Siena: il Palio dell'Assunta - 16 agosto 2012, Francesco Clemente ha dipinto il Drappellone. VIDEO

« Older   Newer »
  Share  
Milea
view post Posted on 15/8/2012, 20:17 by: Milea     +1   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,027
Reputation:
+25,061
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



Presentazione del Drappellone di
Francesco Clemente


L'artista napoletano ha dipinto un Palio quasi naif




Francesco Clemente: un artista libero. Libero di ricercare, come di vivere in luoghi diversi. Napoli, Roma, New York, India. Libero di attingere alle sensazioni per poi rielaborarle in maniera caleidoscopica. Senza, però, ripetizioni. Originale sempre. Come nella rappresentazione dei corpi. Figure che transumano, come questa stupenda Madonna realizzata per il Palio del 16 agosto. E’ il drappellone dedicato all’Assunta.



In quel volto, dove occhi e bocca si aprono in spazi indefiniti, dove solo la leggerezza del tratto indica la femminilità, è racchiuso il misticismo della fede, in grado di abbracciare l’universalità. Come il manto, celeste, che avvolge un corpo non corpo, dal quale emergono gli stemmi delle Contrade. Un simbolismo iconografico capace di richiamare cristianità e senesità. Le Contrade sono nel grembo di Maria. In verticale. Fanno parte di lei. Come la stessa città di Siena che, due volte l’anno, dedica la sua Festa alla Vergine.

Francesco Clemente nella realizzazione del Palio è riuscito a traslare la sua idea di sacralità e, in una sorta di fascinazione, con colta abilità pittorica ha velato il dipinto. Come il Cristo velato della sua Napoli, il drappo di seta rimanda a sensazioni di trasparenza, incita a cercare oltre il guardare.
Sarebbe riduttivo inquadrare Clemente nella Transavanguardia o nel Post-moderno, perché riesce a travalicarne i confini con un personalismo creativo che carica di innovazione ciò che è già novità.
Radici e retaggi culturali diventano marche connotative per la sua concettualità estetica in un lavoro in divenire.

Già la scelta dei colori e le vicinanze applicate ribadiscono la sua voglia di continua ricerca. Nessun forte cromatismo. La tavolozza di Clemente ha scelto, solo, tonalità leggere lavorando con: giallo, celeste, salmone, verde acqua e arancio. In rosa l’abito della Madonna.
Un ricordo antropologico per unire i due contrasti-incontri dell’umanità. Il maschile e il femminile, nell’immaginario collettivo. Ma anche natura e cultura, le due entità che ritroviamo nella corsa senese.

Il drappo si legge nel suo insieme.
Niente primi o secondi piani. Tutti gli elementi riportati emergono all’unisono, perché gli uni fanno parte degli altri. Abolite le gerarchie regolate dall’occhio, in modo che la storia e la committenza dell’oggi possano stare sullo stesso piano, in un continuum tra passato e presente.

BIOGRAFIA di FRANCESCO CLEMENTE (Napoli, 1952)
L’attività artistica di Francesco Clemente attraversa quattro decadi con importanti riconoscimenti a livello internazionale. Nel corso degli anni Settanta l’artista ha realizzato opere nelle quali è evidente l’interesse per le tradizioni contemplative dell’India, paese dove ha vissuto per svariati anni.

Dal 1981 Clemente si è trasferito a New York con la moglie Alba e i quattro figli.
I suoi dipinti, i disegni, le incisioni e i libri illustrati sono stati esposti in prestigiose sedi internazionali tra cui si possono annoverare la Whitechapel Art Gallery di Londra, la Nationalgalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York, l’Art Institute di Chicago e il Dia Center for the Arts di New York.

Nel corso degli anni Novanta le sue opere sono state esposte presso il Philadelphia Museum of Art, la Royal Academy of the Arts di Londra, il Pompidou Center di Parigi e il Sezon Museum di Tokyo. Nel 1999/2000 la più importante retrospettiva dedicata ai lavori di Clemente è stata inaugurata presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York e il Museo Guggenheim di Bilbao.

Recentemente le sue opere sono state esposte presso l’Irish Museum of Modern Art di Dublino (2004), il Rose Art Museum in Massachusetts (2004), il Museo Maxxi di Roma (2006), il Museo MADRE di Napoli (2009) e la Schirn Kunsthalle di Francoforte (2011), il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze (2011) e la Mary Boone Gallery di New York (2012).

Clemente ha inoltre partecipato a numerosi progetti di collaborazione, come i dipinti realizzati a più mani insieme a Jean-Michel Basquiat e Andy Warhol e nel 2012 a Bonn è stata inaugurata una importante esposizione dedicata ai tre artisti e alle loro opere di collaborazione (Ménage à trois Warhol, Basquiat, Clemente, Ausstellungshalle der Bundesrepublik Deutschland, 10 February - 20 May 2012). Numerosi i libri d’artista che Clemente ha realizzato avvalendosi della collaborazione di poeti come Robert Creeley, Allen Ginsberg, John Wieners e Rene Ricard. Clemente è membro della American Academy of Arts and Letters. Fonte


Edited by Milea - 16/8/2014, 00:30
 
Web  Top
5 replies since 15/8/2012, 20:17   763 views
  Share