«L'Angelo del bizzarro, il Romanticismo nero da Goya a Max Ernst» al Museo d'Orsay, Il seducente lato oscuro del romanticismo (in mostra fino al 9 giugno 2013)

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view post Posted on 25/3/2013, 16:56     +3   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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«L'Angelo del bizzarro:
il Romanticismo nero da Goya a Max Ernst»
in mostra al Museo d'Orsay






Carlos Schwabe (1866-1926)
La Morte e il becchino
1900
acquarello, gouache e mina di piombo - 76 x 56 cm
Parigi, Museo d'Orsay (conservato presso il dipartimento delle Arti Grafiche del museo del Louvre)


Il Museo d'Orsay ospita, negli spazi nati per l'Esposizione Universale del 1900 e convertiti in stazione per i primi decenni del secolo scorso, la mostra «L'Angelo del bizzarro, il Romanticismo nero da Goya a Max Ernst» (fino al 9 giugno 2013). Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, stampe e sculture prodotte tra la fine del Settecento e l'inizio del Novecento.

In quel periodo storico scrittori, pittori e scultori si sono influenzati a vicenda attraverso i loro universi fantastici e grotteschi, seducendo il pubblico con il gusto per il mistero e per il macabro. Se Goya e Géricault hanno messo lo spettatore di fronte alle atrocità assurde delle guerre e dei naufragi dei loro tempi, Füssli e Delacroix hanno dato corpo agli spettri, alle streghe e ai demoni di Milton, Shakespeare e Goethe, mentre C.D. Friedrich e Carl Blechen lo hanno proiettato in paesaggi enigmatici e funebri, espressione del proprio destino.

Alla fine della Prima guerra mondiale anche il cinema s'impossessa di Frankenstein, di Faust e di altri capolavori del romanticismo nero che si sedimenta, così, in modo definitivo nell'immaginario collettivo. Completa il viaggio de «L'Angelo del bizzarro» nella zona d'ombra, di eccesso e d'irrazionale, che si cela dietro l'apparente trionfo delle luci della Ragione, la rassegna cinematografica nella navata del museo dal titolo «La carne, la morte e il diavolo». Dedicate a tre maestri del cinema muto scandinavo, Victor Sjöström, Mauritz Stiller e Benjamin Christensen, le proiezioni pongono l'accento sull'aspetto leggendario, fantastico o melodrammatico della loro opera.




Alphonse-Mucha, Le Gouffre






Anonimo, Photographie Spirite (médium et spectres)






Charles Lacoste, La Main de l’ombre






Félicien Rops, Le Sphinx, 1879






Gaston Redon, Monument funéraire entouré de montagnes






Julien Duvocelle, Crâne aux yeux exorbités






Paul Gauguin, Madame la Mort






Paul Ranson, La Sorcière au chat noir, 1893






Serafino Macchiati, Le Visionnaire





Edited by Milea - 2/3/2023, 11:45
 
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