Jan Vermeer - Donna con una bilancia (Vrouw met weegschaal), Washington D.C. , The National Gallery of Art (1662-1665 circa)

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view post Posted on 18/11/2013, 15:21     +1   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Vermeer-Donna-con-una-bilancia
Johannes Vermeer, Donna con una bilancia (Vrouw met weegschaal)
olio su tela, 42,5 x 38 cm. (1662-1665 circa)
Washington D.C. , The National Gallery of Art, Widener Collection



Questo lavoro è quasi certamente il primo dipinto elencato nella vendita 1696 di Amsterdam: ”Una giovane dama che pesa dell’oro in una scatola, di J.van der Meer di Delft, dipinto con arte straordinaria e vigore”: offerto a 155 fiorini, dopo la Cuoca che versa il latte a 175 fiorini.
I due dipinti erano, allora come oggi, dimostrazioni dell’arte pittorica del maestro di Delft su sui si sono esercitate diverse interpretazioni.

L’equilibrio compositivo, il rigore geometrico, il “movimento” stesso della bilancia che cerca il suo punto statico – il punto di fuga corrisponde al perno dell’oggetto – creano una condizione emotive quasi ipnotica. La geometria è pervasive ma non invadente: ottenuta con il bilanciamento sottile fra line verticali e orizzontali, e movimenti diagonali, massa contro vuoto, luce contro buio.
Una composizione dinamica giocata sul sottile dialogo fra il gesto della donna e quello del Cristo nel Giudizio universale sulla parete, quadro nel quadro, forse di Jacob de Backer, pittore fiammingo allievo di Frans Floris, noto per l’immagine del Salvatore con entrambe le braccia alzate.

Vermeer potrebbe però essersi ispirato a qualcuna delle molte opere trattate in quanto mercante d’arte. Le pieghe sinuose della tovaglia di un blu profondo, emerso nel recente restauro, muovono la geometria. Sul tavolo si trova una collana di perle con una chiusura di nastro giallo, una scatola di gioielli, monete d’oro e d’argento ; poi un’altra più piccolo aperta, che potrebbe contenere i pesi.

L’esame al microscopio ha risolto una delle diverse controversie: la donna non sta pesando l’oro come suggerito nella descrizione del 1696, personificando così la vanità terrena, ma attende che i due piatti giungano in equilibrio. Dimostrerebbe attesa ed equilibrio di giudizio, rispecchiandosi nel quadro, e non avidità e desiderio di beni materiali.
Se è vero che lo specchio potrebbe identificare l’immagine come Vanitas , la sua serenità è più in sintonia con le associazioni positive tradizionalmente connesse proprio allo specchio: conoscenza di sè e della verità.


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Altri interpretano invece la pittura teologicamente è la Verità che combinata al Giudizio universale dà la “Verità della Religione rivelata”. Ancora: la donna è immagine secolarizzata della Vergine Maria che, in piedi davanti al Giudizio Universale, assume il ruolo di intercessore e madre compassionevole.
Il gesto era abituale: le diverse monete avevano valori diversi in base al loro peso, in oro e argento, e il valore d’acquisto cambiava quasi quotidianamente in un mondo già “globalizzato”. Perciò la scena tornerebbe al suo possibile, assoluto realismo.

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Nota tecnica : il supporto è un tessuto fine di lino, bordi originali. La superficie pittorica è varia e complessa, con effetti di texture. Quasi tutte le aree sono state dipinte a pigmenti sottostanti non pienamente asciutti. (M.@rt)







Edited by Milea - 6/8/2021, 17:07
 
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