Le origini del Palio di Siena

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/6/2014, 21:31     +14   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,044
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



Le origini del Palio




SIENA_DI_GIORNO


La parola palio deriva dal latino pallium, che indicava un drappo di forma rettangolare. Nel Medio Evo, si offriva un "palio" - cioè uno stendardo o bandiera - in onore dei santi patroni o come premio di corse e tornei. Col tempo fu la corsa stessa a venir denominata "palio". Nel XIII sec., corse di cavalli con "palii" in premio si tenevano in molte città d'Italia. C'era per esempio, un Palio di san Giovanni a Firenze il 24 Giugno, mentre Dante nomina un Palio di Verona, con un drappo verde dato in premio; c'era un palio anche a Ferrara.

Manifesto

Nei documenti, la prima allusione al palio d’agosto in Siena si ha nell’anno 1238, ma sembra implicito che già a quell’epoca si trattava di una tradizione ben consolidata. Di solito, il palio costituiva il momento culminante con cui si concludevano in bellezza i festeggiamenti in onore di qualche santo. L’espressione proverbiale “fatta la festa e corso il palio” è passata infatti a significare la conclusione più completa di qualcosa, mentre la frase “mandarla” al palio esprime il desiderio di arrivare alla soluzione finale di qualche faccenda. In questa accezione, “palio” sembra pertanto suggerire qualcosa di risolutivo e di definitivo.

Siena non era dunque solo tra le città-stato dell'Italia medievale a bandire dei palii, né il palio era il solo torneo rituale che si teneva a Siena in occasione di festeggiamenti cittadini. La maggior parte di queste gare rituali appartengono infatti a quella categoria che Langton Douglas ha definito “guerre per finta”: tra queste vi erano l'elmora, la battaglia de' sassi , e le pugna, naturalmente a mani nude. Questo genere di giochi si teneva in tutta la Toscana, ma a Siena in modo particolare. Le pugna, per esempio, erano popolarissime, e in un resoconto del 1625 leggiamo che “così avvenne che dieci gentiluomini vennero uccisi, oltre a molti del ceto più basso, e molti furono i feriti”.

Nella cronaca di una di queste “pugna”, vediamo i soliti due gruppi di contendenti: un gruppo si raduna a uno degli angoli della piazza principale di Siena, verso via San Martino, mentre l’altro si assiepa dalla parte opposta, verso il Casato. Pare che tra i preparativi vi fosse l’avvolgersi bene le mani con delle bende di seta, forse per attutire la forza dei pugni. Al suono della tromba, i due gruppi, si scagliavano uno contro l’altro: scopo della gara era costringere gli avversari ad abbandonare il campo. Dopo una mezz’ora circa, i direttori della pugna però potevano far finire la lotta se una delle due parti aveva ottenuto un chiaro vantaggio.

I lottatori che non rispettavano il segnale della fine della pugna, potevano essere bersagliati dalle finestre circostanti con delle secchiate di acqua gelata e, se neanche l’acqua fredda riusciva a placare gli animi, gli arbitri potevano tirare sui più recalcitranti delle piccole pietre. Ala fine della lotta, pare che tutti i combattenti formassero un grande girotondo e ballassero tutt’intorno alla piazza.

Oltre all’elmora e alle pugna, c’era anche il "gioco del pallone", una variante di quello moderno: pare che il pallone venisse tirato dall’alto della torre del Mangia nella bellissima piazza nel centro di Siena, il Campo, dove due squadre erano pronte a contenderselo.

L’importanza per i senesi del pallone e delle battaglie per finta non va sottovalutata: Biagio di Monluc, il capitano francese al comando di Siena durante il terribile assedio del 1554-1555, che doveva portare alla caduta definitiva della Repubblica, fu sbalordito nel vedere i giovani della città che giocavano a pallone per diverse ore, per poi passare a una gara di pugna. Per Monluc era difficile credere che nel mezzo della carestia e di sofferenze inaudite, i giovanotti di Siena potessero darsi con tanta energia ed entusiasmo a questi passatempi tradizionali. (M.@rt)


Edited by Milea - 11/6/2017, 18:25
 
Web  Top
view post Posted on 18/6/2014, 15:21     +12   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,044
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



I giochi e i palii in Siena




the_palio


La Piazza del Campo è stata anche scenario di numerosi altri spettacoli, quali la “caccia de 'tori”, dal 1499 al 1597, e le “bufalate”, dal 1599 al 1650. Le cacce dei tori erano in voga nel ‘500, tanto che nel 1546 se ne tenne una per la festa dell’Assunta, la stessa per cui ora si corre il palio.

Ancora un altro tipo di gara erano le "asinate", la cui curiosa combinazione di corsa e di combattimento presenta una superficiale somiglianza con il palio odierno. Al seguito di un corteo, ogni fazione partecipante recava un asino bardato con i propri colori e senza sella. Lo scopo era quello di spingere o cavalcare l’asino per due giri intorno al Campo, il che era pressoché impossibile in quanto le opposte fazioni potevano schierarsi intorno all’animale e disarcionare il cavaliere.

Vincenzo_Rustici___Caccia_ai_tori_nel_Campo_di_Siena_1585_circa_olio_su_tela

Vincenzo Rustici
Caccia ai tori nel Campo di Siena
olio su tela, 1585 circa



Mentre tutte queste gare e passatempi sono ormai scomparsi di scena, alcuni elementi sono tuttora presenti nel palio: per esempio i cazzotti tra fazioni rivali che regolarmente volano sulla Piazza e ricordano da vicino le gare di pugna. Inoltre il palio si corre proprio nel Campo, dove si teneva la maggior parte degli antichi giochi e spettacoli, e, come nelle antiche gare, le fazioni cittadine sono le protagoniste principali.

Oggi per potersi render conto dell’ unicità del palio di Siena è necessario tener presente due fatti. Innanzitutto che nei secoli passati si correvano molti altri palii in tante parti d’Italia. A poco a poco, questi si sono tutti estinti e ormai c’è un unico, vero “palio”, quello di Siena. Il secondo fatto è che tutte le energie che prima venivano devolute a un gran numero di gare e di spettacoli, ora sono dirette verso un unico sfogo principale, il palio. In questo senso, il palio è la somma dell’elmora, della pugna, delle bufalate e delle asinate. Ciò non significa che il palio debba considerarsi una specie di sopravvivenza, ma piuttosto il punto focale delle rivalità, delle emozioni, dell’aggressività che un tempo si manifestavano in tutta una gamma di competizioni rituali.

Un probabile motivo della persistenza del Palio ha a che fare con le sue connotazioni religiose: persino prima del XII secolo pare che ci fosse un palio di San Bonifacio e fin dall’inizio del ‘200 si corresse un palio in occasione delle celebrazioni dell’Assunta. Secondo il resoconto completo che dello sviluppo del palio ci dà William Heywood, all’inizio del ‘500 c’erano ogni anno ben quattro corse principali del palio a carattere religioso, che cadevano ben distanziati nel corso dell’anno: il palio del Beato Ambrogio (istituito nel 1306) si correva il 30 marzo; Santa Maria Maddalena il 22 luglio; l’Assunta il 15 agosto e san Pietro Alessandrino il 26 novembre. Dopo la caduta della Repubblica di Siena l’unico che sopravvisse fu il palio dell’Assunta.

Bisogna notare che un palio si poteva correre per svariati motivi in molte occasioni diverse: una contrada, cioè un settore della città, poteva decidere di patrocinare un palio, per poi invitare a partecipare alcune altre contrade. Un palio del genere sarebbe stato corso in onore del santo patrono della contrada partecipante. Oppure si correva un palio fuori dalle mura di una città stretta d’assedio per sbeffeggiare gli assediati: questa usanza insieme a quella di battere moneta sul luogo dell’assedio era senz’altro tesa a dimostrare che la città attaccata aveva perduto il controllo del suo territorio e delle sue prerogative.(M.@rt)



Edited by Milea - 11/6/2017, 18:26
 
Web  Top
view post Posted on 18/6/2014, 23:22     +12   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,044
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:




I palii “alla lunga” e “alla tonda”




Bernardino_Capitelli_Palio_alla_Tonda__1632_o_1633_

Bernardino Capitelli, Palio alla Tonda (1632 o1633)


Quale fosse il motivo per correre un palio, non c’è dubbio che a Siena divenne a poco a poco il mezzo principale per festeggiare un personaggio o un avvenimento. Bisogna tuttavia sottolineare che le prime corse del palio non si tenevano affatto sul Campo: si correva piuttosto in luoghi differenti, a partire talvolta da fuori le mura della città. Per esempio, un percorso cominciava fuori dalle porte e finiva a piazza del Duomo, ai piedi della cattedrale. Queste corse sono dette i “palii alla lunga”, a differenza delle moderne corse che si tengono sul Campo che si dicono “palii alla tonda”.

Stando a Cecchini, il primo palio a essere corso con cavalli nel Campo fu nel 1583. Comunque bisogna attendere il 1656 perché la tradizione del palio alla tonda si consolidi con qualche regolarità. Questi palii alla tonda erano corsi il 2 luglio in occasione della festa della Visitazione della Vergine, festa che a sua volta fu collegata con il culto della Madonna di Provenzano.

confort1

Maria Santissima di Provenzano in Siena
(Madonna del conforto)

Nel ‘500 c’era a Siena un famoso predicatore di nome Brandano, che era assai devoto a una certa immagine in terracotta della Vergine. Questa immagine si trovava in via di Provenzano, in una zona che a quel tempo era tristemente famosa come centro di prostituzione. Nel 1594 in tempi di carestia e pestilenza i Senesi vollero chiedere aiuto alla Vergine: così si rivolsero all’immagine della Madonna posta in Provenzano, che da alcuni anni faceva parlare dei suoi miracoli. Nell’autunno del 1595, si diede inizio ai lavori di una chiesa che ospitasse la sacra immagine e la gente del quartiere di Provenzano incominciò a venerare questa Madonna il 2 luglio, giorno della Visitazione.

Quando la chiesa di Provenzano fu completata, poco dopo il 1620, ecco presentarsi l’occasione appropriata per bandire un palio in onore della Visitazione e, dal 1656 si è corso il palio “alla tonda” il 2 luglio in onore della Madonna di Provenzano. Cecchini sostiene che questo palio non influenzò il palio dell’Assunta, che continuò a corrersi “alla lunga”, ma alla fine è chiaro che il palio “alla tonda” venne ritenuto più divertente ed emozionante, in quanto l’intera gara poteva essere osservata da tutti gli spettatori.

Nel 1701 il vincitore del palio “alla tonda” di luglio ne organizzò un altro uguale per il 16 agosto dello stesso anno, che evidentemente non avrebbe interferito con il consueto palio “alla lunga” da corrersi il 15. Nel 1709, finalmente, fu proposto che si dovesse correre un palio “alla tonda” il 16 agosto, cioè il giorno dopo il tradizionale palio dell’Assunta “alla lunga”.

Il palio “alla lunga” si continuò a correre il 15 agosto fino al pieno ‘800, anche se, in effetti era già stato rimpiazzato nel suo significato spettacolare dal palio “alla tonda” del giorno successivo, il 16.
L’uso di indire un palio il 16 di agosto si manifestò molto spesso durante tutto il ‘700, ma non si consolidò sulle stesse basi regolari del palio di luglio fino al 1802, quando il comune di Siena si fece carico della responsabilità della sua organizzazione.

A poco a poco il palio del 16 agosto venne ad assumere tutto il significato religioso di cui era prima investito il palio “alla lunga” del 15 agosto. Così fin dall’inizio dell’800 vi sono due cicli regolari di palii, entrambi dedicati alla Vergine Maria: il palio del 2 luglio si tiene per la Festa della Visitazione e specialmente in onore della Madonna di Provenzano, l’altro il 16 agosto, si corre in onore dell’Assunta.(M.@rt)



chiesa_madonna_provenzano






Edited by Milea - 11/6/2017, 18:36
 
Web  Top
view post Posted on 22/6/2014, 22:17     +12   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,044
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



La devozione alla Vergine



mp003


La dedica alla Vergine di entrambi i cicli del palio ben si concorda con la lunga e radicata devozione dei senesi alla Madonna. In numerosi momenti critici della sua storia, il popolo di Siena ha impetrato e ottenuto la speciale protezione della Vergine. La più conosciuta di queste crisi è forse quella della battaglia di Montaperti nel 1260, quando i senesi sostenevano un pesantissimo assedio dei fiorentini. Soverchiati dal numero, i senesi pregarono l’aiuto della Vergine, cui si dà tuttora il merito per la miracolosa vittoria sulla assai più potenti armate fiorentine.

piazza_di_Siena

Anche se la città si dedicò molte altre volte alla Vergine, nel 1483, nel 1526, nel 1550, nel 1555 e assai di recente nel 1944, non c’è dubbio che la vittoria di Montaperti rimane il trionfo più sensazionale della movimentata storia di Siena. Ancora oggi ad esempio, quando una squadra di atleti senesi gioca contro i fiorentini e li sconfigge, capita di sentir gridare “Montaperti” alla fine della gara.

Così assoluta era la fiducia dei senesi nel potere della protezione della Vergine che, alla tragica caduta della Repubblica, si sentirono in dovere di chiedere spiegazioni. Se la città era stata dedicata solennemente alla Madonna, come poteva essere caduta? La spiegazione fu che la Vergine si era rifiutata di venire in aiuto, poiché i senesi avevano spedito fuori dalle mura la “bocche disutili”, in modo da contenere la grave penuria di viveri: queste donne e bambini erano stati massacrati dal nemico.

Le vestigia della gloria di Siena come Repubblica indipendente sono esibite nel ricco corteo che precede il palio. Tutte le città, paesi e castelli e piccoli principati che dovevano un tributo all’antica repubblica si Siena sono rappresentati da un figurante nel corteo, che ne porta lo stendardo. Nella parata, la città di Montalcino mantiene un posto privilegiato quanto a disposizione e a grandezza della bandiera: un ricordo dell’ospitalità che Montalcino offrì ai profughi senesi nel 1554-55.

Questo insieme di sentimenti di orgoglio militare da un lato e di religiosa devozione alla Vergine dall’altro, è ancora ben evidente nel palio moderno, perciò, quale che sia il significato del palio, esso ci fornisce una rappresentazione della storia militare, politica e religiosa di Siena al suo apice, cioè della Siena tra il 1260 e il 1555, da Montaperti alla caduta della Repubblica. Infatti queste date continuano a essere ricordate da tutti i senesi come le svolte cruciali nella storia della città. (M.@rt)



Edited by Milea - 11/6/2017, 18:39
 
Web  Top
view post Posted on 26/6/2014, 23:16     +11   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,044
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



I palii straordinari



distor1896


Se comprendiamo come il palio attraverso gli anni è divenuto il simbolo della grandezza di Siena, è facile capire perché in questa città il modo preferito di festeggiare un visitatore o un evento importante è stato quello di bandire un palio. Questi palii detti “straordinari” si corrono in aggiunta a quelli di luglio e agosto.

Tra i palii straordinari possiamo ricordare quello del 1685, quando il 9 settembre si corse per festeggiare la vittoria delle truppe imperiali contro i Turchi in Austria. Nel 1722, il 1° maggio, si tenne un palio per onorare la visita a Siena della Principessa Violante di Baviera che doveva giocare una parte importante nella storia futura di questa corsa. Nel 1809 si bandì un palio “alla lunga” il 4 giugno, in occasione del trionfale rientro a Parigi di Napoleone. Il 23 ottobre 1849 si corse un palio straordinario in onore dell’apertura del tronco ferroviario Siena-Empoli. Il 26 settembre 1896 un palio segnò lo scoprimento della statua di Garibaldi.

Nel ‘900 palii straordinari hanno celebrato la fine della II guerra mondiale del 1945, il VI centenario della nascita di santa Caterina da Siena nel 1947, lo sbarco sulla luna del 1969, il V centenario del Monte dei Paschi di Siena, una delle più antiche banche europee, nel 1972. In totale su circa 600 palii di cui si ha notizia dall’inizio del ‘600, circa una sessantina sono stati straordinari. Ogni anno quindi ci sono almeno due palii, uno il 2 luglio e l’altro il 16 agosto, e in certi anni ci può essere un terzo palio “straordinario”.

Solo di rado i due palii regolari non vengono corsi: infatti solo la più grave delle emergenze può convincere i senesi a non correre un palio. Il palio di luglio 1798 non si tenne per via del terremoto del maggio di quell’anno, mentre i moti del 1799 resero impossibile lo svolgimento delle corse. Nel 1800 sia il palio di luglio che quello di agosto furono proibiti dalle forze di occupazione francese. Il palio di agosto del 1855 non si corse a causa di un’epidemia di colera e il palio del 1900 non si corse a causa del lutto per l’assassinio di re Umberto I a Monza.
Durante le due guerre mondiali (1915-1918, 1940-1944) non si fecero palii. Ma la voglia di palio è così forte che di regola non si permette che problemi politici o nazionali interferiscano con il calendario della corsa. Attraverso i secoli il palio si è consolidato sempre di più come una parte integrante del modo di vita senese.

A differenza dei paesi e delle città di tutto il mondo in cui si strappa qualche ritaglio di tempo nel corso dell’anno per celebrare qualche festività, Siena non smette mai veramente di occuparsi di palio. Sia che si ricordino i palii del passato o che si attenda con ansia la prossima volta in cui si porterà la terra in piazza, i senesi stanno quasi sempre pensando al palio. Ma per capire veramente il perché i senesi sono tanto coinvolti nel palio, bisogna innanzitutto imparare a conoscere una forma di organizzazione sociale del tutto inusuale, che si chiama contrada: infatti è in contrada che si esprime la vera passione del palio. (M.@rt)



Edited by Milea - 11/6/2017, 18:40
 
Web  Top
view post Posted on 6/7/2014, 00:22     +11   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,044
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



La contrada

Nella Siena di oggi, la patria non è la città, ma la contrada

William Heywwod The Palio of Siena



Le_contrade


Il termine "Contrada" deriva da con-strata, cioè unione di strade. Anticamente le Contrade erano circoscrizioni cittadine, con una via principale, un Oratorio, nuclei familiari. Vi appartenevano uomini che pagavano le tasse, provvedevano al mantenimento di strade e servizi, fornivano uomini alle Compagnie Militari. Ogni contrada aveva Sindaco e consiglieri (che più tardi vennero chiamati collettivamente "il seggio"), con sede presso una Chiesa o Oratorio, e il Sindaco dipendeva direttamente dal Podestà.
E' comunque difficile stabilire il momento esatto in cui le contrade emergono come unità socio-politiche. Una delle più antiche divisioni territoriali di Siena è infatti quella dei Terzi o Terzieri, basata probabilmente sul fatto che Siena è costruita su tre colli. I Terzieri sono:
Terzo di Città (stendardo rosso con croce bianca);
Terzo di San Martino (stendardo rosso-vinato con, al centro, le figure di S.Martino a cavallo e del povero);
Terzo di Camollia (stendardo bianco con una K nera al centro).

Neppure la data esatta di questi terzi si conosce con esattezza, ma sembra che alla fine del '200 esistessero già. Antichi resoconti riportano che alcune gare venivano disputate tra squadre rappresentanti dei terzi: per esempio, sappiamo di una battaglia di elmora che si giocò alla fine del '200 tra i Terzi di San Martino e di Camollia alleati contro il Terzo di Città. E' abbastanza probabile che la suddivisione in terzi fosse parte semplicemente di un'espressione della predilezione medievale per le divisioni tripartite. Non solo lo spazio ma anche il tempo era diviso in tre parti: fino a non molto tempo fa, infatti, terzo voleva dire "venti minuti" - un terzo di ora.

Comunque appare fin da subito che ciascuno dei tre terzi consisteva di un raggruppamento di Contrade. A un certo punto sembra quasi che ciascun terzo ne contenesse circa una ventina, ma con il calo della popolazione dovuto a guerre e epidemie, diminuì il loro numero. Alcune contrade si fusero, altre vennero soppresse. Dopo gli effetti della disastrosa Peste Nera nel 1348, pare che il numero delle contrade fosse ridotto a 42. Questa cifra è confermata dal titolo di un documento del 1723: Relazione distinta delle quarantadue Contrade..., Siena, 1723. La ragion d'essere di queste suddivisioni cittadine era almeno in parte di natura militare. Ogni contrada aveva il compito di fornire soldati all'esercito senese, e di contribuire alla difesa della città. Alla fine, comparvero svariate piccole compagnie militari, anche se il rapporto fra queste compagnie militari e le contrade moderne non è del tutto chiaro. Al giorno d'oggi la più ovvia sopravvivenza di queste antiche compagnie militari sono le squadre di giovani che rappresentano la contrada nel corteo storico che precede il Palio.


contrade_di_siena


In ogni caso, le quarantadue contrade di un tempo si ridussero sempre più, fino a che il 13 settembre 1729 ne erano riamaste solo diciassette. In quell'anno, per dirimere tutta una serie di dispute sui confini territoriali, (nel 1726 ci fu una lite di confini fra l'Aquila, la Selva, l'Onda, l'Oca, la Tartuca e la Pantera) la Principessa Violante di Baviera emise un decreto che fissava il loro numero in diciassette, "tolta la facoltà di ritrovarne o riassumerne delle nuove", e stabiliva con esattezza i loro confini. L'assetto del 1729 volle dividere, col territorio, anche la popolazione "acciò avendo tutte un ugual numero di abitatori possano fare decorosa ed ugual comparsa, nell'occasione delle pubbliche feste".

Il Bando è rimasto in vigore sotto il Granducato di Toscana, il Regno d'Italia e poi la Repubblica, spesso invocato a dirimere controversie sorte tra Contrade confinanti sull'appartenenza di un edificio costruito o ristrutturato in epoca successiva. Da allora anche i nomi e i simboli delle Contrade sono rimasti immutati. Va comunque notato che al tempo del Bando, la popolazione urbana di Siena, cioè entro le mura, assommava a circa 15.000 abitanti; nel 1833 ne furono censiti 18.860, nel 1971 18.161 e nel 1981 soltanto 14.984; ma a quest'ultima data risultarono anche 46.990 abitanti fuori dalle mura.

Altra questione che fu risolta nel 1745 fu quella della partecipazione alle corse, che era dapprima libera e illimitata. Venne introdotto l'uso del sorteggio e da allora si tirarono a sorte soltanto dieci contrade; poi si ammisero, al Palio successivo le sette rimaste escluse, con altre tre estratte a sorte. Fino al 1699 cavalli e fantini furono scelti direttamente dalle Contrade. Successivamente furono assegnati per "tratta", cioè per sorteggio.

Ciascuna contrada ha un nome basato su un suo simbolo o gruppo di simboli: la maggior parte di questi simboli sono animali, veri o immaginari. In occasione delle bufalate e delle cacce che si tenevano sul Campo nel '500, i rappresentanti della Contrada costruivano un grande carro allegorico o un modello del loro animale simbolico, e spesso facevano il loro ingresso in campo proprio sopra o sotto questi marchingegni a forma di oca, elefante, giraffa, pantera, etc. Questi carri avevano una funzione estetica, ma servivano anche da riparo per i cacciatori dalla furia delle bestie (vedi Origini del Palio).

Ogni contrada ha dei colori suoi propri


I colori e i costumi di contrada hanno subito dei cambiamenti attraverso i secoli. Talvolta le reazioni della folla a certe combinazioni di colori sono state influenzate dalle vicissitudini politiche. Per esempio, nel 1850, la folla fischiava l'Aquila perchè il giallo e il simbolo dell'Aquila venivano identificati con l'odiato governo austriaco di quell'epoca. Nel 1859 invece la bandiera aveva un'aquila naturale, e la corona imperiale fu sostituita da una stella a cinque punte.
La Tartuca invece, sull'ondata degli entusiasmi per le riforme concesse da Pio IX, il 26 settembre 1847 sostituì nero con bianco nel suo vessillo giallonero, e adottò un'insegna bianca e gialla uguale a quella papale. Due anni dopo, svanite le speranze che i patrioti tartuchini avevano riposto in Pio IX, la loro bandiera tornò puntualmente gialla e nera. Così i colori erano gli stessi dell'Impero, e la bandiera divenne invisa a molti per questa coincidenza. Il Palio del 2 luglio 1851. Fu infine nel 1858 che mutò il nero con il turchino.

Al contrario l'Oca veniva applaudita perchè i suoi colori, bianco rosso e verde erano associati all'ascesa del nuovo stato italiano libero. Nella tradizione orale è rimasta la storia dell'Alfiere e patriota Daradi, ocaiolo, che scagliò con precisione la propria insegna davanti a Leopoldo II di Lorena, il quale assisteva alla parata dal Casino dei Nobili. Per seguirne la parabola, il Granduca prima alzò e poi abbassò il capo in un involontario inchino, che in Piazza fu salutato da applausi, lazzi e risate. E come conseguenza si ordinò che il rosso della bandiera venisse sostituito con il rosa. L'Oca riprese le proprie insegne solo nel 1859, dopo la dipartita del Granduca. Oltre a questi simbolismi-storico politici, la tradizione ha sempre attribuito simbolismi più astratti e meno contingenti: la gloria e la pace al bianco, la forza e la potenza al rosso, la pace all'azzurro, la nobiltà al giallo. Fonte



Stemmi_contrade





Edited by Milea - 11/6/2017, 18:41
 
Web  Top
view post Posted on 28/6/2016, 16:50     +8   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,044
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:


Palio di Siena:
tutte le vittorie nelle carriere dal 1900




DataContradaCavalloFantino
2 luglio 2016LupaPreziosa PenelopeScompiglio
17 agosto 2015SelvaPolonskiTittia
2 luglio 2015TorreMorosita PrimaBrio
16 agosto 2014CivettaOccolèBrio
2 luglio 2014DragoOppioSalasso
16 agosto 2013OndaMorosita PrimaTittia
2 luglio 2013OcaGuessTittia
16 agosto 2012ValdimontoneLo SpecialistaScompiglio
2 luglio 2012OndaIvanovTrecciolino
16 agosto 2011GiraffaFedora SauraBrio
2 luglio 2011OcaMississippiTittia
16 agosto 2010TartucaIstricedduTrecciolino
2 luglio 2010SelvaFedora SauraVoglia
16 agosto 2009CivettaIstricedduBrio
2 luglio 2009TartucaGià del MenhirGingillo
16 agosto 2008BrucoElisir di LogudoroGingillo
2 luglio 2008IstriceGià del MenhirTrecciolino
16 agosto 2007LeocornoBrentoScompiglio
2 luglio 2007OcaFedora SauraTittia
16 agosto 2006SelvaCaro AmicoSalasso
2 luglio 2006PanteraChociBrio
16 agosto 2005TorreBerioTrecciolino
2 luglio 2005BrucoBerioTrecciolino
16 agosto 2004TartucaAlesandraTrecciolino
2 luglio 2004GiraffaDonosu TouSalasso
16 agosto 2003BrucoBerioTrecciolino
2 luglio 2003SelvaZodiachSgaibarre
16 agosto 2002TartucaBerioTrecciolino
2 luglio 2002IstriceUgo Sancez
16 agosto 2001DragoZodiac
2 luglio 2001LeocornoUgo SancezTrecciolino
9 settembre 2000SelvaUrban IIPesse
16 agosto 2000LeocornoVenus VIII
2 luglio 2000IstriceGangeliesTrecciolino
16 agosto 1999ChiocciolaVotta VottaMassimino
2 luglio 1999OcaGioveTrecciolino
16 agosto 1998NicchioRe ArtùBufera
2 luglio 1998OcaQeen's VictorTrecciolino
16 agosto 1997GiraffaQuarneroPesse
3 luglio 1997GiraffaPenna BiancaPesse
16 agosto 1996BrucoRose RosaCianchino
2 luglio 1996OcaQuarneroTrecciolino
16 agosto 1995LeocornoBella SperanzaPesse
2 luglio 1995OndaOrioloCianchino
16 agosto 1994TartucaDelfort SongBufera
2 luglio 1994PanteraUbertoMassimino
16 agosto 1993DragoVittorioMistero
2 luglio 1993LeocornoBarabbaPesse
16 agosto 1992DragoPitheosPesse
3 luglio 1992AquilaGalleggianteAceto
16 agosto 1991PanteraPitheosPesse
3 luglio 1991TartucaUbertoCianchino
16 agosto 1990ValdimontonePitheosCianchino
2 luglio 1990GiraffaGalleggianteBastiano
16 agosto 1989DragoBenitoMoretto
2 luglio 1989LupaViperaBufera
16 agosto 1988AquilaFigaroBucefalo
2 luglio 1988NicchioBenitoMassimino
16 agosto 1987PanteraBenitoCianchino
2 luglio 1987SelvaViperaBonito da Silva
13 settembre 1986ValdimontoneBrandanoPesse
16 agosto 1986GiraffaFenosuTruciolo
2 luglio 1986DragoOgivaFalchino
16 agosto 1985OndaBenitoCianchino
2 luglio 1985OcaBrandanoAceto
16 agosto 1984NicchioOrionCianchino
2 luglio 1984OcaBaiardoAceto
16 agosto 1983GiraffaPanezioMoretto
3 luglio 1983LeocornoBenitoBastiano
16 agosto 1982ChiocciolaPanezioBazzino
2 luglio 1982ValdimontoneCuanaPesse
16 agosto 1981NicchioBalenteErcolino
2 luglio 1981AquilaRiminiBastiano
7 settembre 1980SelvaPanezioBastiano
16 agosto 1980LeocornoUanaAceto
2 luglio 1980OndaMiuraMarasma
16 agosto 1979AquilaUrbinoAceto
4 luglio 1979CivettaQuebelTremoto
16 agosto 1978PanteraUrbinoCianchino
3 luglio 1978SelvaUrbinoBastiano
16 agosto 1977OcaRiminiAceto
2 luglio 1977ValdimontoneQuebelRanda
18 agosto 1976CivettaPanezioAceto
2 luglio 1976ChiocciolaQuebelValente
16 agosto 1975ChiocciolaPanezioAceto
2 luglio 1975IstriceRiminiRagno
16 agosto 1974SelvaPanezioAceto
2 luglio 1974ValdimontonePanchoBazzino
16 agosto 1973AquilaPanezioErcolino
2 luglio 1973LupaPanezioTristezza
17 settembre 1972IstriceMirabellaAceto
16 agosto 1972OndaOrbelloValente
2 luglio 1972TartucaMirabellaAceto
16 agosto 1971GiraffaOrbelloBazza
2 luglio 1971PanteraMirabellaCanapino
16 agosto 1970SelvaIraBaino
2 luglio 1970GiraffaTopoloneBazza
21 settembre 1969OcaTopoloneAceto
16 agosto 1969NicchioRondoneTopolone
2 luglio 1969OndaSambrinaCiancone
16 agosto 1968OcaLivettaAceto
2 luglio 1968ChiocciolaSelvaggiaCanapetta
24 settembre 1967GiraffaTopoloneTristezza
16 agosto 1967SelvaSelvaggiaBazza
2 luglio 1967TartucaTopoloneCanapino
16 agosto 1966ChiocciolaBeatriceCanapetta
2 luglio 1966DragoTopolonaBazza
17 agosto 1965SelvaAriannaBazza
2 luglio 1965AquilaTopoloneAceto
16 agosto 1964ChiocciolaDanubioPeppinello
2 luglio 1964DragoAriannaPeppinello
16 agosto 1963DragoZaffiraRondone
2 luglio 1963PanteraTopoloneCanapino II
16 agosto 1962DragoBeatriceCanapetta
2 luglio 1962SelvaElenaMezz'etto
16 agosto 1961TorreSalomèVittorino
2 luglio 1961IstriceUbertaTristezza
5 giugno 1961NicchioUbertaVittorino
4 settembre 1960CivettaUbertaCiancone
16 agosto 1960NicchioUbertaVittorino
2 luglio 1960SelvaTanaquillaTristezza
16 agosto 1959OcaTanaquillaCiancone
2 luglio 1959Aquilasalomè IITristezza
16 agosto 1958IstriceUbertaBiba
2 luglio 1958ValdimontoneBelfioreRondone
16 agosto 1957NicchioBelfioreVittorino
2 luglio 1957ChiocciolaTanaquillaVittorino
16 agosto 1956IstriceGaudenziaMezz'etto
2 luglio 1956AquilaArchettaMezz'etto
16 agosto 1955SelvaArchettaRomanino
2 luglio 1955BrucoSturlaCiancone
5 settembre 1954LeocornoGaudenziaVittorino
16 agosto 1954GiraffaGaudenziaVeleno
2 luglio 1954OndaGaudenziaVittorino
16 agosto 1953SelvaMitziBiondo
2 luglio 1953TartucaTarantellaRanco
16 agosto 1952OcaNiduzzaRompighiaccio
2 luglio 1952LupaNiduzzaTerribile
16 agosto 1951TartucaBagnoreaCiancone
2 luglio 1951PanteraArchettaCiancone
16 agosto 1950LeocornoNiduzzaRompighiaccio
2 luglio 1950OndaGioiaCiancone
28 maggio 1950ValdimontoneGaiaGanascia
16 agosto 1949CivettaPopaBiondo
2 luglio 1949ChiocciolaLirioBazza
16 agosto 1948LupaNoceRanco
2 luglio 1948OcaSalomèBiondo
16 agosto 1947TorrePieroGanascia
2 luglio 1947NicchioSalomèCiancone
18 maggio 1947CivettaBrillanteBiondo
16 agosto 1946GiraffaPieroCiancone
2 luglio 1946ValdimontonePieroGanascia
20 agosto 1945DragoFolcoRubacuori
16 agosto 1945CivettaFolcoBiondo
2 luglio 1945LupaMughettoRenzino
16 agosto 1939TorreGiacchinoGanascia
2 luglio 1939AquilaFolcoRomanino
16 agosto 1938ChiocciolaSansanoTripolino
2 luglio 1938DragoFolcoTripolino
16 agosto 1937CivettaFolcoNapoletano
2 luglio 1937LupaFolcoTripolino
16 agosto 1936DragoAquilinoTripolino
2 luglio 1936GiraffaRuelloBovino
16 agosto 1935IstriceRuelloRomanino
2 luglio 1935LupaRuelloTripolino
16 agosto 1934OcaWallyMeloncino
2 luglio 1934CivettaRuelloMeloncino
16 agosto 1933TartucaFolcoGanascia
2 luglio 1933TartucaFolcoGanascia
16 agosto 1932NicchioRuelloTripolino
3 luglio 1932OndaGobbaGanascia
16 agosto 1931OcaTordinaBubbolo
2 luglio 1931AquilaLinaCittino
16 agosto 1930TartucaCarneraGanascia
3 luglio 1930OndaLinaPicino
16 agosto 1929GiraffaOrfanellaGaribaldi
2 luglio 1929LeocornoGiaccaFerruccio Funghi
14 settembre 1928OndaGiaccaSgonfio
16 agosto 1928NicchioMargiaccaCanapino
2 luglio 1928OcaLinaPicino
16 agosto 1927NicchioGiaccaBovino
2 luglio 1927ValdimontoneTontaPicino
16 agosto 1926ChiocciolaMargiacchinaCispa
2 luglio 1926PanteraGiaccaBubbolo
16 agosto 1925ChiocciolaFiorelloCispa
2 luglio 1925ValdimontoneLolaPicino
16 agosto 1924ChiocciolaGiaccaPicino
2 luglio 1924NicchioFanfaraCispa
16 agosto 1923GiraffaLolaRandellone
2 luglio 1923LupaBaiettaPirulino
16 agosto 1922BrucoFanfaraCispa
2 luglio 1922ValdimontoneFanfaraCispa
16 agosto 1921OcaCrognoloPicino
2 luglio 1921DragoCrognoloTestina
17 agosto 1920LeocornoEspertaRancani
2 luglio 1920NicchioScodataRancani
17 agosto 1919OcaMozzaTestina
16 agosto 1919SelvaStellinaMoro
2 luglio 1919LeocornoGiaccaCispa
16 agosto 1914TartucaBaioBubbolo
2 luglio 1914IstriceStornoRancani
25 settembre 1913GiraffaSauroTestina
16 agosto 1913ValdimontoneStornoRancani
2 luglio 1913IstriceStregaPicino
16 agosto 1912LupaSauroNappa
2 luglio 1912BrucoFarfallaNappa
16 agosto 1911DragoStellaBubbolo
2 luglio 1911ChiocciolaStellaNappa
13 settembre 1910TorreGobbaMoro
16 agosto 1910TartucaStellaScansino
3 luglio 1910ValdimontoneSauroPicino
17 agosto 1909OcaFarfallaFracassa
16 agosto 1909DragoCalabresellaPicino
4 luglio 1909LupaBaioScansino
16 agosto 1908ValdimontoneStellaNappa
3 luglio 1908OcaStellaPicino
18 agosto 1907LupaGiacca(Cavalli sciolti)
16 agosto 1907BrucoGobbaPopo
2 luglio 1907GiraffaIdaRancani
16 agosto 1906AquilaStorninoNappa
2 luglio 1906OcaBaioPicino
16 agosto 1905TorreGobbaFulmine
2 luglio 1905IstriceIdaFineschi
16 agosto 1904SelvaFarfallaMontichiari
3 luglio 1904PanteraIdaNappa
17 aprile 1904LeocornoPrimettaPicino
16 agosto 1903OcaLellaMontichiari
2 luglio 1903DragoColombinaFracassa
28 settembre 1902ValdimontoneSauraPicino
16 agosto 1902TartucaBaioScansino
2 luglio 1902OndaPononaPallino
16 agosto 1901SelvaSultanaChiccone
2 luglio 1901NicchioNocciolaScansino
9 settembre 1900NicchioBaioBellino
2 luglio 1900DragoSultanaBellino

Fonte


Edited by Milea - 12/8/2016, 20:02
 
Web  Top
view post Posted on 17/8/2023, 12:22     +12   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,044
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



LE CONTRADE DEL PALIO DI SIENA


DSC_0039





CONTRADA DELLA CHIOCCIOLA


00-16921710548250




chiocciola300

Stemma d'argento con una chiocciola al naturale strisciante in campo d'argento, tempestato dalle iniziali U e M (Umberto I e Margherita di Savoia) intercalate da rose di rosso Imperiale

Colori: Rosso e giallo listati di turchino
Motto: Con lento passo e grave nel campo a trionfar Chiocciola scende
Simboleggia: Prudenza
Antiche Compagnie Militari: San Marco, San Quirico in Castelvecchio, Monistero
Arte o mestiere: Cuoiai
Terzo: Terzo di Città
Sede: Via San Marco, 31
Società di Contrada: "San Marco"
Santo Patrono: Santi Apostoli Pietro e Paolo
Festa Titolare: 29 giugno

Oratorio:
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, già trecentesco monastero delle monache di San Paolo. Fu costruito su disegni di Flaminio del Turco e concesso alla Contrada nel 1814
Fontanina Battesimale: opera dello scultore Fulvio Corsini, fu la prima ad essere installata (1947), si trova davanti all'Oratorio della Contrada. Sul basamento sta la scritta augurale: "Quando alla Chiocciola vittoria arriderà / questa fontana buon vino getterà"
Contrade Alleate:
Istrice, Pantera, Selva
Contrada avversaria: Tartuca
Gemellaggi: Venezia
Vittorie ufficiali: per la Contrada 54 - per il Comune 51
Ultima vittoria: 16 agosto 1999 - Massimo Coghe detto Massimino su Votta Votta
Priore: Senio Corsi
Capitano: Claudio Villani
Sito internet: www.contradadellachiocciola.it



CONTRADA DELLA PANTERA


DSC_9630




pantera300

Stemma d'argento, una pantera rampante al naturale, con un quarto di bianco e di azzurro recante l'iniziale U (Umberto I) nell'angolo superiore sinistro

Colori: Rosso e celeste con liste bianche
Motti: La Pantera ruggì ed il popolo si scosse / Il mio slancio ogni ostacolo abbatte
Simboleggia: Audacia
Antiche Compagnie Militari: Stalloreggi di Dentro, Stalloreggi di Fuori
Arte o mestiere: Speziali
Terzo: Terzo di Città
Sede: Via San Quirico, 26
Società di Contrada: "Due Porte"
Santo Patrono: San Giovanni decollato
Festa Titolare: 29 Agosto

Oratorio: Attualmente usa la chiesa del Carmine in Pian de' Mantellini, officiata dai carmelitani e annessa al loro convento
Fontanina Battesimale: Opera in bronzo dello scultore Giulio Corsini, realizzata nel 1977. Sulla base di travertino è inciso il motto della Contrada. E' situata in piazza del Conte
Contrade Alleate: Chiocciola, Civetta, Giraffa, Leocorno
Contrada avversaria: Aquila
Vittorie ufficiali: per la Contrada 29 - per il Comune 26
Ultima vittoria: 2 luglio 2006 - Andrea Mari detto Brio su Choci
Priore: Stefano Morandini
Capitano: Riccardo Lenzi
Sito internet: www.contradadellapantera.it


NOBILE CONTRADA DELL'AQUILA


DSC_9648




aquila300

Stemma giallo dorato con un'aquila bicipite imperiale nera coronata di antico, recante negli artigli scettro, spada e globo Imperiale, caricata di un sole radioso d'oro recante le iniziali U.I (Umberto I) in azzurro.

Colori:
Giallo oro listato di nero e turchino
Motto: Dell'Aquila il rostro, l'ugna e l'ala - Unguibus et Rostris
Titolo: La Contrada si fregia del titolo di "Nobile" per concessione di Carlo V d'Asburgo per la magnifica accoglienza in occasione della sua visita a Siena nel 1536
Simboleggia: Combattività
Antiche Compagnie Militari: San Pietro in Castelvecchio, Casato di Sopra, Aldobrandino del Mancino
Arte o mestiere: Notai
Terzo: Terzo di Città
Sede: Casato di Sotto 82-88
Società di Contrada: "Il Rostro"
Santo Patrono: Santissimo Nome di Maria
Festa Titolare: 12 settembre

Oratorio: Chiesa di San Giovanni Battista (Casato di Sotto), già della Congregazione dei tredicini, progettata da Flaminio del Turco e concessa alla Contrada dalla Curia nel 1788
Fontanina Battesimale: opera dello scultore Bruno Buracchini (1963), si trova in Piazza Postierla. Sul basamento è il motto "Unguis et Rostris".
Contrade Alleate: Civetta, Drago
Contrada avversaria: Pantera
Gemellaggi: L'Aquila, La Valletta (Malta)
Vittorie ufficiali: 24
Ultima vittoria: 3 luglio 1992 - Andrea de Gortes detto Aceto su Galleggiante
Priore: Fiamma Cardini
Capitano: Renato Romei
Sito internet: www.contradadellaquila.com


NOBILE CONTRADA DEL BRUCO


DSC_9697




bruco300

Stemma d'oro con un bruco al naturale passante su un ramoscello di rosa fogliato di verde, coronato alla granducale; il capo dello stemma è formato da una croce sabauda inquartata di argento e rosso


Colori: Giallo e verde listati di turchino
Motto: Come rivoluzion sóna il mio nome
Titolo: La Contrada si fregia del titolo di "Nobile" per aver posto il Monte del Popolo al potere nella sommossa capeggiata da Francesco d'Agnolo detto Barbicone (1371) e per il valore delle sue milizie nello scontro alla Croce del Travaglio contro Carlo IV di Boemia (1369)
Simboleggia: Industriosità
Antiche Compagnie Militari: San Pietro a Ovile di Sotto
Arte o mestiere:Setaioli
Terzo: Terzo di Camollia
Sede: Via del Comune, 44
Società di Contrada: "L'Alba"
Santo Patrono: Visitazione di Maria Vergine
Festa Titolare: 2 luglio

Oratorio: Oratorio del Santissimo nome di Gesù costruito nel 1680 in via del Comune
Fontanina Battesimale: antica fonte di San Francesco restaurata ad opera dello scultore Lorenzo Borgogni (1978), è situata di fronte al Vicolo degli Orbachi; ne fa parte una scultura di Angelo Canevari che ritrae Barbicone, il leggendario capopopolo del Bruco
Contrade Alleate: Istrice, Nicchio, Torre
Contrada avversaria: nessuna
Vittorie ufficiali: per la Contrada 42 - per il Comune 37
Ultima vittoria: 16 agosto 2008 - Giuseppe Zedde detto Gingillo su Elisir Logudoro
Rettore: Fabio Pacciani
Capitano: Luca Turchi
Sito internet: www.nobilcontradadelbruco.it


CONTRADA DELLA TORRE


DSC_9740




torre300

Stemma d'oro, un elefante su base erbosa recante una gualdrappa rossa con croce bianca e una torre cintata con un pennoncello rosso crociato d'argento

Colori:
Rosso cremisi con liste bianche e blu
Motto: Oltre la forza, la potenza
Simboleggia: Acutezza
Antiche Compagnie Militari: Salicotto di Sopra, Salicotto di Sotto, Rialto, San Giusto
Arte o mestiere: Battilana
Terzo: Terzo di San Martino
Sede: Via Salicotto, 78
Società di Contrada: "L'Elefante"
Santo Patrono: San Giacomo Maggiore Apostolo e Sant'Anna
Festa Titolare: 25 luglio. Si festeggia l'ultima domenica di luglio

Oratorio:
Fu eretto in Via Salicotto dalla repubblica senese e dagli abitanti come ex-voto per la vittoria conseguita contro le truppe medicee e pontificie a Porta Camollia nel 1526.
L'edificio fu iniziato del 1531 e offiziato dal 1536
Fontanina Battesimale: Opera dello scultore Mario Berrettini (1984), sostituisce quella di Fausto Corsini (1954). Reca il motto e l'iscrizione "VICTORIA", è situata in via Salicotto
Contrade Alleate: Bruco
Contrada avversaria: Oca
Vittorie ufficiali: per la Contrada 50 - per il Comune 44
Ultima vittoria: 16 Agosto 2005 - Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Berio
Priore: Luca Bruni
Capitano: Paolo Capelli
Sito internet: www.contradadellatorre.it


CONTRADA DELLA SELVA


DSC_9800




selva300

Stemma d'argento, un rinoceronte al piede d'una quercia fogliata al cui tronco figurano trofei di caccia, sormontata da un sole radioso d'oro, recante l'iniziale U (Umberto I) in campo azzurro

Colori: Verde e arancio con liste bianche
Motto: Prima Selvalta in Campo
Simboleggia: Potenza
Antiche Compagnie Militari: Vallepiatta, San Giovanni, Porta Salaia
Arte o mestiere: Tessitori
Terzo: Terzo di Città
Sede: Piazzetta della Selva, 5
Società di Contrada: "Società Rinoceronte"
Santo Patrono: Assunzione della Beata Vergine
Festa Titolare: 15 agosto. Si festeggia la quarta domenica di agosto

Oratorio:
La Chiesa cinquecentesca di San Sebastiano, già delle monache Gesuate in Via Franciosa
Fontanina Battesimale:
Opera di Vinicio Guastatori (1965), è sormontata da un rinoceronte. Reca il motto della Contrada. Si trova in Piazza della Selva davanti alla Sede
Contrade Alleate: Chiocciola, Tartuca
Vittorie ufficiali: per la Contrada 37 - per il Comune 37
Ultima vittoria: 2 Luglio 2010 - Silvano Mulas detto Voglia su Fedora Saura
Priore: Francesco Rinaldi
Capitano: Luca Targetti
Sito internet: www.contradadellaselva.it


IMPERIALE CONTRADA DELLA GIRAFFA


DSC_9866




giraffa300

Stemma d'argento, una giraffa tenuta da un moro vestito alla turca sotto un nastro azzurro recante il motto: UMBERTUS I DEDIT

Colori:
Rosso e bianco
Motto: Altius caput maior gloria
Titolo: La Contrada ha il titolo di "Imperiale" per decreto di Vittorio Emanuele III, avendo vinto il Palio del luglio 1936 dedicato all'Impero
Simboleggia: Eleganza
Antiche Compagnie Militari: San Pietro a Ovile di Sopra
Arte o mestiere: Pittori
Terzo: Terzo di Camollia
Sede: Piazzatta della Giraffa, 2
Società di Contrada: "Società della Giraffa"
Santo Patrono: Maria SS. della Visitazione
Festa Titolare: prima domenica di giugno

Oratorio:
Chiesa del Suffragio, nella cripta della Collegiata di Provenzano. Nel 1969 la Giraffa è stata dichiarata ente morale di diritto canonico
Fontanina Battesimale: Opera di Salvatore Bocci. Ne fa parte un bronzo di Pier Luigi Olla. E' situata in Piazzetta della Giraffa
Contrade Alleate: Civetta, Istrice, Pantera
Contrada avversaria: nessuna
Vittorie ufficiali: per la Contrada 40 - per il Comune 34
Ultima vittoria: 16 agosto 2011 - Andrea Mari detto Brio su Fedora Saura
Priore: Laura Dinelli Sensi
Capitano: Maurizio Vanni
Sito internet: www.contradadellagiraffa.it


CONTRADA DELLA LUPA


DSC_9906




lupa300

Stemma d'argento, una lupa romana bigemina su una campana erbosa, coronata all'antica. Bordura di argento e rosso caricata di croci rosso e argento

Colori:
Bianco e nero con liste arancio
Motto: Et Urbis et Senarum Signum et Decus
Simboleggia: Fedeltà
Antiche Compagnie Militari: San Donato allato alla chiesa, Sant'Andrea
Arte o mestiere: Fornai
Terzo: Terzo di Camollia
Sede: Via Vallerozzi, 63
Società di Contrada: "Romolo e Remo"
Santo Patrono: San Rocco confessore
Festa Titolare: 16 agosto

Oratorio:
In via Vallerozzi, la cinquecentesca chiesa che fu già della Confraternita di San Rocco. Al suo lato vi è una colonna lupata offerta dal Comune di Roma
Fontanina Battesimale: Opera dell'architetto Giovanni Barsacchi, con una lupa in bronzo di Emilio Montagnani (1962)
Contrada avversaria: Istrice
Vittorie ufficiali: per la Contrada 34 - per il Comune 34
Ultima vittoria: 2 luglio 1989 - Dario Colagè detto Il Bufera su Vipera
Priore: Andrea Viviani
Capitano: Guido Burrini
Sito internet: www.contradadellalupa.it


CONTRADA DEL DRAGO


DSC_9939




drago300

Stemma d'argento con un drago spiegato di verde, coronato all'antica recante un pennoncello azzurro con l'iniziale U d'oro (Umberto I) sormontato da corona reale

Colori: Rosa antico e verde con liste gialle
Motto: Il cor che m'arde divien fiamma in bocca
Simboleggia: Ardore
Antiche Compagnie Militari: Sant'Egidio, San Donato ai Montanini
Arte o mestiere: Banchieri
Terzo: Terzo di Camollia
Sede: Piazza Matteotti, 18
Società di Contrada: "Camporegio"
Santo Patrono: Santa Caterina da Siena
Festa Titolare: ultima domenica di maggio

Oratorio:
La Chiesa di Santa Caterina che fu delle monache del Paradiso e passò alla Contrada con decreto Granducale nel 1787. Si trova in Piazza Matteotti
Fontanina Battesimale: Opera dello scultore Vico Consorti. Realizzata nel 1977, porta la scritta: "L'amore di Contrada per l'arte di Vico Consorti affida ai dragaioli che nasceranno il ricordo dei grandi Priori Mario Calamati e Alberto Rossi" ed è situata in Piazza Matteotti davanti alla sede. Dal 1970 il Drago è stato riconosciuto ente morale di diritto canonico
Contrade Alleate: Aquila
Contrada avversaria: nessuna
Vittorie ufficiali: per la Contrada 36 - per il Comune 36
Ultima vittoria: 16 agosto 2001 - Luca Minisini detto Dè su Zodiach
Priore: Laura Bonelli
Capitano: Mario Toti
Sito internet: www.contradadeldrago.it


CONTRADA CAPITANA DELL'ONDA


DSC_9981




onda300

Stemma d'argento, un delfino, coronato alla reale, natante nel mare azzurro

Colori: Bianco e celeste
Motto: Il colore del cielo, la forza del mare
Titolo: La Contrada ha il titolo di "Capitana" perchè le sue milizie montavano la guardia al Palazzo del Comune
Simboleggia: Letizia
Antiche Compagnie Militari: Casato di Sotto, San Salvadore
Arte o mestiere: Falegnami
Terzo: Terzo di Città
Sede: Via Giovanni Duprè, 111
Società di Contrada: "Giovanni Duprè"
Santo Patrono: Visitazione di Maria Vergine
Festa Titolare: 2 luglio

Oratorio: La chiesa, il cui impianto cinquecentesco è attribuito a Baldassarre Peruzzi, sorge all'Arco di San Giuseppe e fu concessa con un Rescritto del granduca Pietro Leopoldo II nel 1787.
Fontanina Battesimale:
Progetto di Algero Rosi. Gli stemmi sono opera di Vittorio Conti. I bronzi sono di Alfonso Buoninsegni (1972). E' situata davanti all'Oratorio, all'inizio di via Fontanella
Contrade Alleate:
Nicchio, Tartuca, Valdimontone
Contrada avversaria: Torre
Vittorie ufficiali: per la Contrada 44 1/2 - per il Comune 39
Ultima vittoria: 2 luglio 2012 - Gigi Bruschelli detto Trecciolino su Ivanov
Priore: Massimo Castagnini
Capitano: Riccardo Coppini
Sito internet: www.contradacapitanadellonda.com


CONTRADA DI VALDIMONTONE


DSC_0073




valdimontone300

Stemma d'oro, un montone rampante al naturale coronato all'antica. Nell'angolo superiore sinistro la lettera U (Umberto I) d'oro coronata alla reale su campo azzurro

Colori: Rosso e giallo con liste bianche
Motto: Sotto il mio colpo la muraglia crolla
Simboleggia: Perseveranza
Antiche Compagnie Militari: Borgo S. Maria, Sant'Angelo a Montone, Samoreci (San Maurizio)
Arte o mestiere: Ligrittieri (Mercanti di seta)
Terzo: Terzo di San Martino
Sede: Via di Valdimontone
Società di Contrada: "Castelmontorio"
Santo Patrono: Madonna del Buon Consiglio
Festa Titolare: 26 aprile

Oratorio:
Chiesa della SS: Trinità, in uso perpetuo alla Contrada che la fa offiziare tutte le domeniche
Fontanina Battesimale:
Il battesimo contradaiolo ha luogo nell'Oratorio il giorno della festa titolare
Contrade Alleate:
Onda
Contrada avversaria: Nicchio
Vittorie ufficiali: per la Contrada 48 - per il Comune 44
Ultima vittoria: 16 Agosto 2012 - Jonathan Bartoletti detto Scompiglio su Lo Specialista
Priore: Gianfranco Indrizzi
Capitano: Francesco Palazzi
Sito internet: www.valdimontone.it


NOBILE CONTRADA DELL'OCA


DSC_0156




oca300

Stemma d'oro, un'oca coronata alla reale su di una zolla erbosa, con al collo un nastro azzurro da cui pende la croce di Savoia

Colori: Bianco e verde con liste rosse
Motto: Clangit ad arma
Titolo: La Contrada ha il titolo di "Nobile" per il valore dei suoi soldati nella battaglia di Montemaggio (1145), in quella di Montaperti (1260), dopo la quale ebbe il titolo di "governatora", e nella guerra di Siena (1552-1555), inoltre, per aver costruito a proprie spese l'acquedotto dei "bottini"
Simboleggia: Avvedutezza
Antiche Compagnie Militari: Sant'Antonio, San Pellegrino
Arte o mestiere: Tintori
Terzo: Terzo di Camollia
Sede: Vicolo del Tiratoio, 13
Società di Contrada: "Trieste"
Santo Patrono: Santa Caterina da Siena
Festa Titolare: 29 aprile - la Contrada la festeggia in maggio

Oratorio:
Costruito fra il 1464 e il 1474 dagli abitanti di Fontebranda, al piano terreno della casa ove nel 1347 nacque Santa Caterina
Fontanina Battesimale: il battesimo contradaiolo ha luogo alle fonti di Fontebranda (XII-XIII sec.) nella via omonima
Contrada avversaria: Torre
Vittorie ufficiali: per la Contrada 66 - per il Comune 65
Ultima vittoria: 2 Luglio 2013 - Giovanni Atzeni detto Tittia su Guess
Governatore: Fulvio Bruni
Capitano: Claudio Cocchia
Sito internet: www.contradadelloca.it


CONTRADA DEL LEOCORNO


DSC_0209




leocorno300

Stemma d'argento, un leocorno inalberato al naturale, su base erbosa. Nella bordura azzurra sta il motto in oro HUMBERTI REGIS GRATIA

Colori:
Bianco e arancio con liste azzurre
Motto: Fiede e risana al par l'arma ch'ho in fronte
Simboleggia: Scienza
Antiche Compagnie Militari: San Giorgio, Pantaneto, Spadaforte
Arte o mestiere: Orafi
Terzo: Terzo di San Martino
Sede: Piazzetta Grassi, 6
Società di Contrada: "Il Cavallino"
Santo Patrono: San Giovanni Battista
Festa Titolare: 24 giugno

Oratorio:
San Giovannino della Staffa in Piazzatta Grassi
Fontanina Battesimale: Opera dell'Architetto Carlo Nepi. Realizzata nel 1997 è situata in Via Pantaneto
Contrade Alleate: Pantera, Tartuca
Contrada avversaria: Civetta
Vittorie ufficiali: per la Contrada 32 - per il Comune 30
Ultima vittoria: 16 Agosto 2007 - Jonatan Bartoletti detto Scompiglio su Brento
Priore: Paolo Leoncini
Capitano: Marco Gualtieri
Sito internet: www.contradaleocorno.it


CONTRADA SOVRANA DELL'ISTRICE


DSC_0000




istrice300

Stemma d'argento, un istrice armato, su base erbosa, coronato all'antica, caricato di due rose di Cipro rosso, un nodo di Savoia azzurro e la croce ottagona del Sovrano Militare Ordine di Malta d'argento sul campo di rosso


Colori: Bianco con arabeschi rossi, neri e blu in parti uguali
Motto: Sol per difesa io pungo
Titolo: La Contrada ha il titolo di "Sovrana" concesso nel 1980 dal Sovrano Militare Ordine di Malta, che ebbe sede dal XIV secolo nel rione di Camollia
Simboleggia: Acutezza
Antiche Compagnie Militari: Santo Stefano, San Vincenti, la Magione, San Bartolomeo
Arte o mestiere: Fabbri
Terzo: Terzo di Camollia
Sede: Via Camollia, 89
Società di Contrada: "Il Leone"
Santo Patrono: San Bartolomeo
Festa Titolare: 24 agosto

Oratorio:
in Via Camollia, fu originariamente la Chiesa dei Santi Vincenti e Anastasio, che si fa risalire al 1144. Dopo numerosi restauri e modifiche, la Chiesa fu concessa in uso perpetuo agli istriciaioli nel 1849
Fontanina Battesimale: opera di Vico Consorti, realizzata nel 1962, reca il motto della Contrada ed è situata in Via Malta
Contrade Alleate: Bruco, Chiocciola, Civetta, Giraffa
Contrada avversaria: Lupa
Vittorie ufficiali: per la Contrada 42 - per il Comune 41
Ultima vittoria: 2 luglio 2008 - Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Già del Menhir
Priore: Nicoletta Fabio
Capitano: Stefano Berrettini
Sito internet: www.istrice.org


NOBILE CONTRADA DEL NICCHIO


DSC_0570




nicchio300

Stemma azzurro, una conchiglia d'argento, coronata alla granducale tra due rami di corallo rosso, tre nodi di Savoia e due rosette di Cipro, l'una rossa e l'altra argento

Colori: Azzurro con liste gialle e rosse
Motto: E' il rosso del corallo che m'arde in cor
Titolo: La Contrada ha il titolo di "Nobile" per il valore delle sue milizie a Montaperti (1260) e a Porta Pispini (1527); per aver portato l'acqua nel rione nel 1469 e alla fonte dei Pispini nel 1534
Simboleggia: Riservatezza
Antiche Compagnie Militari: Abbadia nuova di sopra, Abbadia nuova di Sotto
Arte o mestiere: Vasai
Terzo: Terzo di San Martino
Sede: Via dei Pispini, 68/70
Società di Contrada: "La Pania"
Santo Patrono: San Gaetano da Thiene
Festa Titolare: 7 agosto

Oratorio:
Tra Via dei Pispini e Via dell'Oliviera, costruito nel 1680 dai contradaioli e dedicato al loro Patrono
Fontanina Battesimale: Fonte dei Pispini (XVI secolo)
Contrade Alleate: Bruco, Onda Tartuca
Contrada avversaria: Valdimontone
Vittorie ufficiali: per la Contrada 47 - per il Comune 42
Ultima vittoria: 16 Agosto 1998 - Dario Colagè detto Il Bufera su Re Artù
Priore: Paolo Neri
Capitano: Mario Corbelli
Sito internet: www.nobilecontradadelnicchio.it


CONTRADA PRIORA DELLA CIVETTA


DSC_1295






civetta300

Stemma partito di nero e rosso, una civetta in maestà con due scudetti azzurri caricati con le lettere U e M (Umberto I e Margherita di Savoia)


Colori:
Nero e rosso con liste bianche
Motto: Vedo nella notte
Titolo: La Contrada ha il titolo di "Priora" per aver ospitato la prima riunione del Magistrato delle Contrade, l'organismo che riunisce i Priori delle diciassette Contrade per deliberare sulle questioni di interesse comune
Simboleggia: Astuzia
Antiche Compagnie Militari: San Vigilio, San Pietro in Banchi, San Cristoforo
Arte o mestiere: Calzolai
Terzo: Terzo di San Martino
Sede: Castellare degli Ugurgieri, 5
Società di Contrada: "Cecco Angiolieri"
Santo Patrono: Sant'Antonio da Padova e San Bernardo Tolomei
Festa Titolare: 13 giugno

Oratorio:
Costruito nel 1930 entro la struttura del Castellare degli Ugurgieri, (Via Cecco Angiolieri), è stato consacrato nel dopoguerra
Fontanina Battesimale: Fusione in bronzo, opera di Fabio Belleschi, si trova all'interno del Castellare degli Ugurgeri
Contrade Alleate: Aquila, Istrice, Giraffa, Pantera
Contrada avversaria: Leocorno
Vittorie ufficiali: per la Contrada 36 - per il Comune 33
Ultima vittoria: 16 agosto 2009 - Andrea Mari detto Brio su Istriceddu
Priore: Riccardo Cerpi
Capitano: Francesco Ricci
Sito internet: www.contradadellacivetta.it


CONTRADA DELLA TARTUCA



DSC_1380




tartuca300

Stemma d'oro, una tartaruga in un campo d'oro seminato di nodi di Savoia azzurri alternati con margherite

Colori: Giallo e turchino
Motto: Forza e costanza albergo
Simboleggia: Saldezza
Antiche Compagnie Militari: Porta all'Arco, Sant'Agata
Arte o mestiere: Maestri di pietra
Terzo: Terzo di Città
Sede: Via Tommaso Pendola, 21
Società di Contrada: "Castelsenio"
Santo Patrono: Sant'Antonio da Padova
Festa Titolare: 13 giugno

Oratorio: in Via Tommaso Pendola. Fu edificato dalla Contrada nel XVII sec. e dedicato al patrono Sant'Antonio da Padova
Fontanina Battesimale: Opera dello scultore Bruno Buracchini (1951), è situata in via Tommaso Pendola
Contrade Alleate: Leocorno, Onda, Nicchio, Selva
Contrada avversaria: Chiocciola
Vittorie ufficiali: per la Contrada 53 1/2 - per il Comune 47 1/2
Ultima vittoria: 16 agosto 2010 - Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Istriceddu
Priore: Simone Ciotti
Capitano: Vinicio Capitani
Sito internet:www.tartuca.it


DSC_0585
Fonte





Edited by Milea - 17/8/2023, 14:37
 
Web  Top
7 replies since 13/6/2014, 21:31   4005 views
  Share