Jan Vermeer - La stradina (Het Straatje), Amsterdam, Rijksmuseum (1657-1661 circa)

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view post Posted on 18/11/2013, 21:11     +1   +1   -1
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Vermeer_Gezicht_op_huizen_in_Delft_bekend_als_Het_straatje

Johannes Vermeer, La stradina (Het Straatje)
olio su tela, 53,3 x 44 cm. (1657-1661 circa)
Amsterdam, Rijksmuseum



Si è cercata con estrema attenzione la posizione di questa stradina nella Delft di metà Seicento e per molti storici si tratta di Voldersgracht: Vermeer avrebbe rappresentato un tratto di case oltre il canale sul lato posteriore di Mechelen, la locanda del padre.
Grandemente debitrice all’invenzione del piccolo interno urbano da parte di Pieter de Hooch, l’opera sembra compendiare le virtù domestiche, il silenzio e la vita segreta degli oggetti. Pietre, mattoni e malte definiscono il palcoscenico di un’esistenza nel tempo e oltre il tempo: è la “quieta dignità” che pervade il dipinto. La casa è di foggia antica, cinquecentesca, mostra segni di intervento e restauro, ma anche le trace di crepe causate dall’incredibile deflagrazione del 1654, quando esplose un deposito di munizioni, causando centinaia di morti.

Particolare la scelta e la resa espressiva: e cioè il “taglio” dell’edificio in alto e a destra, che favorisce il senso di una “istantanea”, di un’immagine colta nella sua immediatezza, senza gli scopi decorative tipici di un paesaggio urbano. Il cielo (più mani di azzurrite, ove ogni granello di polvere splende naturalmente) è attraversato da nubi che ombreggiano l’edificio.



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Ma la piccola via è abitata: da una donna anziana intenta al cucito, da una domestica che stende panni e dagli unici due bambini di tutta la pittura di Vermeer, che fu per quindici volte padre.
E’ però la casa la protagonista assoluta: l’abitazione al centro degli interessi e delle vite degli olandesi, identità familiare, espressione dell’ordine e della pulizia, del decoro civile e morale ove la pianta di vite, che difficilmente poteva portare a maturazione qualche grappolo in quel clima, simboleggia la fedeltà e la virtù domestica, documentata e descritta da tanti viaggiatori che di Delft ammiravano il regolare sistema di canali e strade, riunite ad angolo retto in una griglia che aveva al centro Nieuwe Kerk e la piazza del mercato.
Delft era un’attrazione turistica: per l’impianto urbano, gli edifici, la tomba di Guglielmo il Taciturno, padre della Repubblica Unita.



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Padrone di una tecnica squisita, Vermeer subordina il dettaglio al tutto e ottiene il massimo effetto visivo con i mezzi più economici. Per dipingere i mattoni prima stende con un grosso pennello uno strato più o meno uniforme bruno-rossastro, introducendo qua e là una punta di grigio; poi definisce
La malta tra i mattoni, con una sottile linea di colore grigio. Infine alza alcuni mattoni con l’arancio, altri li spegne con il bruno per invecchiarli. (M.@rt)



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Edited by Milea - 6/8/2021, 17:03
 
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view post Posted on 18/11/2013, 21:28     +1   -1
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Iscrizioni: firmato sotto la finestra a sinistra


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Nota tecnica: il supporto è un fine tessuto di lino. Il fondo grigio visibile lungo la silhouette della casa a destra e in alcune parti della facciata in mattoni, contiene terra d’ombra, gesso e bianco di piombo. Particelle grossolane di biacca sporgono attraverso gli strati di vernice sottile della facciata e nelle ombre dei marroni. (M.@rt)




Edited by Milea - 6/8/2021, 17:00
 
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