Siena, 16 agosto 2013: il Palio dell'Assunta, Il cencio è opera di Cesare Olmastroni e Cecilia Rigacci

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Milea
view post Posted on 10/8/2013, 22:01 by: Milea     +3   +1   -1
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16 agosto 2013: il Palio dell’Assunta

Il cencio è opera di Cesare Olmastroni e Cecilia Rigacci


presentazionepalioagosto2013


In un clima emozionante e ricco di applausi il sindaco Bruno Valentini e Margherita Anselmi Zondadari hanno presentato il Drappellone del prossimo palio di mezzo agosto. I presenti hanno potuto ammirare la maestria e la passione con cui i due artisti senesi, Cecilia Rigacci e Cesare Olmastroni, visibilmente emozionati, si sono cimentati in questa importantissima sfida.

Un palio a due facce, e due diversi modi di fare pittura, che riescono però a sposarsi in un qualcosa di magico e fantasioso che fa di questo cencio un’opera unica e forse irripetibile. Il legame di stima che lega i due artisti si sposa nel clima mitico e spesso surreale che il Palio nasconde al proprio interno.


palio-assunta2


L’opera di Olmastroni colpisce lo spettatore per il manto che avvolge la Vergine, una stoffa pregiata che riporta alla mente una frase scritta nelle Cronache dell’Anno Mille di Rodulfus Glaber in cui lo scrittore medievale evidenziava come il mondo si fosse tinto di un candido manto di chiese. Questo vuole simboleggiare il forte legame della Madonna con Siena che con le sue chiese ed i suoi palazzi storici la avvolge per enfatizzare la devozione mariana del popolo senese. Le cartoline di alcuni luoghi particolari dei dieci rioni che si contenderanno il Cencio trasmettono un’armonia atemporale in cui quel sogno di una vita più bella teorizzato da Huizinga sembra che si possa realizzare.



palio-assunta



Il tutto attraverso quel celeste che inebria l’anima speranzosa del contradaiolo proiettandolo in quel meravigliosus magistralmente descritto da Plotino. Olmastroni è divenuto guida di quel percorso escatologico che vuole riportare noi contemporanei a riscoprire la meraviglia dell’uomo medievale studiato da Le Goff.

Guardando l’opera di Cecilia Rigacci si nota tutta la bellezza di un post moderno ancora da scoprire, come si evince dal forte richiamo al Liberty ed al Neo Classico. Parlando del suo Palio non si può non citare gli studi e l’idea di bellezza di Fabio Bargagli Petrucci, dalla leggerezza delle linee della Rigacci si viene proiettati in quel clima di creatività dell’arte contemporanea senese.


Palio-assunta1


Nelle stoffe racchiuse negli stemmi incastonati da perle pregiate si concentra tutta l’essenza di questo microcosmo. L’opera ci proietta in un tempus sine tempora in cui si perde nettamente la distinzione tra passato, presente e futuro, ma forse è proprio questa l’essenza del Palio, saper trasformare la normalità contemporanea in un qualcosa dal fascino misterioso e alchemico. Come ogni volta ci si potrebbe sbizzarrire nel cercare segni premonitori che lo avvicinino alla propria contrada, ma preferiamo lasciare al meraviglioso sentimento del Palio che aleggia dentro di noi indicarci in quale pennellata dob-biamo scorgere i nostri colori.

Nel Drappellone di Cesare Olmastroni e Cecilia Rigacci
un omaggio al Palio e alla Madonna Assunta




DrappelloneAgosto2013OlmastroniRigacci1


Quando due artisti legati, per nascita o cultura, alla terra di Siena si cimentano in quello che è considerato, per i senesi, una delle più grandi ambizioni non può nascere che un grande omaggio alla città e alle sue tradizioni.

Il drappellone realizzato per questo Palio ne è un esempio. Due personalità diverse: Cesare Olma-stroni e Cecilia Rigacci. Come diversi sono i loro background. Ad accomunarli, nella loro diversità di genere, lo stesso amore per la grande Festa di Siena.

Olmastroni, nato come lui dichiara “con il pennello in mano”, ci ha regalato una Madonna antica; chiaro il suo amore per i grandi maestri del Trecento italiano come Simone Martini. Ma nella sua opera Olmastroni trasferisce la contemporaneità. Il volto dell’Assunta, come gli ovali delle senesi dell’oggi. Nel manto il disegno urbanistico di Siena, che ricorda il capolavoro di Ambrogio Lorenzetti nell’allegoria del Buon Governo. La Vergine si ammanta della città. La protegge in abbraccio corporeo che domina quasi la totalità della seta. Altro elemento da non tralasciare è l’inserimento dell’oro, nell’aureola e nel bordo del mantello.

E’ applicato con maestria su una base di stucco
, per esaltarne la lucentezza e contornare di riflessi un’immagine già bella di per sé. In basso l’araldica di rito: lo stemma della città, quello del Sindaco e dei Terzi. A fianco, con singolare creatività, l’araldica contradaiola. L’artista, infatti, non ha riportato il bestiario e neppure i colori delle dieci partecipanti alla Carriera, bensì squarci significativi dei rioni, come ad evidenziare la forza della storia nella vita del Palio. La concretizzazione di un sentire e di un vivere l’appartenenza ad una bandiera e, al tempo stesso, ad un’intera collettività.
Una sensibilità lirica di cui Cesare Olmastroni riesce a farsi perfetto interprete.


Cecilia-Rigacci



L’altra mano, quella di Cecilia Rigacci, dà vita, con un gioco di linee sinuose, all’offerta votiva che ogni senese aspira di fare in caso di vittoria.
Il cambio di stile è netto. Riecheggia il Liberty. Lo spazio del drappellone vede, nella parte inferiore, un paggio vestito con i colori di Siena. Porge un cuscino con sopra tutti gli stemmi delle Contrade. Tutti e diciassette perché tutti i popoli, insieme, sono devoti alla Madonna Assunta, rappresentata, in alto con i lineamenti di una giovinetta vestita con il colori del cielo su un fondo leggermente più scuro. E’ a lei che la città rivolge l’offerta votiva. L’immagine appare come in un sogno. Onirica. Come miniature, ai piedi del paggio, il vessillifero del Comune e il comandatore. Due figure cariche di simbolismo per lanciare un messaggio quanto mai di attualità: coraggio e non guerra per superare il momento difficile che la città sta attraversando. Sul lato opposto un accenno alle colonne del Duomo: la sacralità del luogo dove si svolge il momento raffigurato.

Preziose le rifiniture e i particolari dipinti. Antiche perline in vetro di Murano, oro, coralli rosa e merletti, impreziosiscono il suo lavoro, che risulta accurato in ogni minimo particolare, come lo sfondo, che ripropone, in verde chiaro, un’antica trama in seta. E’ il Pallium, il tessuto sacro che ospita la scena dell’offerta.
Fonte



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Edited by Milea - 16/8/2023, 09:56
 
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