sono tanto coinvolti nel palio, bisogna innanzitutto imparare a conoscere una forma di organizzazione sociale del tutto inusuale, che si chiama contrada: infatti è in contrada che si esprime la vera passione del palio. (M.@rt)



Edited by Milea - 11/6/2017, 18:40
 
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