Storia del campionato di calcio, Tutti gli scudetti dal 1898 a oggi

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 7/5/2012, 22:16     +2   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,025
Reputation:
+25,055
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



Storia del campionato di calcio
Tutti gli scudetti dal 1898 a oggi


Il primo campionato di calcio si disputò in un giorno solo






8 maggio 1898
Il Genoa campione d’Italia di calcio

Nell’ambito dei festeggiamenti in occasione dell’Esposizione Internazionale per i cinquant’anni dello Statuto Albertino, a Torino si svolge in una sola giornata il primo campionato italiano di calcio: vince il Genoa, che superata in semifinale la Ginnastica Torino (2-1) si impone dopo i supplementari anche all’Internazionale Torino (2-1). Questa la formazione vincitrice: Spensley; Leaver, Bocciardo; Dapples, Bertolio, Le Pelley; Ghiglione, Pasteur II, Ghigliotti, De Galleani, Baird.


genoa1898







16 aprile 1899
Campionato di calcio, bis del Genoa

A Genova si disputa la finale del secondo campionato italiano di calcio: come nel 1898, il Genoa batte l’Internazionale Torino, stavolta per 2-0. Questa la squadra campione: Ghigliotti; De Galleani, Spensley; Pasteur I. Leaver, Pasteur II; Passadoro, Arkless, Dapples, Deteindre, Agar.




22 aprile 1900
Tris del Genoa nel campionato di calcio

Per la terza volta in tre edizioni, il Genoa vince il campionato italiano di calcio. Questa la formazione che si impone 1-0 nella finale di Torino contro il F. C. Torinese: Spensley; Rossi P., Ghigliotti; Pasteur I, Pasteur II, Passadoro; Bocciardo, Henman, Dapples, Agar, Fawcus.





5 maggio 1901
Il Milan rompe il dominio del Genoa

A Genova, sul campo di Ponte Carrega, il Milan conquista il suo primo campionato italiano di calcio: la finale col favoritissimo Genoa, campione nelle prime tre edizioni (1898, 1899, 1900), si chiude sul 3 a 0. Tra i marcatori Herbert Kilpin. La formazione scesa in campo è la seguente: Hoode, Suter, C. Gadda, Lies, Kilpin, Angeloni, Recalcati, Davies, Negretti, Allison, G. Colombo. Presidente: Alfred Edwards.





Domenica 13 aprile 1902
Calcio, rivincita del Genoa sul Milan

Sul campo di Ponte Carrega, il Genoa batte il Milan per 2-0 e vince il quarto campionato di calcio in cinque anni: i rossoneri, campioni nel 1901, avrebbero dovuto avere il vantaggio del campo, che hanno però misteriosamente ceduto agli avversari (hanno preso soldi?). I gol sono stati segnati da Salvadè e Pasteur II, questa la formazione vincente: Spensley; Rossi P., Ghigliotti; Pasteur I, Senft, Passadoro; Agar, Salvadè, Dapples, Cartier, Pasteur II (all. Savage).





Mercoledì 29 aprile 1903
Calcio: battuta la Juventus, Genoa ancora campione

Il Genoa vince 3-0 in casa la finale con la Juventus e per il secondo anno consecutivo (la quinta volta in sei edizioni) è campione italiano di calcio. Le reti sono segnate da Agar e Dapples, più un autogol di Armano. Questa la formazione vincente: Spensley, Rossi P., Ghigliotti; Pasteur I, Senft, Cartier; Agar, Foffani, Dapples, Montaldi, Pasteur II.





Domenica 27 marzo 1904
Calcio: Juventus di nuovo ko, sesto titolo al Genoa

Per il terzo anno consecutivo (la sesta volta in sette edizioni) il Genoa vince il campionato italiano di calcio: come nel 1903, i liguri si impongono nella finale giocata in casa con la Juventus, decisivo il gol di Bugnion al 63’. Questa la squadra campione: Spensley; Bugnion, Rossi P.; Schoeller, Senft, Pasteur I; Salvadé, Goetzlof, Agar, Pasteur II, Pellerani.





Domenica 9 aprile 1905
Juve campione d’Italia

L’Us Milanese ferma sul 2 a 2 il Genoa, finora vincitore di sei campionati su sette, e consegna alla Juve il titolo italiano (6 punti contro 5). A differenza dei rivali, i bianconeri schierano una formazione composta quasi per intero da italiani, con soli tre stranieri: Walty, Diment, Squair.





Domenica 6 maggio 1906
Secondo titolo per il Milan

Il Milan è per la seconda volta campione italiano di calcio: dopo che il primo spareggio con la Juve, disputato il 29 aprile 1906 al Velodromo Umberto I di Torino, si è concluso 0 a 0 dopo i tempi supplementari, i bianconeri disertano la ripetizione prevista sul campo dell’Us Milanese in via Comasina, a Milano (non lo ritengono un campo sufficientemente “neutro”, la prima sfida si era giocata a Torino per il maggior numero di gol segnati, esclusi quelli a tavolino, nel girone finale).




Domenica 7 aprile 1907
Bis rossonero

Vincendo 2 a 0 sul campo di Ponte Carrega, Genova, contro l’Andrea Doria, il Milan si aggiudica per il secondo anno consecutivo il campionato italiano di calcio. I gol dell’ultima partita sono siglati da Alessandro Trerè e Johann Ferdinand Mädler, nella classifica del girone finale i rossoneri precedono con 6 punti il Torino (5).





Domenica 3 maggio 1908
Calcio, la Pro Vercelli campione d’Italia

Grazie a un 2-1 in casa dell’Us Milanese, la Pro Vercelli vince il suo primo campionato di calcio. Questa la squadra campione: Innocenti; Salvaneschi, Celoria; Ara, Milano I, Leone; Romussi, Bertinetti, Fresia, Visconti, Rampini I. Questa la classifica del girone finale: Pro Vercelli 6, Us Milanese 3, Andrea Doria 1 (manca da disputare l’ormai inutile Andrea Doria-Us Milanese, in programma il 17 maggio).





Mercoledì 28 aprile 1909
Calcio, titolo bis per la Pro Vercelli

Forte del 2-0 con cui si era imposta in casa il 4 aprile, la Pro Vercelli pareggia 1-1 in casa dell’Us Milanese e si aggiudica per il secondo anno consecutivo il campionato italiano di calcio. Questa la squadra campione: Innocenti; Binaschi, Servetto; Ara, Milano I, Leone; Milano II, Visconti, Fresia, Rampini I, Corna.





Domenica 24 aprile 1910
L’Inter campione d’Italia

Con una vittoria 10 a 3 sul campo della Pro Vercelli, l’Inter conquista per la prima volta il campionato italiano di calcio: infuriati per la decisione di non rinviare la partita (hanno alcuni giocatori impegnati in tornei militari), i campioni uscenti (1908 e 1909) hanno schierato una squadra di undicenni. Questa la formazione campione d’Italia: Campelli, Fronte, Zoller, Yenni, Fossati I, Stebler, Capra, Peyer, Peterlj, Aebi, Schuler.




Domenica 18 giugno 1911
Calcio, la Pro Vercelli torna campione

Già vittoriosa per 3-0 nella sfida disputata in casa l’11 giugno, la Pro Vercelli si impone 2-1 in casa del Vicenza e conquista il terzo titolo italiano di calcio. Questa la squadra campione: Innocenti; Binaschi, Valle; Ara, Milano I, Leone; Milano II, Berardo, Ferraro, Rampini I, Corna.





Domenica 5 maggio 1912
Calcio, quarto titolo per la Pro Vercelli

Per il secondo anno consecutivo (quarta volta in cinque anni) la Pro Vercelli vince il campionato di calcio: già vincitrice per 6-0 nella sfida giocata in trasferta il 28 aprile, si impone 7-0 in casa col Venezia. Questa la squadra campione: Innocenti; Binaschi, Valle; Ara, Milano I, Leone; Milano II, Berardo, Ferraro, Rampini I, Corna.




Domenica 1 giugno 1913
Pro Vercelli campione d’Italia, Lazio sconfitta

A Genova la Pro Vercelli batte 6-0 la Lazio e vince per il terzo anno consecutivo il campionato italiano di calcio.





Domenica 12 luglio 1914
Casale campione d’Italia, Lazio ko

Già vittorioso 7-1 nell’andata giocata in casa il 5 luglio, a Roma il Casale batte 2-0 la Lazio e conquista il titolo di campione italiano di calcio.




Domenica 23 maggio 1915
Sospeso il campionato di calcio

In seguito alla mobilitazione per la guerra, la Direzione della Federazione Italiana del Giuoco del Calcio annulla i due match che avrebbero dovuto avere luogo per concludere il girone finale Italia Settentrionale, Genoa-Torino e Milan-Internazionale: il Genoa guida la classifica con 7 punti contro i 5 di Torino e Inter e i 3 del Milan. Nel girone Italia Centrale saltano Lazio-Lucca e Pisa-Roman (classifica: Lazio 8, Roman e Pisa 6, Lucca 0). Nel Girone Meridionale si è imposta l’Internazionale Napoli.




Martedì 23 settembre 1919
Calcio, assegnato al Genoa il titolo del 1915

La Federazione Italiana del Giuoco del Calcio assegna il titolo del 1915 al Genoa, che al momento della sospensione per la guerra guidava la classifica del girone Italia-Settentrionale.




Domenica 20 giugno 1920
Secondo titolo per l’Inter

Vittoriosa 3-2 nella finale di Bologna contro il Livorno, l’Inter conquista il suo secondo campionato italiano di calcio. Gli amaranto, in dieci dal 7’ per l’infortunio di Innocenti I, hanno fallito con Magnozzi un calcio di rigore, poi i nerazzurri sono andati a segno con Conti (22’), Aebi (36’), Cevenini III (40’), chiudendo il primo tempo sul 3-0. Nella ripresa lo stesso Magnozzi ha accorciato le distanze con una doppietta (57’, 67’), ma i toscani non son riusciti a completare la rimonta.




Domenica 24 luglio 1921
Calcio, sesto titolo per la Pro Vercelli

A Torino la Pro Vercelli batte 2-1 il Pisa nella finale del campionato italiano di calcio. Questa la squadra campione: Curti; Rosetta, Bossola; Ara, Parodi, Perino; Ceria, Ardissone, Gay, Rampini II, Borello.

Sabato 27 agosto 1921
Calcio, 24 società del centro-nord fondano la C. C. I

Presente il delegato di 48 società dell’Italia centro-meridionale, le 24 maggiori società di calcio dell’Italia centro-settentrionale fondano la Confederazione Calcistica Italiana. Ne fanno parte: Torino, Juventus, Milan, Inter, Legnano, Hellas Verona, Livorno, Bologna, Vicenza, Alessandria, Casale, Brescia, Novara, Modena, Us Milanese, Venezia, Savona, Spezia, Genoa, Andrea Doria, Pro Vercelli, Pisa, Mantova, Padova. La scissione è stata decisa dopo che la Federazione Italiana del Giuoco del Calcio (Figc) ha respinto la proposta di ridurre da 64 a 24 il numero delle squadre centro-settentrionali partecipanti al massimo campionato. [Sta. 29/8/1921]




Domenica 21 maggio 1922
Calcio, titolo Figc alla Novese

A Cremona la Novese batte 2-1 la Sampierdarenese e vince il campionato italiano Figc, cui non hanno partecipato le più importanti società italiane (riunite nella Confederazione Calcistica Italiana).




Domenica 18 giugno 1922
Calcio, alla Pro Vercelli il titolo C.C.I

Già vittoriosa 3-0 in trasferta l’11 giugno, la Pro Vercelli batte 5-2 in casa la Fortitudo Roma e vince il campionato di calcio della Confederazione Calcistica Italiana (vi hanno partecipato le più importanti squadre italiane). Questa la squadra campione: Curti; Rosetta, Bossola; Milano IV, Parodi, Perino; Ceria, Ardissone, Gay, Rampini II, Borello.

Sabato 24 giugno 1922
Calcio, pace delle grandi con la Figc

Ad Alessandria i vertici della Confederazione Calcistica Italiana, di cui fanno parte le principali società italiane, accettano di rientrare nella Federazione Italiana del Giuoco del Calcio, che avevano lasciato nell’agosto 1921. [Sta. 25/6/1922]




Domenica 22 luglio 1923
Sconfitta la Lazio, Genoa campione d’Italia

Già vittorioso 4-1 nell’andata disputata in casa il 15 luglio, il Genoa si impone 2-0 a Roma con la Lazio e conquista il titolo di campione italiano di calcio.




Domenica 7 settembre 1924
Calcio, è del Genoa il primo “scudetto”

Forte del 3-1 ottenuto in casa il 31 agosto, il Genoa pareggia 1-1 in casa del Savoia e vince il suo secondo campionato di calcio consecutivo, portando il totale a nove. Novità di quest’edizione, i campioni d’Italia potranno sfoggiare sulla maglia uno scudetto tricolore.




Domenica 23 agosto 1925
Calcio, primo titolo per il Bologna

Già vittorioso 4-0 nella sfida giocata in casa il 16 agosto, il Bologna vince 2-0 in casa dell’Alba e per la prima volta è campione italiano di calcio. Questa la formazione che conquista lo scudetto: Gianni; Borgato, Gasperi; Genovesi, Baldi, Giordani; Pozzi, Schiavio, Della Valle, Perin, Muzioli. Il campionato è stato segnato dalle polemiche per la finale della Lega Nord col Genoa. [Brera 1975] [Leggi tutta la notizia]




Domenica 22 agosto 1926
Secondo titolo per la Juve

Dopo la vittoria 7-1 ottenuta all’andata l’8 agosto, la Juve vince 5-0 a Roma contro l’Alba e si aggiudica il suo secondo titolo italiano, il primo dall’introduzione dello scudetto. Tripletta di Pastore, segnano anche Hirzer e Munerati.




Domenica 3 luglio 1927
Primo scudetto per il Torino

Vittorioso 1-0 in casa nello scontro diretto con il Bologna (gol su rigore dell’ungherese Mihaly Balacics), il Torino conquista matematicamente il suo primo scudetto: quando resta da disputare solo la rivincita in Emilia tra rossoblu e granata, quest’ultimi hanno un incolmabile vantaggio di quattro punti (14 a 10 nel girone finale a 6, resta da giocare anche un ininfluente Juve-Milan). La sfida Torino-Bologna era stata già giocata, con lo stesso risultato, il 15 maggio, partita poi annullata dal Comitato arbitrale. [Leggi tutta la notizia in spoiler]


Scandalo Torino: lo scudetto ’27 non verrà assegnato
• L’onorevole Leandro Arpinati, presidente della Figc, avvicinato a Bologna prima del match Italia-Austria (Coppa Internazionale, vittoria degli ospiti per 1-0) comunica che il calciatore juventino che ha venduto il derby costato al Torino la revoca dello scudetto del 1927 è il fortissimo terzino Luigi Allemandi, nel frattempo passato all’Inter, per cui si profila la squalifica a vita: incassate 25 mila lire prima della partita, avrebbe dovute incassarne altrettante a cose fatte, poiché secondo il dirigente granata dott. Nani si era impegnato troppo il saldo gli è stato negato, le sue proteste con lo studente d’ingegneria Giovanni Gaudioso, mediatore che viveva nel suo stesso pensionato, sono state ascoltate da un altro inquilino, per giunta giornalista della Stampa (proprietà degli stessi Agnelli che possiedono la Juventus) che ha scatenato lo scandalo con un articolo dal titolo “C’è del marcio in Danimarca” pubblicato sul quotidiano “Tifone” di Roma. Allemandi potrebbe non essere l’unico colpevole: i maligni fanno notare che nel derby del 5 giugno la punizione del granata Balacics (gol dell’1-1) era stranissimamente passata tra le gambe di un membro della barriera, l’altro terzino Virgino Rosetta, noto come il primo professionista del nostro calcio (è stato acquistato nel ’23 dalla Pro Vercelli, per aggirare le norme prende un ricchissimo stipendio da “ragioniere”). Assicurato che «ove altre responsabilità venissero alla luce, colpirò con la medesima fermezza», Arpinati comunica anche che lo scudetto non verrà assegnato al Bologna, squadra di cui è notoriamente tifoso, finito al secondo posto nel girone finale del 1927: «Il risultato dell’inchiesta è tale che ho riportato l’impressione precisa che talune partite di campionato abbiano falsato l’esito del campionato stesso. Il Bologna non avrà perciò il titolo tolto al Torino: il campionato 1926-27 non avrà quest’anno il suo vincitore. L’esempio servirà, ne sono certo, di monito, e varrà, mi auguro, a migliorare la situazione calcistica che è in questo momento di una delicatezza e di una gravità senza pari». [Sta. 8/11/1927]


Giovedì 3 novembre 1927
Revocato lo scudetto del Torino

Leandro Arpinati, presidente della Figc, comunica la revoca dello scudetto vinto nel 1927 dal Torino: secondo l’accusa un giocatore juventino il cui nome non è ancora stato reso noto si sarebbe venduto il derby del 5 giugno 1927 (2-1 per i granata, gol di Balacics e Libonatti dopo l’iniziale vantaggio bianconero di Vojak I). [Sta. 4/11/1927; Brera 1975]

Domenica 6 novembre 1927
Scandalo Torino: lo scudetto ’27 non verrà assegnato

L’onorevole Leandro Arpinati, presidente della Figc, avvicinato a Bologna prima del match Italia-Austria (Coppa Internazionale, vittoria degli ospiti per 1-0) comunica che il calciatore juventino che ha venduto il derby costato al Torino la revoca dello scudetto del 1927 è il fortissimo terzino Luigi Allemandi, nel frattempo passato all’Inter, per cui si profila la squalifica a vita (...). Assicurato che «ove altre responsabilità venissero alla luce, colpirò con la medesima fermezza», Arpinati comunica anche che lo scudetto non verrà assegnato al Bologna, squadra di cui è notoriamente tifoso, finito al secondo posto nel girone finale del 1927: «Il risultato dell’inchiesta è tale che ho riportato l’impressione precisa che talune partite di campionato abbiano falsato l’esito del campionato stesso. Il Bologna non avrà perciò il titolo tolto al Torino: il campionato 1926-27 non avrà quest’anno il suo vincitore. L’esempio servirà, ne sono certo, di monito, e varrà, mi auguro, a migliorare la situazione calcistica che è in questo momento di una delicatezza e di una gravità senza pari». [Sta. 8/11/1927] [Leggi tutta la notizia]




Domenica 22 luglio 1928
Scudetto “bis” per il Torino

Pareggiando 2-2 in casa del Milan (ma complice l’1-2 dell’Alessandria in casa del Genoa, con una sconfitta non sarebbe cambiato niente) il Torino bissa lo scudetto del ’27 poi revocato per il “caso Allemandi”. Classifica del Girone Finale: Torino 19, Genoa 17, Juventus e Alessandria 16, Bologna 15, Milan 14, Inter 11, Casale 4. A San Siro i rossoneri vanno in vantaggio dopo 23’ con Tansini, al 63’ pareggia Vezzani, al 67’ Torriani riporta in vantaggio i padroni di casa, all’80’ Baloncieri segna su rigore (contestatissimo dal pubblico di casa) il definitivo 2-2. Questa la formazione granata: Bosia; Monti, Martin II; Colombari, Janni, Sperone; Vezzani, Baloncieri, Libonatti, Rossetti, Franzoni. [Sta. 23/7/1928]




Domenica 7 luglio 1929
Battuto il Torino (1-0), il Bologna vince la “bella” scudetto

A Roma il Bologna batte 1-0 il Torino e conquista il suo secondo scudetto dopo quello del ’25. “Bella” necessaria dopo che gli emiliani avevano vinto (3-1) la sfida giocata in casa il 23 giugno e i piemontesi (1-0) quella giocata a Torino il 30 giugno, al 7’ della ripresa il bolognese Pitto viene espulso per fallo su Rossetti, un minuto dopo subiscono la stessa sorte il compagno di squadra Martelli e il granata (per l’occasione in bianco) Janni. Parità numerica (nove contro nove) ristabilita all’82’ per un infortunio a Vezzani, subito dopo il “rossoblu” Angelo Schiavio (per l’occasione in maglia verde) si impadronisce della palla poco oltre la metà campo, compie una quarantina di metri, poi centra dal vertice destro dell’area di rigore per l’accorrente Muzioli che segna il gol decisivo. [Vittorio Pozzo, Sta. 8/7/1929]




Domenica 29 giugno 1930
“Terzo scudetto” per l’Ambrosiana

L’Ambrosiana batte 2 a 0 a Milano la Juventus (32’ Viani, 67’ Conti) e con una giornata d’anticipo conquista il titolo di campione d’Italia (il Genoa, vittorioso in casa 2-0 col Livorno, è staccato di 4 punti). Per la prima volta il torneo è stato disputato con la formula del girone unico, per i nerazzurri si tratta del primo successo da quando è stato inventato lo scudetto (1924) e da quando hanno cambiato nome (1928).

Meazza capocannoniere
Assente nell’ultima sfida di campionato, persa dall’Ambrosiana già campione d’Italia 2-0 a Modena, il nerazzurro Giuseppe Meazza conquista il titolo di capocannoniere del primo campionato a girone unico (31 reti contro le 21 del romanista Volk).




Domenica 6 luglio 1930
Meazza capocannoniere

Assente nell’ultima sfida di campionato, persa dall’Ambrosiana già campione d’Italia 2-0 a Modena, il nerazzurro Giuseppe Meazza conquista il titolo di capocannoniere del primo campionato a girone unico (31 reti contro le 21 del romanista Volk).




Domenica 21 giugno 1931
La Juve fa tris

Vincendo 1-0 in casa contro l’Inter (gol di Orsi), la Juventus conserva i tre punti di vantaggio sulla Roma (vincitrice 2-0 in trasferta col Milan) e con una giornata d’anticipo conquista matematicamente il suo terzo scudetto (la vittoria vale due punti), il primo con la formula a girone unico.

Domenica 28 giugno 1931
Volk capocannoniere

A secco nella sfida persa 3-2 a Brescia, il romanista Rodolfo Volk vince comunque la classifica marcatori del campionato, 30 reti contro le 24 dell’interista Giuseppe Meazza




Domenica 29 maggio 1932
Bis bianconero

Vincendo in casa 3 a 0 col Brescia (gol di Vecchina, G. Ferrari, Orsi) la Juve porta 5 punti il vantaggio sul Bologna (fermato sul 3 a 3 ad Alessandria) e conquista con due giornate d’anticipo il suo quarto scudetto (la vittoria vale due punti). È la prima volta che i bianconeri vincono due titoli consecutivi.

Domenica 12 giugno 1932
Calcio, Schiavio e Petrone capocannonieri

Autore di un gol nel 2-2 in casa della Juventus già campione, l’uruguaiano Pedro Petrone raggiunge quota 25 e vince, a parimerito con Angelo Schiavio (Bologna, a secco contro il Napoli) il titolo di capocannoniere del campionato di calcio.




Domenica 11 giugno 1933
Continua il dominio della Juve

Vincendo 3 a 0 in casa contro il Milan (doppietta di Borel II e gol di Sernagiotto), la Juve porta a 8 punti il vantaggio sull’Ambrosiana (sconfitta 2 a 0 in casa dal Genoa) e si aggiudica con due giornate d’anticipo il terzo titolo italiano consecutivo, impresa riuscita finora anche al Genoa (1898-1900, 1902-1904) e alla Pro Vercelli (1911-1913).

Domenica 25 giugno 1933
Borel capocannoniere

Finisce il campionato di serie A: lo juventino Felice Borel, autore di una tripletta nel 5-0 casalingo contro il Palermo, conquista con 29 reti il titolo di capocannoniere (scavalca il bolognese Angelo Schiavo, che a secco con la Triestina si ferma a 28).




Domenica 29 aprile 1934
Record della Juventus

Calendario stravolto per la preparazione agli imminenti mondiali di calcio che si disputeranno in Italia, si gioca quella che in teoria dovrebbe essere la 32ª giornata del campionato, ma in realtà è l’ultima (la 33ª si è giocata il 12 aprile, la 34ª il 26): due punti di vantaggio sull’Ambrosiana, la Juventus si assicura il titolo vincendo in trasferta 2-0 contro la Lazio (gol di Orsi e Borel II). Poiché i nerazzurri hanno perso 1 a 0 a Torino, i bianconeri avrebbero vinto il titolo anche in caso di sconfitta. Col quarto scudetto consecutivo, impresa mai riuscita prima, gli uomini di Carcano entrano nella storia. Felice Borel, 32 reti, conquista per il secondo anno consecutivo il titolo di capocannoniere.




Domenica 2 giugno 1935
La Juve fa cinquina

Vincendo 1 a 0 a Firenze (gol all’81’ di Ferrari), la Juventus si aggiudica il settimo scudetto: l’Ambrosiana, che alla vigilia della 30ª e ultima giornata l’appaiava al comando con 40 punti, è infatti sconfitta 4 a 2 a Roma dalla Lazio (tripletta di Piola). Per i bianconeri si tratta del quinto scudetto consecutivo.
Guaita capocannoniere
Autore di una doppietta nella sfida vinta per 4-1 in casa della Pro Vercelli, il romanista Enrique Guaita vince la classifica cannonieri del campionato, 28 reti contro le 21 del laziale Silvio Piola.




Domenica 10 maggio 1936
Scudetto al Bologna, Meazza capocannoniere

Vittorioso 3-0 in casa con la Triestina, il Bologna conquista il suo terzo scudetto dopo quelli del ’25 e ’29, il primo da quando esiste il girone unico, spezzando il quinquennio di dominio juventino: i gol che decidono la volata per il titolo sono segnati da Andreolo (11’), Schiavio (47’) più un’autorete di Rocco (64’); la Roma, vittoriosa 3-1 in casa del Palermo, chiude staccata di un punto (40 a 39). Pur a secco nel 2-2 dell’Ambrosiana a casa del Genova, Giuseppe Meazza conquista per la seconda volta il titolo di capocannoniere del campionato di serie A (25 gol contro i 20 dello juventino Gabetto).




Domenica 2 maggio 1937
Il Bologna bissa lo scudetto

Vittorioso 2-0 in casa con la Triestina, il Bologna conquista con due giornate d’anticipo il secondo scudetto consecutivo, quarto totale con quelli del ’25 e ’29: 40 punti, i rossoblu non possono più essere raggiunti dal Torino (fermato sullo 0-0 a Bari) e dalla Lazio (vittoriosa 5-1 ad Alessandria), che inseguono a quota 35. I gol dei campioni d’Italia sono segnati da Reguzzoni nel primo tempo e Andreolo nel secondo, questa la formazione schierata dall’allenatore Arpàd Veisz: Ceresoli; Maini, Pagotto; Montesanto, Andreolo, Corsi; Biavati, Sansone, Busoni, Fedullo, Reguzzoni.

Domenica 16 maggio 1937
Piola capocannoniere

Il laziale Silvio Piola vince la classifica cannonieri del campionato di serie A: a secco nella vitttoria dei biancocelesti per 2-0 a Bari, chiude a quota 21, tre reti in più dello juventino Guglielmo Gabetto, che a segno nel 2-2 dei bianconeri in casa della Fiorentina arriva a 18.




Domenica 24 aprile 1938
Poker dell’Ambrosiana, tris di Meazza

A otto anni dal precedente successo, l’Ambrosiana vince il campionato di calcio (il quarto contando quelli col nome Internazionale) imponendosi 2-0 a casa del Bari. La Juventus, che si è presentata all’ultima giornata con un punto di distacco, è stata fermata dal Milan sull’1-1: in vantaggio con Bellini (44’), fino al 70’ era possibile uno spareggio, poi sono arrivati i gol del nerazzurro Meazza (70’), del rossonero Boffi (84’), dell’altro nerazzurro Frossi (89’). Ai bianconeri è stata fatale la sconfitta interna subita contro il Liguria alla penultima giornata, che ha permesso il sorpasso dell’Ambrosiana (1-0 in casa con la Roma). Meazza, 20 gol, ha conquistato per la terza volta il titolo di capocannoniere.




Domenica 30 aprile 1939
Quinto scudetto del Bologna

Vittorioso 1-0 in casa della Roma con un gol di Puricelli al 47’, il Bologna conquista con due giornate d’anticipo il quinto scudetto dopo quelli del ’25, ’29, ’36, ’37: 40 punti in classifica, non può più essere raggiunto dal Torino, che sconfitto 6-1 a casa del Genoa resta fermo a 35. Questa la formazione rossoblu: Ferrari P.; Pagotto, Ricci; Maini, Andreolo, Corsi; Biavati, Sansone, Puricelli, Fedullo, Reguzzoni.

Domenica 28 maggio 1939
Boffi e Puricelli capocannonieri

L’uruguaiano Hector Puricelli, a secco nella sconfitta per 2-0 subita dal Bologna campione d’Italia in casa dell’Ambrosiana, e il milanista Aldo Boffi, autore di una doppietta nel 2-2 in casa del Modena, sono con 19 reti i capocannonieri del campionato di serie A.




Domenica 2 giugno 1940
All’Ambrosiana la “finale” scudetto, Boffi re dei bomber

A Milano l’Ambrosiana batte 1-0 il Bologna e conquista il suo quinto scudetto. Da quando il campionato si disputa con la formula a girone unico non era mai successo che proprio all’ultima giornata del torneo le due squadre direttamente in lotta per il titolo si trovassero di fronte: gli emiliani, campioni in carica, si sono presentati alla sfida decisiva con un solo punto di distacco in classifica, ma le velleità di sorpasso sono state stroncate dal gol segnato al 9’ da Ferraris II. Impressionante la cornice di pubblico: 43.000 spettatori per un incasso pari a mezzo milione di lire. Il milanista Aldo Boffi, autore di una doppietta nel 2-2 rossonero a Modena, si conferma capocannoniere con 24 gol.




Domenica 27 aprile 1941
Sesto scudetto del Bologna

Pareggiando 0-0 in casa della Triestina il Bologna conquista con una giornata d’anticipo il suo sesto scudetto: 38 punti in classifica, non può più essere raggiunto da Milan (vittoria 2-1 in casa della Juve) e Ambrosiana (sconfitta 2-0 in casa dal Torino), che seguono a 33. Questa la formazione rossoblu che conquista la matematica certezza del titolo: Vanz; Fiorini, Pagotto; Montesanto, Boniforti, Marchese; Biavati, Sansone, Sdraulig, Andreoli, Reguzzoni.

Domenica 4 maggio 1941
Puricelli re dei bomber

A secco nel 2-2 casalingo con la Lazio, l’uruguaiano Hector Puricelli, attaccante del Bologna campione d’Italia, conquista il titolo di capocannoniere, 22 reti contro le 18 di Menti II (Fiorentina) e Amadei (Roma).




Domenica 14 giugno 1942
Scudetto alla Roma, Boffi capocannoniere

Battendo 2-0 in casa il Modena in un incontro valido per la 30ª e ultima giornata di campionato, la Roma conquista il suo primo scudetto: gol di Cappellini (21’) e Borsetti (35’) i giallorossi concludono il torneo con 42 punti, tre più del Torino, sconfitto 2-1 in casa della Fiorentina (ma con i 2 punti dell’eventuale vittoria non sarebbe cambiato niente). Questa l’ultima formazione dei campioni d’Italia: Masetti, Brunella, Andreoli, Donati, Mornese, Jacobini, Borsetti, Cappellini, Amadei, Coscia, Pantò. Il milanista Aldo Boffi (22 reti contro le 15 di Gei, Piola e Amadei) conquista il terzo titolo di capocannoniere eguagliando il record di Giuseppe Meazza.




Domenica 25 aprile 1943
Beffato il Livorno, Mazzola dà lo scudetto al Toro

Un gol segnato a Bari da Valentino Mazzola (86’) dà al Torino il secondo scudetto dopo quello del ’28, 44 punti contro i 43 del Livorno, beffato quando ormai assaporava lo spareggio: i toscani, a lungo in testa al campionato, vincono 3-1 in casa col Milan ma sono gettati nello sconforto dalla notizia del gol granata. Questa la formazione dei neocampioni d’Italia: Bodoira; Piacentini, Ferrini; Gallea, Ellena, Grezar; Ossola, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II. Silvio Piola, in gol nel 3-2 casalingo della Lazio con l’Atalanta, vince con 21 reti la classifica cannonieri staccando il genoano Gugliemo Trevisan, che a secco nella sconfitta 2-0 in casa con la Fiorentina chiude a 20 (anche qui il gol decisivo arriva in extremis, all’89’).




Domenica 28 luglio 1946
Terzo scudetto del Torino

Vittorioso 9-1 in casa con la Pro Livorno, il Torino vince il suo terzo scudetto, il primo assegnato nel dopoguerra, chiudendo il girone finale con 22 punti, uno più della Juventus, bloccata sull’1-1 a Napoli. Decisivo il derby vinto dai granata il 21 luglio, 1-0 con gol di Gabetto al 19’. Questa la formazione dei campioni d’Italia: Bacigalupo; Ballarin, Maroso; Grezar, Rigamonti, Castigliano; Ossola, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II.




Domenica 15 giugno 1947
Il Torino vince lo scudetto numero 4

Pareggiando 0-0 in casa del Bari, il Torino conquista con tre giornate d’anticipo il suo quarto scudetto, il terzo consecutivo (tra il primo e il secondo la pausa per la guerra): 57 punti, i granata non possono più essere raggiunti dal Modena, che bloccato sullo 0-0 in casa dall’Atalanta segue a 50, e dalla Juventus, che sconfitta 2-1 in casa dal Vicenza è ferma a 49. Questa la formazione dei campioni d’Italia: Bacigalupo; Ballarin, Maroso; Grezar, Rigamonti, Castigliano; Ossola, Loik, Gabetto, Mazzola, Martelli.

Domenica 6 luglio 1947
Mazzola capocannoniere

In gol nella vittoria 4-2 in casa del Modena, Valentino Mazzola, fuoriclasse del Torino campione d’Italia, vince la classifica cannonieri del campionato con 29 reti, otto più del milanista Hector Puricelli.




Domenica 30 maggio 1948
Torino campione con 5 giornate d’anticipo!

Vittorioso 4-3 in casa con la Lazio, il Torino conquista con cinque giornate d’anticipo il suo quinto scudetto, il quarto consecutivo (tra il primo e il secondo la pausa per la guerra): 57 punti, i granata non possono più essere raggiunti dal Milan, sconfitto 1-0 a Bari. La sfida decisiva ha un andamento rocambolesco: gol di Puccinelli, autorete di Grezar, rete di Penzo, al 20’ i padroni di casa sono incredibilmente sotto 3-0, al 25’ Castigliano lancia la rimonta, al 43’ accorcia le distanze Gabetto, al 55’ Castigliano segna il 3-3, al 61’ Valentino Mazzola sigla il definitivo 4-3. Mentre negli spogliatoi i granata festeggiano la vittoria, il ragionier Giusti entra e comunica: «Il Milan perde a Bari per 1-0, avete 12 punti di vantaggio. Ragazzi, evviva, siete campioni!». Mazzola brinda con la bottiglia d’aranciata che già aveva in mano. [Paolo Bertoldi, Sta. 31/5/1948]

Domenica 4 luglio 1948
Boniperti capocannoniere

Finisce il campionato di serie A: la Juve perde 4 a 0 in casa con la Pro Patria, ma Giampiero Boniperti conquista con 27 reti il titolo di capocannoniere (il Torino di Valentino Mazzola, secondo con 25 reti, riposava).




Mercoledì 4 maggio 1949
L’aereo del Grande Torino si schianta a Superga: 31 morti

Alle 17.03 l’aereo (Fiat G. 212 della compagnia Ali) che partito da Lisbona riporta in Italia il Grande Torino, squadra vincitrice degli ultimi quattro campionati di calcio reduce da un’amichevole col Benfica, si schianta contro la parete della Basilica di Superga: perdono la vita i calciatori Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, Émile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti, Julius Schubert; i dirigenti Arnaldo Agnisetta, Ippolito Civalleri, Andrea Bonaiuti; gli allenatori Egri Erbstein e Leslie Lievesley; il massaggiatore Osvaldo Cortina; i giornalisti Renato Casalbore, Renato Tosatti, Luigi Cavallero; i membri dell’equipaggio Pierluigi Meroni, Celeste d’Inca, Cesare Biancardi, Antonio Pangrazi. Visibilità di appena 40 metri a causa del maltempo (nubi quasi a contatto col suolo, rovesci di pioggia, forte libeccio con raffiche), forse la tragedia è causata da un errore dell’altimetro.

Giovedì 5 maggio 1949
La Figc assegna lo scudetto al Torino

Nonostante manchino quattro giornate alla fine del campionato, la Figc assegna al Torino, che guida la classifica con 52 punti contro i 48 dell’Inter e i 46 del Milan, lo scudetto 1948/1949 (proposta delle stesse società inseguitrici): 18 giocatori della squadra granata, la maggior parte dei quali avevano già vinto il titolo nel ’43, ’46, ’47, ’48, sono morti nell’incidente aereo di ieri (schianto contro la parete della Basilica di Superga, hanno perso la vita altre 13 persone tra allenatori, dirigenti, giornalisti, equipaggio).

Domenica 5 giugno 1949
Nyers capocannoniere

Istvan Nyers è il capocannoniere del campionato di calcio: a segno anche nell’ultima sfida a Firenze, il bomber nerazzurro chiude con 26 reti, precedendo il compagno di squadra Amadei (prima “doppietta” della storia).




Domenica 14 maggio 1950
Juve campione dopo 15 anni

Vincendo 3 a 2 in casa col Bologna (doppietta di John Hansen più Praest), la Juventus mantiene 5 punti di vantaggio sul Milan (2 a 1 a Padova) e conquista con due giornate d’anticipo il suo ottavo scudetto, successo che inseguiva dal 1935.

Domenica 28 maggio 1950
Nordahl re dei bomber

A San Siro il Milan finisce il campionato battendo 6-2 la Roma, secondo a 5 punti dalla Juventus. Lo svedese Gunnar Nordahl, autore di una doppietta, conquista il titolo di capocannoniere (35 reti contro le 30 dell’interista Nyers).



Edited by Milea - 10/7/2014, 19:59
 
Web  Top
view post Posted on 7/5/2012, 22:24     +2   +1   -1
Avatar


Group:
Tazzulella fumante
Posts:
1,149
Reputation:
+202

Status:






Domenica 10 giugno 1951
Dopo 44 anni Milan di nuovo campione

Pur sconfitto 2 a 1 in casa dalla Lazio, il Milan conquista dopo 44 anni il suo quarto “scudetto” (il primo senza virgolette, essendo la sua istituzione del 1924): una giornata alla fine, è decisiva la sconfitta 2-1 subita col Torino dall’Inter, che resta a 3 punti (la vittoria ne vale 2). A San Siro segna per i rossoneri Gunnar Nordahl, perno della squadra con i connazionali Gunnar Gren e Niels Liedholm.

Domenica 17 giugno 1951
Bis di Nordahl

Dopo lo scudetto, il Milan festeggia anche il titolo di capocannoniere conquistato per il secondo anno consecutivo dallo svedese Gunnar Nordahl, che col gol segnato nell’1-2 esterno con la Roma raggiunge quota 34 (secondo l’interista Nyers, 31).




Domenica 1 giugno 1952
Juve campione nonostante il ko

Sconfitta 3 a 2 a Milano contro l’Inter (sotto 3 a 0, hanno accorciato le distanze Boniperti e John Hansen) la Juventus conquista ugualmente il suo nono scudetto: il Milan, fermato sull’1 a 1 a Roma dalla Lazio, resta infatti a 7 punti, distacco incolmabile con tre sole giornate da disputare (la vittoria ne vale 2).

Domenica 22 giugno 1952
John Hansen capocannoniere

Finisce il campionato di calcio, vinto dalla Juventus con tre giornate d’anticipo. John Hansen, bomber danese dei bianconeri, vince con 30 reti il titolo di capocannoniere (Gunnar Nordahl, svedese del Milan, si ferma a 26).




Domenica 3 maggio 1953
Sesto scudetto per l’Inter

Vincendo 3-0 in casa col Palermo (42’, 87’ Nyers, 60’ Skoglund) l’Inter porta a 7 punti il vantaggio in classifica sulla Juventus (sconfitta 3-0 in trasferta dalla Roma) e con tre giornate d’anticipo conquista il suo sesto scudetto, il primo dal ’40. Questa la formazione schierata nella sfida decisiva: Ghezzi, Blason, Padulazzi, Neri, Giacomazzi, Fattori, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers.

Domenica 31 maggio 1953
Tris di Nordahl

Il Milan chiude il campionato pareggiando 1-1 a Bergamo con l’Atalanta, terzo a quattro punti dall’Inter. Il gol rossonero è segnato dallo svedese Gunnar Nordahl, che raggiunge quota 26 reti e conquista per la terza volta (come Meazza e Boffi) il titolo di capocannoniere (secondo lo juventino John Hansen, 22).




Domenica 30 maggio 1954
Bis scudetto dell’Inter, Nordahl capocannoniere

Vittoriosa 4-2 in casa con la Triestina (5’ Lorenzi, 11’ e 38’ Nyers, 81’ Skoglund) l’Inter conserva un punto di vantaggio sulla Juventus (3-2 in casa col Napoli) e vince il settimo scudetto della sua storia bissando il titolo del 1953. Questa la formazione schierata nella sfida decisiva: Ghezzi, Vincenzi, Padulazzi, Neri, Giacomazzi, Nesti, Armano, Mazza, Lorenzi, Skoglund, Nyers. Il Milan chiude il campionato con un successo 2-1 a casa della Roma, terzo a 7 punti dall’Inter. Il bomber rossonero Gunnar Nordahl non segna ma con 23 reti conquista il suo quarto titolo di capocannoniere, impresa mai riuscita prima (secondo il napoletano Jeppson, 20).




Domenica 12 giugno 1955
Quinto scudetto milanista

Vincendo 6 a 0 a San Siro contro la Spal, il Milan si aggiudica con una giornata d’anticipo il suo quinto scudetto, il primo con presidente Andrea Rizzoli, figlio dell’editore Angelo: quattro gol di Gunnar Nordahl, uno di Leschly Jorgen Sørensen, uno di Eduardo Ricagni, tra gli uomini schierati da Hector Puricelli ci sono Niels Liedholm e Juan Alberto Schiaffino. Seconda in classifica è l’Udinese, staccata di 5 punti.

Domenica 19 giugno 1955
Nordahl fa cinquina

Già campione d’Italia con una giornata d’anticipo, il Milan chiude il campionato pareggiando 1-1 a Busto Arsizio con la Pro Patria. Il gol rossonero è segnato dallo svedese Gunnar Nordahl, che con 27 reti conquista per la quinta volta il titolo di capocannoniere (secondo l’udinese Bettini, 20).




Domenica 6 maggio 1956
Primo scudetto della Fiorentina

Pareggiando 1-1 in casa della Triestina, la Fiorentina vince con cinque giornate d’anticipo il suo primo scudetto: 47 punti in classifica, non può più essere raggiunta dal Milan (0-0 in casa della Juve), secondo a quota 36. Questa la formazione viola schierata dall’allenatore Fulvio Bernardini: Sarti G.; Magnini, Cervato; Chiappella, Orzan A., Scaramucci; Julinho, Mazza, Virgili, Gratton, Segato.

Domenica 3 giugno 1956
A Pivatelli il titolo di capocannoniere

In gol su rigore nel pareggio 2-2 in casa della Juventus, l’attaccante del Bologna Gino Pivatelli vince con 29 reti il titolo di capocannoniere.




Domenica 19 maggio 1957
Sesto titolo per il Milan

Pareggiando 2 a 2 al Filadelfia contro il Torino, il Milan conquista con tre giornate d’anticipo il suo sesto scudetto: il vantaggio sulla Fiorentina, sconfitta 1 a 0 in casa dall’Atalanta, sale infatti a 8 punti (i viola, campioni d’Italia in carica, sono in parte distratti dall’imminente finale di Coppa Campioni contro il Real Madrid). I gol dei rossoneri, guidati da Niels Liedholm e Cesare Maldini, sono segnati da Emiliano Farina e Gastone Bean.

Domenica 16 giugno 1957
Da Costa capocannoniere

Autore di un gol nella sfida persa 3-2 in casa col Bologna, il romanista Dino Da Costa vince il titolo di capocannoniere del campionato, 22 reti contro le 18 di Vinicio (Napoli) e Secchi (Udinese).




Domenica 4 maggio 1958
Decimo titolo per la Juve

Pareggiando 0 a 0 in casa con la Fiorentina, la Juve porta a 9 punti il vantaggio sul Napoli (sconfitto in casa dalla Samdporia) e con tre giornate di anticipo si aggiudica il suo decimo scudetto (la vittoria vale due punti).

Domenica 25 maggio 1958
Charles capocannoniere

Finisce il campionato di calcio, vinto dalla Juventus con tre giornate d’anticipo. John Charles, bomber gallese dei bianconeri, vince il titolo di capocannoniere, 28 reti contro le 23 del doriano Firmani.




Martedì 2 giugno 1959
Il Milan vince il settimo scudetto

Grazie a una vittoria per 7 a 0 in casa con l’Udinese, il Milan conquista con una giornata d’anticipo il suo settimo scudetto. Decisivo il pareggio casalingo della Fiorentina contro la Roma, col vantaggio in classifica che sale a 4 punti. Presidente Andrea Rizzoli, dt Gipo Viani, allenatore Luigi Bonizzoni, capitano Niels Liedholm, bomber José Altafini (reduce dal titolo mondiale conquistato in Svezia col Brasile), altri pilastri Cesare Maldini e Juan Alberto Schiaffino, la goleada di San Siro porta le firme di Galli (tripletta), Bean (doppietta), Danova e Fontana.

Domenica 7 giugno 1959
Angelillo capocannoniere

Antonio Valentin Angelillo vince il titolo di capocannoniere del campionato: con una doppietta alla Lazio, il bomber interista è arrivato a 33 reti, un record per i tornei a 18 squadre (il milanista Altafini, secondo, si è fermato a 28).




Domenica 15 maggio 1960
Undicesimo scudetto juventino

Grazie alla vittoria 3 a 1 in casa del Milan (doppietta di Sivori più Boniperti) la Juve porta 8 punti il vantaggio sulla Fiorentina (sconfitta 2 a 1 a Genova dalla Samp) e si aggiudica con tre giornate d’anticipo il suo undicesimo scudetto (la vittoria vale due punti).

Domenica 5 giugno 1960
Sivori capocannoniere

Si chiude il campionato di calcio, vinto dalla Juventus con tre giornate d’anticipo: i bianconeri pareggiano 1 a 1 a Palermo, Omar Sivori segna il suo 28° gol e conquista il titolo di capocannoniere (secondo Hamrin, bomber viola della Fiorentina, che con una doppietta al Genoa arriva a 26).




Domenica 4 giugno 1961
La Juve vince il dodicesimo scudetto

Pareggiando 1 a 1 in casa contro il Bari (rigore di Mora) la Juventus porta a 3 punti il vantaggio sull’Inter, sconfitta 2 a 0 a Catania («Clamoroso al Cibali», annuncia Sandro Ciotti durante Tutto il calcio minuto per minuto), e si aggiudica matematicamente il suo dodicesimo scudetto: nonostante si tratti dell’ultima giornata, si deve ancora giocare la ripetizione della sfida tra bianconeri e nerazzurri che il 16 aprile a Torino è stata sospesa per una pacifica invasione di campo (grandi polemiche di quanti sostenevano fosse più giusto assegnare lo 0-2 a tavolino). Giampiero Boniperti, giunto al quinto scudetto, annuncia l’addio al calcio: è il giocatore juventino che ha giocato più partite e segnato più gol della storia.

Sabato 10 giugno 1961
“Solo” 6 gol per Sivori, Brighenti capocannoniere

A Torino si gioca la ripetizione dell’incontro tra la Juventus, già matematicamente campione d’Italia, e l’Inter, sospeso il 16 aprile per invasione di campo: i nerazzurri, che avrebbero voluto la vittoria a tavolino, schierano per protesta una formazione di ragazzi. La partita finisce 9-1, Omar Sivori segna 6 gol, arriva a quota 25 ma non riesce a raggiungere il sampdoriano Sergio Brighenti, che con 28 si aggiudica il titolo di capocannoniere. Il gol dell’Inter è segnato su rigore da Sandro Mazzola, diciottenne esordiente figlio del Valentino morto il 4 maggio 1949 nella tragedia di Superga.




Domenica 8 aprile 1962
Ottavo titolo per il Milan

Battendo 4 a 2 il Torino, il Milan conquista a San Siro il suo ottavo scudetto: alla fine del campionato manca una sola giornata, l’Inter, seconda a 5 punti, vince 2 a 0 a Catania, non ci fosse stata un po’ d’incertezza sulla vittoria a tavolino ottenuta dai rossoneri per il match con l’Atalanta saltato a Bergamo il 25 marzo (invasione di campo, non hanno nemmeno iniziato) gli uomini di Rocco avrebbero conquistato il titolo già il primo aprile. I gol della sfida decisiva sono messi a segno dall’italo-brasiliano José Altafini (doppietta) e dal diciottenne Gianni Rivera, cui va aggiunta un’autorete di Gerbaudo.

Domenica 15 aprile 1962
Altafini re dei bomber

Già campione d’Italia con una giornata d’anticipo, il Milan chiude il campionato vincendo 3 a 0 a Ferrara con la Spal. I gol rossoneri sono opera di Conti e Altafini, che con una doppietta raggiunge quota 22 e si aggiudica il titolo di capocannoniere a parimerito con il “fiorentino” Aurelio Milani (a secco a Bergamo con l’Atalanta).




Domenica 5 maggio 1963
Ottavo scudetto dell’Inter

Nonostante una sconfitta 3-0 sul campo della Roma (ispirata dall’ex Angelillo), l’Inter del “mago” Helenio Herrera conquista con due giornate d’anticipo il suo ottavo scudetto: decisivo il pareggio della Juventus, che con lo 0-0 di Mantova lima solo da 6 a 5 punti il distacco dalla capolista, ormai incolmabile. Questa la formazione dei neocampioni d’Italia: Buffon, Burgnich, Facchetti, Zaglio, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Di Giacomo, Suarez, Corso.

Domenica 26 maggio 1963
Manfredini e Nielsen capocannonieri

A secco nel pareggio 1-1 in casa del Venezia, il romanista Pedro “Piedone” Manfredini conquista a parimerito col bolognese Harald Nielsen (a secco nella sconfitta 0-1 a casa del Genoa) il titolo di capocannoniere del campionato (19 reti).




Domenica 31 maggio 1964
Nielsen capocannoniere, per lo scudetto servirà lo spareggio

Bologna (1-0 in casa con la Lazio) e Inter (2-1 in casa con l’Atalanta) chiudono il campionato appaiate in testa con 54 punti: per assegnare lo scudetto verrà giocato il primo spareggio dall’istituzione del girone unico (1929/30). Il rossoblu Harald Nielsen vince con 21 reti il titolo di capocannoniere.

Domenica 7 giugno 1964
Scudetto al Bologna, Inter ko

Il Bologna vince a Roma il primo spareggio scudetto nella storia del campionato: gol di Fogli e Nielsen nella ripresa, gli emiliani hanno la meglio sull’Inter neocampione d’Europa.




Domenica 6 giugno 1965
Inter campione, Mazzola re dei bomber

Pareggiando 2 a 2 in casa col Torino, l’Inter si aggiudica il suo nono scudetto. Il Milan, sconfitto 2-1 a Cagliari, chiude staccato di tre punti: dopo la 2ª giornata di ritorno (31 gennaio) gli imbattuti rossoneri avevano 7 punti di vantaggio sui cugini, il sorpasso è avvenuto alla quart’ultima giornata, col successo nerazzurrro a casa della Juve (2-0) e la sconfitta di Rivera & C. in casa con la Roma (0-2). Sandro Mazzola vince, parimerito con il viola Orlando, il titolo di capocannoniere (17 reti).




Domenica 15 maggio 1966
L’Inter conquista la stella

Battendo 4-1 a Milano la Lazio (Suarez, Mazzola, autorete di Governato e Domenghini, temporaneo pareggio di Renna), l’Inter si aggiudica con una giornata d’anticipo il suo decimo scudetto e diventa la seconda squadra italiana, dopo la Juventus (1958), a conquistare la stella. Secondo a 4 punti è il Bologna, fermato sullo 0-0 proprio in casa dei bianconeri.

Domenica 22 maggio 1966
A Vinicio il titolo di capocannoniere

Autore di una tripletta nel 3-1 in casa del Bologna, il brasiliano Vinicio, attaccante del Lanerossi Vicenza, vince con 25 reti il titolo di capocannoniere, al secondo posto l’italo-brasiliano del Milan Angelo Benedicto Sormani, che con le quattro reti al Cagliari (punteggio finale 6-1) raggiunge quota 21.




Giovedì 1 giugno 1967
La Juve strappa lo scudetto all’Inter

Vincendo in casa per 2 a 1 contro la Lazio (gol di Bercellino I e Zigoni) la Juve conquista lo scudetto con un clamoroso sorpasso sull’Inter di Helenio Herrera (Facchetti, Corso, Mazzola, Suarez ecc.) cui a Mantova è fatale una incredibile papera del portiere Giuliano Sarti su tiro di Beniamino Di Giacomo. Per i bianconeri si tratta del tredicesimo scudetto, le sfide decisive sono state posticipate al giovedì perché il 25 maggio l’Inter aveva la finale di Coppa Campioni contro il Celtic (a Lisbona, ha clamorosamente perso 2 a 1). Il bomber nerazzurro Sandro Mazzola fermo a quota 17, il titolo di capocannoniere va al cagliaritano Gigi Riva, autore di 18 reti.
• La Lazio chiude il campionato al quart’ultimo posto e retrocede in serie B




Domenica 31 marzo 1968
Milan a un passo dalla stella

Con ben quattro giornate d’anticipo il Milan allenato da Nereo Rocco vince il suo nono scudetto: decide un gol di Gianni Rivera che a San Siro viola all’88’ la porta del Brescia, portando a 9 punti il vantaggio sulle seconde (la vittoria ne vale 2): l’Inter in teoria potrebbe sperare nel ricorso contro lo 0-2 a tavolino subito in casa contro il Cagliari (15ª giornata, lancio della monetina), ma tutti danno per scontato che nelle prossime ore verrà respinto; il Varese paga lo 0 a 0 casalingo col Bologna; il Torino e il Napoli, che alla vigilia di questa giornata erano seconde con 8 punti di distacco, pagano le sconfitte interne contro l’Inter (2-3, fino al 64’ i granata conducevano 2-1) e Juventus (1-2). La somma di tanti risultati a sorpresa fa sì che al totocalcio vengano centrati solo due 13, per una vincita di 170 milioni di lire.

Domenica 12 maggio 1968
Prati re dei bomber

Già campione d’Italia con quattro giornate d’anticipo, il Milan chiude il campionato vincendo 1-0 in casa con il Varese. Gol di Sormani (29’), il bomber rossonero Pierino Prati non riesce a segnare ma con 15 reti si aggiudica ugualmente il titolo di capocannoniere (secondi, a 13, Riva, Combin e Altafini).




Domenica 11 maggio 1969
Secondo scudetto per la Fiorentina

Vittoriosa 2-0 in casa della Juventus con gol di Chiarugi (48’) e Maraschi (69’), la Fiorentina vince con una giornata d’anticipo il suo secondo scudetto dopo quello del ’56: 43 punti in classifica, non può più essere raggiunta dal Milan, secondo con 40, che sabato ha pareggiato 0-0 in casa col Napoli (match anticipato perché il 15 maggio i rossoneri giocheranno a Manchester contro lo United il ritorno della semifinale di Coppa dei Campioni, nell’andata di San Siro hanno vinto 2-0). Questa la formazione viola schierata dall’allenatore Pesaola: Superchi, Rogora, Mancin, Esposito, Ferrante, Brizi, Chiarugi, Merlo, Maraschi, De Sisti, Amarildo (80’ Rizzo).

Domenica 18 maggio 1969
Riva di nuovo capocannoniere

Vittorioso 2-1 in casa dell’Atalanta, il Cagliari chiude al secondo posto (Fiorentina campione dall’11 maggio) il campionato di calcio: i gol dei sardi sono segnati da Roberto Boninsegna e Gigi Riva, quest’ultimo vince con 20 reti il suo secondo titolo di capocannoniere (il primo nel ’67).




Domenica 12 aprile 1970
Il Cagliari di Riva vince lo scudetto

Vittorioso 2-0 in casa contro il Bari con gol di Gigi Riva (39’) e Sergio Gori (88’), il Cagliari conquista con due giornate d’anticipo il suo primo scudetto: 42 punti in classifica, i sardi non possono più essere raggiunti da Juve (sconfitta 2-0 a Roma dalla Lazio) e Inter (vittoria 1-0 in casa col Napoli), che inseguono a 37. Questa la formazione dei campioni d’Italia schierata dall’allenatore Manlio Scopigno: Albertosi; Martiradonna, Mancin; Cera, Niccolai, Poli; Domenghini, Nenè, Gori, Brugnera, Riva.

Domenica 26 aprile 1970
Riva si conferma re dei bomber

Autore di una doppietta nel 4-0 in casa del Torino, Gigi Riva, bomber del Cagliari campione d’Italia, vince con 21 reti il secondo titolo di capocannoniere consecutivo, il terzo con quello del ’67.




Domenica 2 maggio 1971
Undicesimo scudetto dell’Inter

Battendo 5-0 in casa il Foggia (Boninsegna, Facchetti, Mazzola e doppietta di Jair) l’Inter vince con due giornate d’anticipo il suo 11° scudetto: decisiva la sconfitta del Milan a Bologna (2-3), che porta il vantaggio sui rossoneri a 5 punti. Esonerato Heriberto Herrera dopo lo 0-3 nel derby della 5ª giornata (8 novembre 1970), guidati da Gianni Invernizzi i nerazzurri hanno cominciato una rimonta culminata con l’aggancio del 21 marzo (22ª) e il sorpasso del 28 marzo (23ª).

Domenica 23 maggio 1971
Boninsegna capocannoniere

A secco nell’ultima sfida con la Lazio, Roberto Boninsegna, bomber dell’Inter, si aggiudica comunque il titolo di capocannoniere del campionato: 29 reti, 5 più del milanista Pierino Prati.




Domenica 28 maggio 1972
Quattordicesimo scudetto bianconero

Battendo 2 a 0 in casa il Vicenza (gol di Haller e Spinosi) in un incontro valido per l’ultima giornata di campionato, la Juve conquista il suo quattordicesimo scudetto. Seconde, staccate di un solo punto (43 a 42) Milan e Torino.




Domenica 20 maggio 1973
La Juve strappa la stella del Milan

Grazie a un gol segnato all’87’ da Antonello Cuccureddu, la Juve vince 2 a 1 all’Olimpico contro la Roma e conquista il suo quindicesimo scudetto. L’ultima giornata era iniziata con il Milan in testa con un punto di vantaggio su bianconeri e Lazio: con Rivera & C. sotto 3 a 1 a Verona (risultato finale 5-3) e i bianconeri sotto 1 a 0, la classifica alla fine del primo tempo annunciava uno spareggio tra rossoneri e Lazio (0-0 a Napoli). Tutto cambia nella ripresa: al ’61 la Juve pareggia con Altafini, all’89’ Damiani condanna Chinaglia & C. Per il Milan di Nereo Rocco, che si apprestava a celebrare la conquista del decimo scudetto e perciò della stella, è una delle giornate più nere della storia.




Domenica 12 maggio 1974
La Lazio campione d’Italia

Grazie a un calcio di rigore di Giorgio Chinaglia (60’), la Lazio batte all’Olimpico il Foggia e conquista il suo primo scudetto. Una sola giornata ancora da disputare, la Juventus si deve arrendere nonostante il 3-1 casalingo con la Fiorentina (i tre punti di distacco dalla capolista, 42-39, non sono più recuperabili, la vittoria ne vale 2). Questa la formazione biancoceleste schierata da Tommaso Maestrelli: Pulici, Petrelli, Martini (50’ Polentes), Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D’Amico.

Venerdì 19 luglio 1974
A Chinaglia il titolo di capocannoniere

Grazie alla rete con cui a Bologna sigla il finale 2-2 (48’), il laziale Giorgio Chinaglia arriva a quota 24 e vince il titolo di capocannoniere del campionato di serie A (l’interista Roberto Boninsegna, a segno nel 3-1 casalingo col Cesena, finisce secondo con 23 reti).




Domenica 18 maggio 1975
Sedicesimo scudetto per la Juve

• Ultima giornata di campionato, la Juve vince 5 a 0 in casa con il Vicenza (doppietta di Damiani, Bettega, Anastasi, Cuccureddu) e conquista il suo sedicesimo scudetto. Al secondo posto, staccato di 2 punti il Napoli, cui non basta il 2 a 0 di Varese. Le sorti del campionato sono state decise dalla vittoria 2-1 della Juventus nello scontro diretto del 6 aprile a Torino: il gol decisivo è stato segnato all’88’ dall’ex partenopeo Josè Altafini, perciò ribattezzato “core ’ngrato”.
Pulici capocannoniere
• Il titolo di capocannoniere va al torinista Paolino Pulici, autore di 18 reti.




Domenica 16 maggio 1976
Il Torino vince il primo scudetto post-Superga (1949)

La Juventus è sconfitta 1-0 a Perugia in un incontro valido per l’ultima giornata del campionato di serie A e deve lasciare lo scudetto al Torino, che nonostante l’1-1 casalingo col Cesena vince il primo titolo dal ’49 (l’anno della tragedia di Superga). Granata bloccati sullo 0-0, la Vecchia Signora, che ha iniziato la giornata staccata di un punto, sogna l’aggancio fino al 55’, quando gli umbri segnano con Renato Curi. La classifica finale dice Torino 45, Juventus 43, il granata Paolino Pulici, a segno con il Cesena, raggiunge quota 21 reti e vince per il secondo anno consecutivo il titolo di capocannoniere. Questa la formazione dei campioni d’Italia schierata dall’allenatore Gigi Radice: Castellini; Santin, Salvadori; Sala P., Mozzini, Caporale, Sala C. Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici.




Domenica 22 maggio 1977
La Juve vince il derby scudetto

• Grazie alla vittoria per 2 a 0 a Genova contro la Sampdoria, la Juventus conquista il suo diciassettesimo scudetto: un record di 51 punti, fino al 61’ i bianconeri erano appaiati in testa alla classifica al Torino (vincitore 5 a 1 in casa contro il Genoa), poi sono arrivati i gol di Bettega e Boninsegna (84’).
Graziani capocannoniere
• Il granata Francesco Graziani vince con 21 reti il titolo di capocannoniere.




Domenica 30 aprile 1978
Bis bianconero

Alla Juventus basta un pareggio all’Olimpico con la Roma (1 a 1, gol di Roberto Bettega) per conquistare il 18° scudetto: la sorpresa Lanerossi Vicenza, trascinata dal bomber Paolo Rossi, vince 3 a 1 in casa col Perugia ma rimane staccata di 3 punti, incolmabili con una sola giornata da disputare (è in programma proprio lo scontro diretto, a questo punto inutile).




Domenica 6 maggio 1979
Il Milan conquista la stella

Dopo Juve (1958) e Inter (1966), il Milan è la terza squadra italiana a conquistare la “stella” del decimo scudetto: decisivo il pareggio 0 a 0 in casa col Bologna, che a una giornata dalla fine garantisce ai rossoneri un incolmabile vantaggio di tre punti sull’imbattuto Perugia (la vittoria ne vale due). In panchina Niels Liedholm, si tratta dell’ultimo scudetto per Gianni Rivera (3), in rossonero dal 1960, del primo per Franco Baresi (è nato nel 1960).

Domenica 13 maggio 1979
Giordano capocannoniere del campionato

In gol nell’1-1 casalingo col Milan campione d’Italia, il laziale Bruno Giordano conquista con 19 reti il titolo di capocannoniere del campionato (Paolo Rossi, a secco nella sconfitta 2-0 subita dal Lanerossi Vicenza a Bergamo con l’Atalanta, è secondo con 15 reti).




Domenica 27 aprile 1980
Inter, scudetto n° 12

Grazie a un gol segnato all’88’ da Roberto Mozzini, l’Inter pareggia 2-2 in casa con la Roma (il primo pareggio era stato segnato al 36’ da Gabriele Oriali) e con due giornate d’anticipo vince il 12° scudetto della sua storia (la Juventus, seconda a 5 punti, è matematicamente battuta). Questa la formazione mandata in campo dal mister Eugenio Bersellini per la sfida decisiva: Bordon, Pancheri, Baresi I, Pasinato, Mozzini, Marini, Caso, Oriali, Altobelli, Beccalossi, Ambu (63’ Muraro).

Domenica 11 maggio 1980
Bettega capocannoniere

Si chiude il campionato di calcio, vinto con due giornate d’anticipo dall’Inter. La Juve, seconda, finisce battendo 3 a 0 in casa la Fiorentina: oltre a Fanna e Gentile, va a segno, su rigore, Roberto Bettega, che con 16 reti conquista il titolo di capocannoniere (secondo il nerazzurro Sandro Altobelli, 15, cui non basta una doppietta all’Ascoli).




Domenica 24 maggio 1981
Juve a un passo dalla seconda stella

Battendo 1 a 0 la Fiorentina in un incontro valido per l’ultima giornata di campionato (gol di Cabrini), la Juventus conquista il suo diciannovesimo scudetto. Seconda è la Roma, staccata di due punti, che ha molto da recriminare per il gol ingiustamente annullato a Turone (fuorigioco) dall’arbitro Bergamo di Livorno nello scontro diretto giocato a Torino il 10 maggio (0-0).
Pruzzo capocannoniere
• Pur a secco nell’1-1 di Avellino, il romanista Roberto Pruzzo conquista il titolo di capocannoniere del campionato, 18 reti contro le 13 di Palanca (Catanzaro).




Domenica 16 maggio 1982
Seconda stella bianconera

La Juve vince 1 a 0 a Catanzaro grazie a un calcio di rigore segnato al 75’ dall’irlandese Liam Brady e conquista il ventesimo scudetto, che le vale la seconda stella da cucire sulla maglia. Al secondo posto, staccata di un solo punto (46 a 45), la Fiorentina, cui è fatale lo 0 a 0 di Cagliari. Questa la formazione mandata in campo da Giovanni Trapattoni per la sfida decisiva: Zoff, Gentile, Cabrini, Furino, Brio, Scirea, Marocchino (85’ Bonini), Tardelli, Rossi, Brady, Virdis (53’ Fanna).
Pruzzo ancora re dei bomber
• Pur a secco nella vittoria 1-0 in casa dell’Udinese, il romanista Roberto Pruzzo vince per il secondo anno consecutivo la classifica cannonieri del campionato, 15 gol contro i 12 di Bivi (Catanzaro).




Domenica 8 maggio 1983
Dopo 41 anni, secondo scudetto giallorosso

Pareggiando 1-1 in casa del Genoa (gol di Pruzzo al 19’), la Roma conquista il suo secondo scudetto, 41 anni dopo quello del ’42: inutile il 2-1 con cui la Juventus si è imposta a Cagliari (Boniek e Platini) riducendo a 3 punti il distacco dalla capolista, incolmabile con una sola giornata ancora da disputare (i bianconeri perderanno inoltre un altro punto appena verrà ufficializzato lo 0-2 a tavolino con l’Inter nella sfida finita 3-3 il 1° maggio). Questa l’ultima formazione dei campioni d’Italia schierata dal tecnico Nils Liedholm: Tancredi; Nappi, Vierchowod, Righetti, Falcao, Nela, Chierico, Ancelotti, Pruzzo, Di Bartolomei, Conti.

Domenica 15 maggio 1983
Platini capocannoniere

Si chiude il campionato di calcio, vinto dalla Roma con una giornata d’anticipo. La Juventus, seconda, chiude con un 4-2 casalingo al Genoa: oltre a un’autorete e a un gol di Cabrini arriva la doppietta di Michel Platini, che con 16 gol conquista il titolo di capocannoniere (il nerazzurro Altobelli, a segno col Catanzaro, e il veronese Penzo, doppietta alla Samp, si fermano a 15).




Domenica 6 maggio 1984
La Juve fa ventuno

Basta un pareggio 1 a 1 in casa con l’Avellino (Paolo Rossi) per dare alla Juventus, con una giornata d’anticipo, il 21° scudetto. La Roma, fermata sul 2 a 2 dal già retrocesso Catania (sul neutro di Palermo), è a quattro punti di distacco. Beppe Furino, in campo per quelli che saranno gli unici 47 minuti del suo ultimo campionato, eguaglia il record di 8 scudetti detenuto da Giovanni Ferrari (ma il neoprimatista li ha vinti tutti in bianconero).

Domenica 13 maggio 1984
Platini batte Zico

Già campione d’Italia con una giornata d’anticipo, la Juve chiude il campionato con una sconfitta 2-1 a casa del Genoa (gol di Cabrini). Per il secondo anno consecutivo, Michel Platini, 20 reti, vince il titolo di capocannoniere (Zico, bomber dell’Udinese, a secco col Milan si ferma a 19).




Domenica 12 maggio 1985
Lo scudetto è del Verona

Con un pareggio 1-1 a casa dell’Atalanta (gol del danese Elkjaer al 51’ dopo che, al 43’, Perico aveva portato in vantaggio i bergamaschi), il Verona vince con una giornata d’anticipo il suo primo scudetto: 41 punti in classifica, i veneti non possono più essere raggiunti dal Torino (0-0 a casa della Fiorentina), secondo a quota 37. Questa la formazione dei campioni d’Italia schierata dall’allenatore Osvaldo Bagnoli: Garella (81’ Spuri); Volpati (77’ Ferroni I), Marangon I; Tricella, Fontolan, Briegel; Fanna, Sacchetti, Galderisi, Di Gennaro, Elkjaer.
Domenica 19 maggio 1985
Platini fa tris
• Si chiude il campionato di calcio, vinto con una giornata d’anticipo dal soprendente Verona. La Juve, quinta a parimerito col Milan, si congeda con un 3 a 3 a casa della Lazio, gol di Brio, Scirea e Platini, che con 18 reti vince per il terzo anno consecutivo il titolo di capocannoniere (l’interista Altobelli, autore di una doppietta, si ferma a 17).




Domenica 27 aprile 1986
La Juve di nuovo campione d’Italia

Vincendo 3 a 2 a Lecce (gol di Mauro, Cabrini, Serena) la Juve conquista all’ultima giornata il suo 22° scudetto. Concluso il girone d’andata con 26 punti (su 30, record), nel girone di ritorno i bianconeri hanno subito la rimonta della Roma di Sven Goran Eriksson, che a due giornate dalla fine ha compiuto l’aggancio: quando lo spareggio sembrava più che probabile, i giallorossi hanno incredibilmente perso 3 a 2 in casa col già retrocesso Lecce (20 aprile).
Pruzzo ancora capocannoniere
• Pur a secco nella sconfitta per 1 a 0 subita dalla Roma a Como, Roberto Pruzzo conquista il suo terzo titolo di capocannoniere dopo quelli dell’81 e dell’82, 19 reti contro le 13 di Rummenigge (Inter).




Domenica 10 maggio 1987
Il Napoli di Maradona vince lo scudetto

Pur costretto all’1-1 in casa dalla Fiorentina (vantaggio di Carnevale al 29’, pareggio del viola Roberto Baggio al 39’), il Napoli conquista con una giornata d’anticipo il suo primo scudetto: 41 punti in classifica, Maradona & C. non possono più essere raggiunti dall’Inter (sconfitta 1-0 in casa dell’Atalanta) e dalla Juventus (1-1 a Verona), che seguono a quota 37. Questa la formazione dei campioni d’Italia schierata dall’allenatore Ottavio Bianchi: Garella; Bruscolotti, Volpecina (87’ Ferrara); Bagni, Ferrario, Renica; Carnevale (89’ Caffarelli), De Napoli, Giordano, Maradona, Romano.

Domenica 17 maggio 1987
Virdis capocannoniere

Il Milan chiude il campionato pareggiando 0-0 a Udine, quinto a 7 punti dal Napoli. Il bomber rossonero Pietro Paolo Virdis conquista con 17 reti il titolo di capocannoniere (secondo Vialli, Samp, 12).




Domenica 15 maggio 1988
Dopo 9 anni Milan di nuovo campione

A nove anni dalla conquista della “stella”, il Milan conquista il suo 11° scudetto, il primo della gestione Berlusconi. Arrivo in volata, i rossoneri concludono il campionato pareggiando 1 a 1 a Como (gol di Virdis) e portando a tre punti il vantaggio sul Napoli, sconfitto in casa 2 a 1 dalla Samp di Vialli e Mancini. Trascinati dal pallone d’oro olandese Ruud Gullit, gli uomini guidati da Arrigo Sacchi, all’esordio in serie A, sono stati protagonisti di una grande rimonta sui campioni d’Italia in carica che, guidati da Diego Armando Maradona, dopo la 20ª giornata (28 febbraio) avevano 5 punti di vantaggio. Decisivo lo scontro diretto disputato al San Paolo il 1° maggio, in cui i rossoneri si sono imposti per 3 a 2 (doppietta di Virdis più gol di Van Basten) effettuando il sorpasso.
Maradona capocannoniere
• Maradona si “consola” col titolo di capocannoniere (15 reti).




Domenica 28 maggio 1989
Scudetto all’Inter

Vittoriosa 2-1 al Meazza nello scontro diretto con il Napoli di Maradona, l’Inter si aggiudica con quattro giornate d’anticipo il suo 13° scudetto: partenopei in vantaggio con Careca (36’), i nerazzurri pareggiano grazie a un’autorete di Fusi (49’) e trovano il gol scudetto con Lothar Matthäus (83’, 9 punti il vantaggio in classifica). Questa la formazione mandata in campo da Giovanni Trapattoni per la sfida decisiva: Zenga, Bergomi, Brehme, Baresi I (46’ Bianchi), Ferri II, Mandorlini, Matteoli, Berti, Diaz (89’ Verdelli), Matthäus, Serena.

Domenica 25 giugno 1989
Serena re dei bomber

Diciassette anni dopo Roberto Boninsegna, un calciatore dell’Inter si aggiudica la classifica cannonieri: si tratta da Aldo Serena, a secco nell’ultima sfida contro la Fiorentina, che chiude con 22 reti (contro le 19 del milanista Van Basten e del napoletano Careca).




Domenica 29 aprile 1990
Il Napoli vince il secondo scudetto. Van Basten capocannoniere

Vittorioso 1-0 in casa con la Lazio (gol di Baroni al 7’) in un incontro valido per l’ultima giornata di campionato, il Napoli conquista il suo secondo scudetto, 51 punti contro i 49 del Milan (4-0 in casa col Bari), cui è stata fatale la sconfitta per 2-1 subita il 22 aprile in casa del Verona (i rossoneri recriminano anche per la vittoria a tavolino del Napoli a casa dell’Atalanta, decisiva una monetina che ha colpito il brasiliano Alemao, l’8 aprile sul campo era finita 0-0). Questa la formazione dei campioni d’Italia schierata dall’allenatore Albertino Bigon: Giuliani; Ferrara, Francini; Crippa, Alemao, Baroni (66’ Fusi); Corradini, De Napoli (85’ Mauro), Careca, Maradona, Carnevale. Marco Van Basten attaccante olandese del Milan, conquista con 19 reti il titolo di capocannoniere.




Edited by Milea - 10/7/2014, 20:06
 
Top
view post Posted on 7/5/2012, 22:26     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,025
Reputation:
+25,055
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:






Domenica 19 maggio 1991
Lo scudetto è della Sampdoria

Vittoriosa 3-0 in casa con il Lecce (2’ Cerezo, 13’ Mannini, 30’ Vialli), la Sampdoria conquista con una giornata d’anticipo il suo primo scudetto: 50 punti in classifica, non può più essere raggiunta dal Milan (sconfitto 2-1 a Bari), che segue a 45. Questa la formazione dei campioni d’Italia schierata dall’allenatore Vujadin Boskov: Pagliuca; Mannini, Katanec (46’ Invernizzi); Pari, Vierchowood, Pellegrini; Lombardo, Cerezo (71’ Mikhaijlichenko), Vialli, Branca, Dossena.

Domenica 26 maggio 1991
Vialli re dei bomber

Sebbene a secco nel 3-3 della Sampdoria (già campione d’Italia) in casa della Lazio, Gianluca Vialli vince con 19 reti il titolo di capocannoniere del campionato di serie A.




Domenica 10 maggio 1992
Scudetto rossonero n° 12

Dopo quattro anni, il Milan è di nuovo campione d’Italia: il 12° scudetto arriva grazie al pareggio 1-1 in trasferta col Napoli, che a due giornate dalla fine porta a 6 punti il vantaggio sulla Juve di Trapattoni (la vittoria vale 2 punti). Gol di Rijkaard, questa la formazione schierata da Fabio Capello per il suo primo titolo da allenatore (dopo i 4 conquistati da calciatore, tre in bianconero e uno in rossonero): Antonioli, Tassotti, Maldini, Albertini, Costacurta, Baresi II, Fuser (69’ Gullit), Rijkaard, Van Basten (83’ Simone), Donadoni, Massaro.

Domenica 24 maggio 1992
Van Basten re dei bomber

Già campione d’Italia con due giornate d’anticipo, il Milan chiude il campionato vincendo 8-2 a casa del Foggia di Zdenek Zeman. Tra gli autori dei gol rossoneri c’è l’olandese Marco Van Basten, che con una doppietta sale a quota 25 e conquista per la seconda volta il titolo di capocannoniere (secondo Roberto Baggio, Juventus, 18).




Domenica 30 maggio 1993
Bis del Milan

Il Milan pareggia 1 a 1 in casa col Brescia e vince, con una giornata d’anticipo, il 13° scudetto, raggiungendo l’Inter (di più solo la Juve, 22): decisiva la sconfitta a Parma dei nerazzurri (0-2), con il vantaggio sui cugini che sale a 5 punti. Gol di Albertini, Fabio Capello schiera la seguente formazione: S. Rossi, Tassotti, Nava, Albertini, Costacurta, Baresi II, Lentini (76’ Eranio), Rijkaard, Papin, Donadoni, Massaro (46’ Gullit).

Domenica 6 giugno 1993
A Signori il titolo di capocannoniere

Sebbene a secco nella sconfitta 4-1 in casa della Juventus, il laziale Beppe Signori conquista con 26 reti il titolo di capocannoniere del campionato di serie A (il bianconero Roberto Baggio, autore di una doppietta, è secondo con 21 insieme ad Abel Balbo, bomber argentino dell’Udinese in bianco nell’1-1 in casa della Roma).




Domenica 17 aprile 1994
Il Milan fa tris

Il Milan pareggia 2 a 2 in casa con l’Udinese e conquista con due giornate d’anticipo il suo 14° scudetto, il terzo consecutivo (impresa che mancava dall’epoca del Grande Torino, 1949). Gol di Boban e Simone, i rossoneri conservano 5 punti di vantaggio sulla Juventus, vittoriosa 6-1 in casa con la Lazio (è questo l’ultimo campionato in cui la vittoria vale 2 punti). Questa la formazione schierata da Fabio Capello per la sfida decisiva: S. Rossi, Tassotti, Maldini, Albertini, Costacurta, Baresi II, Lentini, Desailly (67’ A. Carbone), Papin, Boban, Simone (74’ Alessandro Orlando).

Domenica 1 maggio 1994
Signori ancora re dei bomber

Autore di una doppietta nella vittoria 4-3 in casa della Sampdoria, il laziale Beppe Signori raggiunge quota 23 e vince per il secondo anno consecutivo la classifica cannonieri del campionato di serie A (al secondo posto Gianfranco Zola, bomber del Parma che a secco nello 0-0 casalingo col Piacenza chiude a 18).




Domenica 21 maggio 1995
Dopo 9 anni scudetto alla Juve

Vincendo 4 a 0 lo scontro diretto col Parma (Ravanelli, Deschamps, Vialli, Ravanelli) la Juventus si aggiudica con due giornate d’anticipo il suo 23° scudetto (è il primo campionato in cui la vittoria vale 3 punti, il vantaggio dei bianconeri ne conta 10). Per gli uomini di Marcello Lippi si tratta di una rivincita a quattro giorni dalla sconfitta con gli emiliani nella finale di coppa Uefa.

Domenica 4 giugno 1995
A Batistuta il titolo di capocannoniere

A segno nella sconfitta (2-1) subita dalla Fiorentina in casa col Milan, l’argentino Gabriel Omar Batistuta vince con 26 reti il titolo di capocannoniere del campionato di serie A.




Domenica 28 aprile 1996
15° scudetto rossonero

Il Milan vince 3 a 1 in casa con la Fiorentina e conquista con due giornate d’anticipo il suo 15° scudetto (la Juve, seconda, è staccata di 9 punti). In svantaggio per un gol di Rui Costa, i rossoneri replicano con Simone, Savicevic e Roberto Baggio. Questa la formazione mandata in campo da Fabio Capello: S. Rossi, Panucci, Costacurta, Baresi II, Maldini, Savicevic (72’ Eranio), Desailly, Albertini, Donadoni, Weah (90’ Di Canio), Baggio I (68’ Simone).

Domenica 12 maggio 1996
Signori e Protti capocannonieri

A segno nel 2-0 in casa del Torino, il laziale Beppe Signori vince con 24 reti il suo terzo titolo di capocannoniere del campionato di serie A, onore diviso con Igor Protti, bomber del Bari che lo aggancia in extremis grazia alla doppietta segnata nel 2-2 casalingo con la Juventus.




Venerdì 23 maggio 1997
Juve campione d’Italia

Pareggiando 1 a 1 a Bergamo con l’Atalanta nell’anticipo della 33ª giornata (gol di Iuliano) la Juventus conquista matematicamente il suo 24° scudetto (il vantaggio sul Parma, cui restano da giocare due partite, ammonta a 7 punti).

Domenica 1 giugno 1997
A Inzaghi il titolo di capocannoniere

Autore di una doppietta nel 3-0 dell’Atalanta in casa della Reggiana, Filippo Inzaghi vince con 24 reti il titolo di capocannoniere del campionato di serie A.




Domenica 10 maggio 1998
Alla Juve uno scudetto avvelenato

Battendo 3 a 2 in casa il Bologna (tripletta di Inzaghi) la Juventus conquista con una giornata d’anticipo il suo 25° scudetto, portando a 7 punti il vantaggio sull’Inter (sconfitta 2-1 a Bari): il campionato è stato deciso dallo scontro diretto vinto 1 a 0 dai bianconeri il 26 aprile (Del Piero), con un rigore negato a Ronaldo dall’arbitro Ceccarini di Livorno che ha suscitato la reazione indignata degli appassionati di tutta Italia.

Domenica 17 maggio 1998
Il tedesco Bierhoff re dei bomber

• Autore di una doppietta nel 3-1 dell’Udinese in casa del Vicenza, il tedesco Oliver Bierhoff vince con 27 reti il titolo di capocannoniere del campionato di serie A.




Domenica 23 maggio 1999
Il Milan vince lo sprint scudetto

Il Milan vince a Perugia 2 a 1 in un incontro valido per l’ultima giornata del campionato di calcio e conquista il suo 16° scudetto, precedendo di un punto la Lazio. Guidati da Alberto Zaccheroni, a sette giornate dalla fine i rossoneri erano staccati di sette punti dai biancocelesti di Sven Goran Eriksson, cui sono state fatali le sconfitte nel derby con la Roma e in casa con la Juve e il pareggio di Firenze, che alla penultima giornata ha sancito il sorpasso. Gol di Guglielminpietro e Bierhoff, la formazione schierata per il match decisivo è la seguente: Abbiati, Sala, Costacurta,Maldini, Helveg, Ambrosini, Albertini, Guglielminpietro, Boban (78’ Leonardo), Bierhoff, Weah.

Amoroso capocannoniere
• Autore di una doppietta nel 3-1 dell’Udinese in casa dell’Empoli, il brasiliano Marcio Amoroso vince con 22 reti il titolo di capocannoniere.




Domenica 14 maggio 2000
Secondo scudetto per la Lazio

Grazie alla vittoria casalinga per 3-0 con la Reggina (Inzaghi II e Veron su rigore al 33’ e 37’, Simeone al 59’) la Lazio conquista il suo secondo scudetto. I biancocelesti sorpassano in extremis la Juventus (72-71), sconfitta 1-0 a Perugia con gol di Calori (49’) in una partita iniziata in ritardo causa la forte pioggia che aveva allagato il campo di gioco del Renato Curi (arbitro Pierluigi Collina). Questa la formazione dei campioni d’Italia schierata dallo svedese Sven Goran Eriksson: Ballotta, Pancaro (54’ Sensini), Negro, Fernando Couto, Favalli, Nedved, Simeone, Veron, Mancini (74’ Sérgio Conceiçao), Inzaghi II (65’ Almeyda), Salas.

Shevchenko capocannoniere
• A San Siro il Milan chiude il campionato battendo 4-0 l’Udinese, terzo a 11 punti dalla Lazio. Tra i marcatori l’ucraino Andriy Shevchenko, che con 24 reti si aggiudica il titolo di capocannoniere (secondo Batistuta, Fiorentina, 23).




Domenica 17 giugno 2001
Terzo scudetto della Roma

Battendo 3-1 in casa il Parma con gol di Totti (19’), Montella (39’) e Batistuta (78’), la Roma conquista il suo terzo scudetto dopo quelli del ’42 e ’83: la Juventus, vittoriosa 2-1 in casa dell’Atalanta (Trezeguet, Tacchinardi), finisce il campionato staccata di 2 punti (75-73). Questa la formazione schierata dal tecnico Fabio Capello per la sfida decisiva: Antonioli, Zebina (65’ Mangone), Samuel, Zago, Cafu, Tommasi, Émerson, Candela Totti, Batistuta (80’ Delvecchio), Montella (80’ Nakata).

A Crespo il titolo di capocannoniere
• In gol su rigore nella sconfitta 2-1 in casa del Lecce, Hernan Crespo, bomber argentino della Lazio, raggiune quota 26 e vince la classifica cannonieri del campionato di serie A (al secondo posto l’ucraino Andriy Shevchenko, che a secco nella sconfitta 2-1 subita dal Milan in casa della Reggina finisce a 24).




Domenica 5 maggio 2002
La Juve strappa lo scudetto all’Inter

Con un incredibile finale la Juve di Marcello Lippi conquista il suo 26° scudetto sorpassando l’Inter: i bianconeri passano 2 a 0 a Udine (gol di Trezeguet e Del Piero nei primi 11 minuti) mentre i nerazzurri (due volte in vantaggio) sono sconfitti 4 a 2 a Roma dalla Lazio e perdono pure il secondo posto (che va alla Roma, 1 a 0 a Torino con gol di Cassano). Trezeguet, 24 reti, vince a parimerito col piacentino Dario Hubner il titolo di capocannnoniere.




Sabato 10 maggio 2003
Juve, scudetto numero 27

Giornata anticipata per l’imminente ritorno delle semifinali di Champions League (Juve-Real Madrid, Milan-Inter), gli uomini di Marcello Lippi pareggiano 2 a 2 in casa col Perugia (Trezeguet più Di Vaio) e conquistano con due giornate d’anticipo il 27° scudetto bianconero, portando a 8 punti il vantaggio sull’Inter (1-1 in casa col Parma).

Domenica 25 maggio 2003
Vieri re dei bomber

Assente nell’ultima sfida col Perugia, Christian Vieri vince la classifica cannonieri del campionato di serie A: 24 reti, è il primo interista a conquistare il titolo dal 1989 (Aldo Serena).





Domenica 2 maggio 2004
Il Milan batte la Roma e fa 17

A San Siro il Milan vince 1-0 lo scontro diretto con la Roma e con due giornate d’anticipo conquista il suo 17° scudetto, il 7° dell’era Berlusconi. Il gol decisivo è segnato da Andriy Shevchenko al 2° minuto, questa la formazione mandata in campo da Carlo Ancelotti per la sfida coi giallorossi: Dida, Cafu, Nesta, Maldini, Costacurta, Gattuso, Pirlo, Seedorf (90’ Kaladze), Kaká (87’ Rui Costa), Tomasson (80’ Ambrosini), Shevchenko.

Domenica 16 maggio 2004
Shevchenko capocannoniere

Già campione d’Italia con due giornate d’anticipo, il Milan chiude il campionato vincendo 4-2 a San Siro col Brescia. Per i rossoneri segna un gol l’ucraino Andriy Shevchenko, che raggiunge quota 24 e si aggiudica per la seconda volta il titolo di capocannoniere (secondo Gilardino, Parma, 23).




Venerdì 20 maggio 2005
Juve, scudetto alla tv

Il pareggio 3 a 3 del Milan in casa col Palermo consegna alla Juventus di Fabio Capello il suo 28° scudetto (5 punti di vantaggio a una giornata dalla fine). La sfida è stata risolta dallo scontro diretto dell’8 maggio: squadre appaiate in testa alla classifica, i bianconeri si sono imposti a San Siro con un gol di David Trezeguet (assist di Del Piero in rovesciata).

Domenica 29 maggio 2005
Il livornese Lucarelli re dei bomber

A segno nell’1-1 in casa del Messina, il livornese (di nascita e di squadra) Cristiano Lucarelli vince con 24 reti il titolo di capocannoniere del campionato di serie A.




Domenica 14 maggio 2006
Scudetto a tempo per la Juve

Vincendo 2 a 0 a Bari contro la Reggina (Trezeguet, Del Piero) la Juve conquista il suo 29° scudetto con 3 punti di vantaggio sul Milan e 15 sull’Inter. Nonostante i bianconeri di Fabio Capello festeggino sul campo come niente fosse, è pressoché certo che lo scandalo calciopoli porterà alla revoca del titolo. Il dg Luciano Moggi piange in diretta: «Mi è stata uccisa l’anima», «da stasera lascio il mondo del calcio, che non è più il mio mondo», «domani darò le dimissioni da direttore generale della Juventus», «ora penserò solo a difendermi dalle cattiverie». Antonio Giraudo lascia la carica di amministratore delegato.

Toni capocannoniere
• In gol nella vittoria (2-0) della Fiorentina in casa del Chievo, Luca Toni vince con 31 reti il titolo di capocannoniere.

Martedì 4 luglio 2006
Juve in C con due scudetti in meno?

Arrivano le prime richieste di condanna per calciopoli: il procuratore federale Stefano Palazzi chiede per la Juventus la revoca dello scudetto 2005, la non assegnazione dello scudetto 2006, la retrocessione in C con 6 punti di penalizzazione; per Fiorentina e Lazio la retrocessione in B e 15 punti di penalizzazione; per il Milan la retrocessione in B e 3 punti di penalizzazione. Quanto a dirigenti e arbitri: 5 anni con proposta di radiazione per Antonio Giraudo e Luciano Moggi (ex ad e dg della Juve), Diego e Andrea Della Valle (proprietario e presidente della Fiorentina), Claudio Lotito (presidente della Lazio), Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto (ex designatori arbitrali), Franco Carraro e Innocenzo Mazzini (ex presidente e vice della Figc), Massimo De Santis (arbitro), due anni per Adriano Galliani (vice-presidente e amministratore delegato del Milan e presidente della Lega) ecc. Nella stessa giornata l’Italia vince 2 a 0 a Dortmund dopo i tempi supplementari la semifinale del campionato del mondo contro la Germania padrone di casa.

Venerdì 14 luglio 2006
Juve, Lazio e Fiorentina in B

A meno di una settimana dalla conquista del quarto titolo mondiale azzurro, arriva la sentenza di primo grado del processo sportivo per calciopoli: dopo 80 ore di camera di consiglio il presidente della Caf Cesare Ruperto conferma per la Juventus la perdita degli scudetti 2005 e 2006, invece della retrocessione in C arriva quella in B ma con 30 punti di penalizzazione (da scontare nel 2006/2007); per la Fiorentina retrocessione in B con 12 punti di penalizzazione; per la Lazio retrocessione in B con 7 punti di penalizzazione; il Milan evita la retrocessione ma, penalizzato di 44 punti nella classifica 2005/2006, perde il posto in Champions League (altri 15 punti di penalizzazione dovranno essere scontati nel 2006/2007). Quanto ai dirigenti e arbitri: 5 anni con richiesta di radiazione per Antonio Giraudo e Luciano Moggi (ex ad e dg della Juve) e Innocenzo Mazzini (ex vicepresidente della Figc), 4 anni per Diego Della Valle (proprietario della Fiorentina), 3 anni e 6 mesi per Andrea Della Valle e Claudio Lotito (presidenti di Fiorentina e Lazio), un anno per Adriano Galliani (vice-presidente e amministratore delegato del Milan e presidente della Lega), 4 anni e 6 mesi per Franco Carraro (ex presidente Figc) e Massimo De Santis (arbitro), 2 anni e 6 mesi per Pierluigi Pairetto, non giudicabile Paolo Bergamo (ex designatori arbitrali).

Mercoledì 26 luglio 2006
Inter, scudetto a tavolino

Con la Juve retrocessa in B e il Milan penalizzato di 30 punti, due mesi e dodici giorni dopo la fine del campionato la commissariata Federazione Italiana Gioco Calcio assegna lo scudetto all’Inter. Il presidente Massimo Moratti confida di aver festeggiato «sobriamente» («Mi sono appena bevuto una coppa di champagne»).




Domenica 22 aprile 2007
Inter, scudetto n° 15

Dopo il titolo a tavolino del 2006, l’Inter vince il primo scudetto sul campo degli ultimi 18 anni: decide il 2-1 di Siena (doppietta di Materazzi, 18’ e 60’, in mezzo il pareggio di Negro), che a cinque giornate dalla fine porta a 16 i punti di vantaggio sulla Roma (sconfitta 2-1 a Bergamo dall’Atalanta).

Domenica 27 maggio 2007
Totti capocannoniere

Autore di una doppietta nella sfida vinta 4-3 all’Olimpico dalla Roma col Messina, Francesco Totti vince il titolo di capocannoniere del campionato, 26 gol contro i 20 di Cristiano Lucarelli (Livorno).




Domenica 18 maggio 2008
Scudetto all’Inter

Per il terzo anno consecutivo l’Inter è campione d’Italia: in vantaggio con Vucinic all’8’ nella sfida di Catania, fino al 62’ la Roma sogna il sorpasso scudetto, poi a Parma segna il nerazzurro Zlatan Ibrahimovic. Raddoppio dello svedese al 79’, la Roma si fa raggiungere (85’ Martinez) e chiude il campionato staccata di tre punti. Era dal 1994 (Milan) che una squadra non vinceva tre scudetti di fila (qui però ce n’è uno a tavolino).

Del Piero capocannoniere
• Alessandro Del Piero, che il 17 maggio ha segnato una doppietta nel match in trasferta finito 3 a 3 con la Sampdoria, è con 21 gol il capocannoniere del torneo di serie A.




Sabato 16 maggio 2009
Milan ko a Udine, l’Inter vince lo scudetto (alla tv)

Milan sconfitto 2-1 a Udine, l’Inter vince con due giornate d’anticipo lo scudetto n° 17 (agganciati al secondo posto proprio i rossoneri, di più solo la Juve, 27).

Domenica 31 maggio 2009
Ibrahimovic capocannoniere

• Autore di una doppietta nel 4-2 casalingo contro l’Atalanta, il bomber nerazzurro Zlatan Ibrahimovic raggiunge quota 25 e vince la classifica dei cannonieri precedendo di una sola rete il bolognese Di Vaio (un gol col Catania) e il genoano Milito (doppietta al Lecce).




Domenica 16 maggio 2010
All’Inter lo scudetto n° 18

Ennesima tappa dell’infinita sfida con la Roma del post “calciopoli”, l’Inter conquista il suo 18° scudetto, il quinto consecutivo (come la Juve anni 30 e il Torino anni 40): in gol a casa del Chievo con Vucinic (39’) e De Rossi (45’), stavolta i giallorossi sognano lo spareggio fino al 57’, poi a Siena il nerazzurro Milito segna il gol che vale il titolo (82 a 80). Staccati di 14 punti alla 14ª giornata (29 novembre 2009), Totti & C. hanno compiuto una straordinaria rimonta culminata col sorpasso dell’11 aprile. Poi, il 25 aprile, per gli uomini di Claudio Ranieri (in panchina dalla 3ª giornata al posto dell’esonerato Spalletti) è arrivata la fatale sconfitta interna con la Samp (1-2, vantaggio di Totti, 14’, ribaltato dalla doppietta di Pazzini, 52’ e 85’).

Di Natale capocannoniere
• In gol nella sconfitta dell’Udinese 3-1 in casa della Lazio, Antonio Di Natale vince con 29 reti il titolo di capocannoniere.




Sabato 7 maggio 2011
Diciottesimo scudetto per il Milan

Grazie allo 0-0 all’Olimpico con la Roma, il Milan conquista con due giornate d’anticipo il suo diciottesimo scudetto, l’ottavo dell’era Berlusconi, agganciando al secondo posto l’Inter (di più solo la Juve, 27). Questa la formazione mandata in campo da Massimiliano Allegri: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta, Gattuso (46’ Ambrosini), Van Bommel, Seedorf, Boateng, Ibrahimovic, Robinho (73’ Pato).

Domenica 22 maggio 2011
Di Natale di nuovo re dei bomber

Sebbene a secco nello 0-0 dell’Udinese in casa col Milan campione d’Italia, Antonio Di Natale vince con 28 reti il secondo titolo di capocannoniere consecutivo. (a cura di Massimo Parrini)



Edited by Milea - 10/7/2014, 20:13
 
Web  Top
view post Posted on 10/7/2014, 18:11     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,025
Reputation:
+25,055
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:







Domenica 6 maggio 2012
La Juve torna campione grazie all’Inter

Vittoriosa 2-0 col Cagliari sul neutro di Trieste (gol di Vucinic più autorete di Canini), la Juventus, che allenata da Antonio Conte è ancora imbattuta, conquista con una giornata d’anticipo il suo 28° scudetto, il primo post Calciopoli (che portò alla revoca di quelli del 2004/2005 e 2005/2006). Il vantaggio sul Milan sale a quattro punti per la sconfitta subita dai rivali nel derby, 4-2 nonostante una doppietta di Zlatan Ibrahimovic avesse ribaltato l’iniziale svantaggio per il gol di Diego Milito (autore di una tripletta, quarto gol nerazzurro di Maicon). I rossoneri recriminano per un gol non concesso a Sulley Muntari nello scontro diretto coi bianconeri giocato il 25 febbraio a San Siro (palla respinta da Buffon ben oltre la linea sul punteggio di 1-0, poi sarebbe arrivato il definitivo 1-1 di Matri).

Domenica 13 maggio 2012
La Juve chiude imbattuta, Ibrahimovic capocannoniere

A Torino la Juventus batte 3-1 l’Atalanta e per la prima volta nella sua storia chiude il campionato imbattuta (eguagliato il record del Milan di Capello, campione d’Italia nel 1992; nel ’79 il Perugia chiuse imbattuto ma finì secondo in classifica). Primo gol di Marrone al 10’, il raddoppio è segnato al 28’ da Alessandro Del Piero, alla sua ultima partita casalinga in bianconero (gli resta la finale di Coppa Italia in programma il 20 maggio a Roma contro il Napoli): sostituito al 57’, il capitano compie un giro di campo per salutare i tifosi, poi, a fine partita, solleva il trofeo vinto dai campioni d’Italia. Il milanista Zlatan Ibrahimovic, a secco nel 2-1 casalingo col Novara, vince con 28 reti il titolo di capocannoniere del campionato di serie A (impresa già compiuta, con la maglia dell’Inter, nel 2008/2009). In svantaggio per 1-0, i rossoneri, che terminano il campionato al secondo posto (a quattro punti dalla Juve), pareggiano con il francese Flamini, a otto minuti dalla fine arriva il gol di Pippo Inzaghi, all’ultima partita in rossonero (ma forse cambia idea) come Rino Gattuso, Alessandro Nesta, Clarence Seedorf e Gianluca Zambrotta.




Domenica 5 maggio 2013
Juventus campione per la 29esima volta

Con la vittoria 1-0 contro il Palermo, la Juventus di Antonio Conte conquista il suo 29esimo scudetto, con tre domeniche di anticipo sulla fine del Campionato 2012/2013. Decisiva la rete su rigore del centrocampista cileno Vidal, al quattordicesimo minuto del secondo tempo. Questi i bianconeri scesi in campo allo Juventus Stadium: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (11’st Padoin), Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah (22’st Peluso); Marchisio, Vucinic (34’st Quagliarella).

Domenica 12 maggio 2013
Con 29 reti, di cui sette su rigore, l’attaccante uruguaiano del Napoli Edinson Cavani conquista il titolo di capocannoniere del Campionato 2012/2013. Staccato al secondo posto Antonio Di Natale, che con la maglia dell’Udinese ha segnato 23 gol (4 su rigore) in questa stagione. Terzi a pari merito con 16 reti il milanista Stephan El Shaarawy (0 rigori) e il romanista Pablo Osvaldo (2 rigori).




Lunedì 5 maggio 2014
Scudetto numero trenta per la Juventus di Conte

Con due giornate d’anticipo sulla fine del Campionato, la Juventus conquista il suo trentesimo scudetto. A Torino la vittoria per uno a zero contro l’Atalanta (gol di Simone Padoin al 27esimo del secondo tempo) è solo una formalità, avendo i bianconeri già matematicamente conquistato il titolo dopo la sconfitta della Roma a Catania due giorni prima. Si tratta del terzo successo di fila in Serie A per la squadra allenata da Antonio Conte.

Domenica 18 maggio 2014
I record per la Juventus di Conte

Con l'ultimo turno, a corollario di una stagionestraordinaria, la Juventus stabilisce una serie di nuovi record toccando quota 102 - per la prima volta in tripla cifra - raggiungendo il primato assoluto di punti in campionato in Italia (supera il precedente record di 97 punti stabilito dall'Inter nel 2006-2007) e, con 106 reti segnate in stagione, eguaglia anche il proprio primato (risalente all'annata 1992-1993). La società bianconera sigla inoltre una striscia di 19 vittorie casalinghe consecutive (su 19 incontri di campionato disputati), nuovo record di successi e infine, con 33 partite vinte (su 38) batte il primato di successi totali nel corso di una stagione (superando le 30 ottenute dai già citati nerazzurri di Mancini del 2007). (a cura di Massimo Parrini)




Edited by Milea - 10/7/2014, 19:46
 
Web  Top
3 replies since 7/5/2012, 22:16   626 views
  Share