| Storia del campionato di calcio Tutti gli scudetti dal 1898 a oggi
Il primo campionato di calcio si disputò in un giorno solo
8 maggio 1898 Il Genoa campione d’Italia di calcio Nell’ambito dei festeggiamenti in occasione dell’Esposizione Internazionale per i cinquant’anni dello Statuto Albertino, a Torino si svolge in una sola giornata il primo campionato italiano di calcio: vince il Genoa, che superata in semifinale la Ginnastica Torino (2-1) si impone dopo i supplementari anche all’Internazionale Torino (2-1). Questa la formazione vincitrice: Spensley; Leaver, Bocciardo; Dapples, Bertolio, Le Pelley; Ghiglione, Pasteur II, Ghigliotti, De Galleani, Baird.
16 aprile 1899 Campionato di calcio, bis del Genoa A Genova si disputa la finale del secondo campionato italiano di calcio: come nel 1898, il Genoa batte l’Internazionale Torino, stavolta per 2-0. Questa la squadra campione: Ghigliotti; De Galleani, Spensley; Pasteur I. Leaver, Pasteur II; Passadoro, Arkless, Dapples, Deteindre, Agar.
22 aprile 1900 Tris del Genoa nel campionato di calcio Per la terza volta in tre edizioni, il Genoa vince il campionato italiano di calcio. Questa la formazione che si impone 1-0 nella finale di Torino contro il F. C. Torinese: Spensley; Rossi P., Ghigliotti; Pasteur I, Pasteur II, Passadoro; Bocciardo, Henman, Dapples, Agar, Fawcus.
5 maggio 1901 Il Milan rompe il dominio del Genoa A Genova, sul campo di Ponte Carrega, il Milan conquista il suo primo campionato italiano di calcio: la finale col favoritissimo Genoa, campione nelle prime tre edizioni (1898, 1899, 1900), si chiude sul 3 a 0. Tra i marcatori Herbert Kilpin. La formazione scesa in campo è la seguente: Hoode, Suter, C. Gadda, Lies, Kilpin, Angeloni, Recalcati, Davies, Negretti, Allison, G. Colombo. Presidente: Alfred Edwards.
Domenica 13 aprile 1902 Calcio, rivincita del Genoa sul Milan Sul campo di Ponte Carrega, il Genoa batte il Milan per 2-0 e vince il quarto campionato di calcio in cinque anni: i rossoneri, campioni nel 1901, avrebbero dovuto avere il vantaggio del campo, che hanno però misteriosamente ceduto agli avversari (hanno preso soldi?). I gol sono stati segnati da Salvadè e Pasteur II, questa la formazione vincente: Spensley; Rossi P., Ghigliotti; Pasteur I, Senft, Passadoro; Agar, Salvadè, Dapples, Cartier, Pasteur II (all. Savage).
Mercoledì 29 aprile 1903 Calcio: battuta la Juventus, Genoa ancora campione Il Genoa vince 3-0 in casa la finale con la Juventus e per il secondo anno consecutivo (la quinta volta in sei edizioni) è campione italiano di calcio. Le reti sono segnate da Agar e Dapples, più un autogol di Armano. Questa la formazione vincente: Spensley, Rossi P., Ghigliotti; Pasteur I, Senft, Cartier; Agar, Foffani, Dapples, Montaldi, Pasteur II.
Domenica 27 marzo 1904 Calcio: Juventus di nuovo ko, sesto titolo al Genoa Per il terzo anno consecutivo (la sesta volta in sette edizioni) il Genoa vince il campionato italiano di calcio: come nel 1903, i liguri si impongono nella finale giocata in casa con la Juventus, decisivo il gol di Bugnion al 63’. Questa la squadra campione: Spensley; Bugnion, Rossi P.; Schoeller, Senft, Pasteur I; Salvadé, Goetzlof, Agar, Pasteur II, Pellerani.
Domenica 9 aprile 1905 Juve campione d’Italia L’Us Milanese ferma sul 2 a 2 il Genoa, finora vincitore di sei campionati su sette, e consegna alla Juve il titolo italiano (6 punti contro 5). A differenza dei rivali, i bianconeri schierano una formazione composta quasi per intero da italiani, con soli tre stranieri: Walty, Diment, Squair.
Domenica 6 maggio 1906 Secondo titolo per il Milan Il Milan è per la seconda volta campione italiano di calcio: dopo che il primo spareggio con la Juve, disputato il 29 aprile 1906 al Velodromo Umberto I di Torino, si è concluso 0 a 0 dopo i tempi supplementari, i bianconeri disertano la ripetizione prevista sul campo dell’Us Milanese in via Comasina, a Milano (non lo ritengono un campo sufficientemente “neutro”, la prima sfida si era giocata a Torino per il maggior numero di gol segnati, esclusi quelli a tavolino, nel girone finale).
Domenica 7 aprile 1907 Bis rossonero Vincendo 2 a 0 sul campo di Ponte Carrega, Genova, contro l’Andrea Doria, il Milan si aggiudica per il secondo anno consecutivo il campionato italiano di calcio. I gol dell’ultima partita sono siglati da Alessandro Trerè e Johann Ferdinand Mädler, nella classifica del girone finale i rossoneri precedono con 6 punti il Torino (5).
Domenica 3 maggio 1908 Calcio, la Pro Vercelli campione d’Italia Grazie a un 2-1 in casa dell’Us Milanese, la Pro Vercelli vince il suo primo campionato di calcio. Questa la squadra campione: Innocenti; Salvaneschi, Celoria; Ara, Milano I, Leone; Romussi, Bertinetti, Fresia, Visconti, Rampini I. Questa la classifica del girone finale: Pro Vercelli 6, Us Milanese 3, Andrea Doria 1 (manca da disputare l’ormai inutile Andrea Doria-Us Milanese, in programma il 17 maggio).
Mercoledì 28 aprile 1909 Calcio, titolo bis per la Pro Vercelli Forte del 2-0 con cui si era imposta in casa il 4 aprile, la Pro Vercelli pareggia 1-1 in casa dell’Us Milanese e si aggiudica per il secondo anno consecutivo il campionato italiano di calcio. Questa la squadra campione: Innocenti; Binaschi, Servetto; Ara, Milano I, Leone; Milano II, Visconti, Fresia, Rampini I, Corna.
Domenica 24 aprile 1910 L’Inter campione d’Italia Con una vittoria 10 a 3 sul campo della Pro Vercelli, l’Inter conquista per la prima volta il campionato italiano di calcio: infuriati per la decisione di non rinviare la partita (hanno alcuni giocatori impegnati in tornei militari), i campioni uscenti (1908 e 1909) hanno schierato una squadra di undicenni. Questa la formazione campione d’Italia: Campelli, Fronte, Zoller, Yenni, Fossati I, Stebler, Capra, Peyer, Peterlj, Aebi, Schuler.
Domenica 18 giugno 1911 Calcio, la Pro Vercelli torna campione Già vittoriosa per 3-0 nella sfida disputata in casa l’11 giugno, la Pro Vercelli si impone 2-1 in casa del Vicenza e conquista il terzo titolo italiano di calcio. Questa la squadra campione: Innocenti; Binaschi, Valle; Ara, Milano I, Leone; Milano II, Berardo, Ferraro, Rampini I, Corna.
Domenica 5 maggio 1912 Calcio, quarto titolo per la Pro Vercelli Per il secondo anno consecutivo (quarta volta in cinque anni) la Pro Vercelli vince il campionato di calcio: già vincitrice per 6-0 nella sfida giocata in trasferta il 28 aprile, si impone 7-0 in casa col Venezia. Questa la squadra campione: Innocenti; Binaschi, Valle; Ara, Milano I, Leone; Milano II, Berardo, Ferraro, Rampini I, Corna.
Domenica 1 giugno 1913 Pro Vercelli campione d’Italia, Lazio sconfitta A Genova la Pro Vercelli batte 6-0 la Lazio e vince per il terzo anno consecutivo il campionato italiano di calcio.
Domenica 12 luglio 1914 Casale campione d’Italia, Lazio ko Già vittorioso 7-1 nell’andata giocata in casa il 5 luglio, a Roma il Casale batte 2-0 la Lazio e conquista il titolo di campione italiano di calcio.
Domenica 23 maggio 1915 Sospeso il campionato di calcio In seguito alla mobilitazione per la guerra, la Direzione della Federazione Italiana del Giuoco del Calcio annulla i due match che avrebbero dovuto avere luogo per concludere il girone finale Italia Settentrionale, Genoa-Torino e Milan-Internazionale: il Genoa guida la classifica con 7 punti contro i 5 di Torino e Inter e i 3 del Milan. Nel girone Italia Centrale saltano Lazio-Lucca e Pisa-Roman (classifica: Lazio 8, Roman e Pisa 6, Lucca 0). Nel Girone Meridionale si è imposta l’Internazionale Napoli.
Martedì 23 settembre 1919 Calcio, assegnato al Genoa il titolo del 1915 La Federazione Italiana del Giuoco del Calcio assegna il titolo del 1915 al Genoa, che al momento della sospensione per la guerra guidava la classifica del girone Italia-Settentrionale.
Domenica 20 giugno 1920 Secondo titolo per l’Inter Vittoriosa 3-2 nella finale di Bologna contro il Livorno, l’Inter conquista il suo secondo campionato italiano di calcio. Gli amaranto, in dieci dal 7’ per l’infortunio di Innocenti I, hanno fallito con Magnozzi un calcio di rigore, poi i nerazzurri sono andati a segno con Conti (22’), Aebi (36’), Cevenini III (40’), chiudendo il primo tempo sul 3-0. Nella ripresa lo stesso Magnozzi ha accorciato le distanze con una doppietta (57’, 67’), ma i toscani non son riusciti a completare la rimonta.
Domenica 24 luglio 1921 Calcio, sesto titolo per la Pro Vercelli A Torino la Pro Vercelli batte 2-1 il Pisa nella finale del campionato italiano di calcio. Questa la squadra campione: Curti; Rosetta, Bossola; Ara, Parodi, Perino; Ceria, Ardissone, Gay, Rampini II, Borello.
Sabato 27 agosto 1921 Calcio, 24 società del centro-nord fondano la C. C. I Presente il delegato di 48 società dell’Italia centro-meridionale, le 24 maggiori società di calcio dell’Italia centro-settentrionale fondano la Confederazione Calcistica Italiana. Ne fanno parte: Torino, Juventus, Milan, Inter, Legnano, Hellas Verona, Livorno, Bologna, Vicenza, Alessandria, Casale, Brescia, Novara, Modena, Us Milanese, Venezia, Savona, Spezia, Genoa, Andrea Doria, Pro Vercelli, Pisa, Mantova, Padova. La scissione è stata decisa dopo che la Federazione Italiana del Giuoco del Calcio (Figc) ha respinto la proposta di ridurre da 64 a 24 il numero delle squadre centro-settentrionali partecipanti al massimo campionato. [Sta. 29/8/1921]
Domenica 21 maggio 1922 Calcio, titolo Figc alla Novese A Cremona la Novese batte 2-1 la Sampierdarenese e vince il campionato italiano Figc, cui non hanno partecipato le più importanti società italiane (riunite nella Confederazione Calcistica Italiana).
Domenica 18 giugno 1922 Calcio, alla Pro Vercelli il titolo C.C.I Già vittoriosa 3-0 in trasferta l’11 giugno, la Pro Vercelli batte 5-2 in casa la Fortitudo Roma e vince il campionato di calcio della Confederazione Calcistica Italiana (vi hanno partecipato le più importanti squadre italiane). Questa la squadra campione: Curti; Rosetta, Bossola; Milano IV, Parodi, Perino; Ceria, Ardissone, Gay, Rampini II, Borello.
Sabato 24 giugno 1922 Calcio, pace delle grandi con la Figc Ad Alessandria i vertici della Confederazione Calcistica Italiana, di cui fanno parte le principali società italiane, accettano di rientrare nella Federazione Italiana del Giuoco del Calcio, che avevano lasciato nell’agosto 1921. [Sta. 25/6/1922]
Domenica 22 luglio 1923 Sconfitta la Lazio, Genoa campione d’Italia Già vittorioso 4-1 nell’andata disputata in casa il 15 luglio, il Genoa si impone 2-0 a Roma con la Lazio e conquista il titolo di campione italiano di calcio.
Domenica 7 settembre 1924 Calcio, è del Genoa il primo “scudetto” Forte del 3-1 ottenuto in casa il 31 agosto, il Genoa pareggia 1-1 in casa del Savoia e vince il suo secondo campionato di calcio consecutivo, portando il totale a nove. Novità di quest’edizione, i campioni d’Italia potranno sfoggiare sulla maglia uno scudetto tricolore.
Domenica 23 agosto 1925 Calcio, primo titolo per il Bologna Già vittorioso 4-0 nella sfida giocata in casa il 16 agosto, il Bologna vince 2-0 in casa dell’Alba e per la prima volta è campione italiano di calcio. Questa la formazione che conquista lo scudetto: Gianni; Borgato, Gasperi; Genovesi, Baldi, Giordani; Pozzi, Schiavio, Della Valle, Perin, Muzioli. Il campionato è stato segnato dalle polemiche per la finale della Lega Nord col Genoa. [Brera 1975] [Leggi tutta la notizia]
Domenica 22 agosto 1926 Secondo titolo per la Juve Dopo la vittoria 7-1 ottenuta all’andata l’8 agosto, la Juve vince 5-0 a Roma contro l’Alba e si aggiudica il suo secondo titolo italiano, il primo dall’introduzione dello scudetto. Tripletta di Pastore, segnano anche Hirzer e Munerati.
Domenica 3 luglio 1927 Primo scudetto per il Torino Vittorioso 1-0 in casa nello scontro diretto con il Bologna (gol su rigore dell’ungherese Mihaly Balacics), il Torino conquista matematicamente il suo primo scudetto: quando resta da disputare solo la rivincita in Emilia tra rossoblu e granata, quest’ultimi hanno un incolmabile vantaggio di quattro punti (14 a 10 nel girone finale a 6, resta da giocare anche un ininfluente Juve-Milan). La sfida Torino-Bologna era stata già giocata, con lo stesso risultato, il 15 maggio, partita poi annullata dal Comitato arbitrale. [Leggi tutta la notizia in spoiler]
Scandalo Torino: lo scudetto ’27 non verrà assegnato • L’onorevole Leandro Arpinati, presidente della Figc, avvicinato a Bologna prima del match Italia-Austria (Coppa Internazionale, vittoria degli ospiti per 1-0) comunica che il calciatore juventino che ha venduto il derby costato al Torino la revoca dello scudetto del 1927 è il fortissimo terzino Luigi Allemandi, nel frattempo passato all’Inter, per cui si profila la squalifica a vita: incassate 25 mila lire prima della partita, avrebbe dovute incassarne altrettante a cose fatte, poiché secondo il dirigente granata dott. Nani si era impegnato troppo il saldo gli è stato negato, le sue proteste con lo studente d’ingegneria Giovanni Gaudioso, mediatore che viveva nel suo stesso pensionato, sono state ascoltate da un altro inquilino, per giunta giornalista della Stampa (proprietà degli stessi Agnelli che possiedono la Juventus) che ha scatenato lo scandalo con un articolo dal titolo “C’è del marcio in Danimarca” pubblicato sul quotidiano “Tifone” di Roma. Allemandi potrebbe non essere l’unico colpevole: i maligni fanno notare che nel derby del 5 giugno la punizione del granata Balacics (gol dell’1-1) era stranissimamente passata tra le gambe di un membro della barriera, l’altro terzino Virgino Rosetta, noto come il primo professionista del nostro calcio (è stato acquistato nel ’23 dalla Pro Vercelli, per aggirare le norme prende un ricchissimo stipendio da “ragioniere”). Assicurato che «ove altre responsabilità venissero alla luce, colpirò con la medesima fermezza», Arpinati comunica anche che lo scudetto non verrà assegnato al Bologna, squadra di cui è notoriamente tifoso, finito al secondo posto nel girone finale del 1927: «Il risultato dell’inchiesta è tale che ho riportato l’impressione precisa che talune partite di campionato abbiano falsato l’esito del campionato stesso. Il Bologna non avrà perciò il titolo tolto al Torino: il campionato 1926-27 non avrà quest’anno il suo vincitore. L’esempio servirà, ne sono certo, di monito, e varrà, mi auguro, a migliorare la situazione calcistica che è in questo momento di una delicatezza e di una gravità senza pari». [Sta. 8/11/1927]
Giovedì 3 novembre 1927 Revocato lo scudetto del Torino Leandro Arpinati, presidente della Figc, comunica la revoca dello scudetto vinto nel 1927 dal Torino: secondo l’accusa un giocatore juventino il cui nome non è ancora stato reso noto si sarebbe venduto il derby del 5 giugno 1927 (2-1 per i granata, gol di Balacics e Libonatti dopo l’iniziale vantaggio bianconero di Vojak I). [Sta. 4/11/1927; Brera 1975]
Domenica 6 novembre 1927 Scandalo Torino: lo scudetto ’27 non verrà assegnato L’onorevole Leandro Arpinati, presidente della Figc, avvicinato a Bologna prima del match Italia-Austria (Coppa Internazionale, vittoria degli ospiti per 1-0) comunica che il calciatore juventino che ha venduto il derby costato al Torino la revoca dello scudetto del 1927 è il fortissimo terzino Luigi Allemandi, nel frattempo passato all’Inter, per cui si profila la squalifica a vita (...). Assicurato che «ove altre responsabilità venissero alla luce, colpirò con la medesima fermezza», Arpinati comunica anche che lo scudetto non verrà assegnato al Bologna, squadra di cui è notoriamente tifoso, finito al secondo posto nel girone finale del 1927: «Il risultato dell’inchiesta è tale che ho riportato l’impressione precisa che talune partite di campionato abbiano falsato l’esito del campionato stesso. Il Bologna non avrà perciò il titolo tolto al Torino: il campionato 1926-27 non avrà quest’anno il suo vincitore. L’esempio servirà, ne sono certo, di monito, e varrà, mi auguro, a migliorare la situazione calcistica che è in questo momento di una delicatezza e di una gravità senza pari». [Sta. 8/11/1927] [Leggi tutta la notizia]
Domenica 22 luglio 1928 Scudetto “bis” per il Torino Pareggiando 2-2 in casa del Milan (ma complice l’1-2 dell’Alessandria in casa del Genoa, con una sconfitta non sarebbe cambiato niente) il Torino bissa lo scudetto del ’27 poi revocato per il “caso Allemandi”. Classifica del Girone Finale: Torino 19, Genoa 17, Juventus e Alessandria 16, Bologna 15, Milan 14, Inter 11, Casale 4. A San Siro i rossoneri vanno in vantaggio dopo 23’ con Tansini, al 63’ pareggia Vezzani, al 67’ Torriani riporta in vantaggio i padroni di casa, all’80’ Baloncieri segna su rigore (contestatissimo dal pubblico di casa) il definitivo 2-2. Questa la formazione granata: Bosia; Monti, Martin II; Colombari, Janni, Sperone; Vezzani, Baloncieri, Libonatti, Rossetti, Franzoni. [Sta. 23/7/1928]
Domenica 7 luglio 1929 Battuto il Torino (1-0), il Bologna vince la “bella” scudetto A Roma il Bologna batte 1-0 il Torino e conquista il suo secondo scudetto dopo quello del ’25. “Bella” necessaria dopo che gli emiliani avevano vinto (3-1) la sfida giocata in casa il 23 giugno e i piemontesi (1-0) quella giocata a Torino il 30 giugno, al 7’ della ripresa il bolognese Pitto viene espulso per fallo su Rossetti, un minuto dopo subiscono la stessa sorte il compagno di squadra Martelli e il granata (per l’occasione in bianco) Janni. Parità numerica (nove contro nove) ristabilita all’82’ per un infortunio a Vezzani, subito dopo il “rossoblu” Angelo Schiavio (per l’occasione in maglia verde) si impadronisce della palla poco oltre la metà campo, compie una quarantina di metri, poi centra dal vertice destro dell’area di rigore per l’accorrente Muzioli che segna il gol decisivo. [Vittorio Pozzo, Sta. 8/7/1929]
Domenica 29 giugno 1930 “Terzo scudetto” per l’Ambrosiana L’Ambrosiana batte 2 a 0 a Milano la Juventus (32’ Viani, 67’ Conti) e con una giornata d’anticipo conquista il titolo di campione d’Italia (il Genoa, vittorioso in casa 2-0 col Livorno, è staccato di 4 punti). Per la prima volta il torneo è stato disputato con la formula del girone unico, per i nerazzurri si tratta del primo successo da quando è stato inventato lo scudetto (1924) e da quando hanno cambiato nome (1928).
Meazza capocannoniere Assente nell’ultima sfida di campionato, persa dall’Ambrosiana già campione d’Italia 2-0 a Modena, il nerazzurro Giuseppe Meazza conquista il titolo di capocannoniere del primo campionato a girone unico (31 reti contro le 21 del romanista Volk).
Domenica 6 luglio 1930 Meazza capocannoniere Assente nell’ultima sfida di campionato, persa dall’Ambrosiana già campione d’Italia 2-0 a Modena, il nerazzurro Giuseppe Meazza conquista il titolo di capocannoniere del primo campionato a girone unico (31 reti contro le 21 del romanista Volk).
Domenica 21 giugno 1931 La Juve fa tris Vincendo 1-0 in casa contro l’Inter (gol di Orsi), la Juventus conserva i tre punti di vantaggio sulla Roma (vincitrice 2-0 in trasferta col Milan) e con una giornata d’anticipo conquista matematicamente il suo terzo scudetto (la vittoria vale due punti), il primo con la formula a girone unico.
Domenica 28 giugno 1931 Volk capocannoniere A secco nella sfida persa 3-2 a Brescia, il romanista Rodolfo Volk vince comunque la classifica marcatori del campionato, 30 reti contro le 24 dell’interista Giuseppe Meazza
Domenica 29 maggio 1932 Bis bianconero Vincendo in casa 3 a 0 col Brescia (gol di Vecchina, G. Ferrari, Orsi) la Juve porta 5 punti il vantaggio sul Bologna (fermato sul 3 a 3 ad Alessandria) e conquista con due giornate d’anticipo il suo quarto scudetto (la vittoria vale due punti). È la prima volta che i bianconeri vincono due titoli consecutivi.
Domenica 12 giugno 1932 Calcio, Schiavio e Petrone capocannonieri Autore di un gol nel 2-2 in casa della Juventus già campione, l’uruguaiano Pedro Petrone raggiunge quota 25 e vince, a parimerito con Angelo Schiavio (Bologna, a secco contro il Napoli) il titolo di capocannoniere del campionato di calcio.
Domenica 11 giugno 1933 Continua il dominio della Juve Vincendo 3 a 0 in casa contro il Milan (doppietta di Borel II e gol di Sernagiotto), la Juve porta a 8 punti il vantaggio sull’Ambrosiana (sconfitta 2 a 0 in casa dal Genoa) e si aggiudica con due giornate d’anticipo il terzo titolo italiano consecutivo, impresa riuscita finora anche al Genoa (1898-1900, 1902-1904) e alla Pro Vercelli (1911-1913).
Domenica 25 giugno 1933 Borel capocannoniere Finisce il campionato di serie A: lo juventino Felice Borel, autore di una tripletta nel 5-0 casalingo contro il Palermo, conquista con 29 reti il titolo di capocannoniere (scavalca il bolognese Angelo Schiavo, che a secco con la Triestina si ferma a 28).
Domenica 29 aprile 1934 Record della Juventus Calendario stravolto per la preparazione agli imminenti mondiali di calcio che si disputeranno in Italia, si gioca quella che in teoria dovrebbe essere la 32ª giornata del campionato, ma in realtà è l’ultima (la 33ª si è giocata il 12 aprile, la 34ª il 26): due punti di vantaggio sull’Ambrosiana, la Juventus si assicura il titolo vincendo in trasferta 2-0 contro la Lazio (gol di Orsi e Borel II). Poiché i nerazzurri hanno perso 1 a 0 a Torino, i bianconeri avrebbero vinto il titolo anche in caso di sconfitta. Col quarto scudetto consecutivo, impresa mai riuscita prima, gli uomini di Carcano entrano nella storia. Felice Borel, 32 reti, conquista per il secondo anno consecutivo il titolo di capocannoniere.
Domenica 2 giugno 1935 La Juve fa cinquina Vincendo 1 a 0 a Firenze (gol all’81’ di Ferrari), la Juventus si aggiudica il settimo scudetto: l’Ambrosiana, che alla vigilia della 30ª e ultima giornata l’appaiava al comando con 40 punti, è infatti sconfitta 4 a 2 a Roma dalla Lazio (tripletta di Piola). Per i bianconeri si tratta del quinto scudetto consecutivo. Guaita capocannoniere Autore di una doppietta nella sfida vinta per 4-1 in casa della Pro Vercelli, il romanista Enrique Guaita vince la classifica cannonieri del campionato, 28 reti contro le 21 del laziale Silvio Piola.
Domenica 10 maggio 1936 Scudetto al Bologna, Meazza capocannoniere Vittorioso 3-0 in casa con la Triestina, il Bologna conquista il suo terzo scudetto dopo quelli del ’25 e ’29, il primo da quando esiste il girone unico, spezzando il quinquennio di dominio juventino: i gol che decidono la volata per il titolo sono segnati da Andreolo (11’), Schiavio (47’) più un’autorete di Rocco (64’); la Roma, vittoriosa 3-1 in casa del Palermo, chiude staccata di un punto (40 a 39). Pur a secco nel 2-2 dell’Ambrosiana a casa del Genova, Giuseppe Meazza conquista per la seconda volta il titolo di capocannoniere del campionato di serie A (25 gol contro i 20 dello juventino Gabetto).
Domenica 2 maggio 1937 Il Bologna bissa lo scudetto Vittorioso 2-0 in casa con la Triestina, il Bologna conquista con due giornate d’anticipo il secondo scudetto consecutivo, quarto totale con quelli del ’25 e ’29: 40 punti, i rossoblu non possono più essere raggiunti dal Torino (fermato sullo 0-0 a Bari) e dalla Lazio (vittoriosa 5-1 ad Alessandria), che inseguono a quota 35. I gol dei campioni d’Italia sono segnati da Reguzzoni nel primo tempo e Andreolo nel secondo, questa la formazione schierata dall’allenatore Arpàd Veisz: Ceresoli; Maini, Pagotto; Montesanto, Andreolo, Corsi; Biavati, Sansone, Busoni, Fedullo, Reguzzoni.
Domenica 16 maggio 1937 Piola capocannoniere Il laziale Silvio Piola vince la classifica cannonieri del campionato di serie A: a secco nella vitttoria dei biancocelesti per 2-0 a Bari, chiude a quota 21, tre reti in più dello juventino Guglielmo Gabetto, che a segno nel 2-2 dei bianconeri in casa della Fiorentina arriva a 18.
Domenica 24 aprile 1938 Poker dell’Ambrosiana, tris di Meazza A otto anni dal precedente successo, l’Ambrosiana vince il campionato di calcio (il quarto contando quelli col nome Internazionale) imponendosi 2-0 a casa del Bari. La Juventus, che si è presentata all’ultima giornata con un punto di distacco, è stata fermata dal Milan sull’1-1: in vantaggio con Bellini (44’), fino al 70’ era possibile uno spareggio, poi sono arrivati i gol del nerazzurro Meazza (70’), del rossonero Boffi (84’), dell’altro nerazzurro Frossi (89’). Ai bianconeri è stata fatale la sconfitta interna subita contro il Liguria alla penultima giornata, che ha permesso il sorpasso dell’Ambrosiana (1-0 in casa con la Roma). Meazza, 20 gol, ha conquistato per la terza volta il titolo di capocannoniere.
Domenica 30 aprile 1939 Quinto scudetto del Bologna Vittorioso 1-0 in casa della Roma con un gol di Puricelli al 47’, il Bologna conquista con due giornate d’anticipo il quinto scudetto dopo quelli del ’25, ’29, ’36, ’37: 40 punti in classifica, non può più essere raggiunto dal Torino, che sconfitto 6-1 a casa del Genoa resta fermo a 35. Questa la formazione rossoblu: Ferrari P.; Pagotto, Ricci; Maini, Andreolo, Corsi; Biavati, Sansone, Puricelli, Fedullo, Reguzzoni.
Domenica 28 maggio 1939 Boffi e Puricelli capocannonieri L’uruguaiano Hector Puricelli, a secco nella sconfitta per 2-0 subita dal Bologna campione d’Italia in casa dell’Ambrosiana, e il milanista Aldo Boffi, autore di una doppietta nel 2-2 in casa del Modena, sono con 19 reti i capocannonieri del campionato di serie A.
Domenica 2 giugno 1940 All’Ambrosiana la “finale” scudetto, Boffi re dei bomber A Milano l’Ambrosiana batte 1-0 il Bologna e conquista il suo quinto scudetto. Da quando il campionato si disputa con la formula a girone unico non era mai successo che proprio all’ultima giornata del torneo le due squadre direttamente in lotta per il titolo si trovassero di fronte: gli emiliani, campioni in carica, si sono presentati alla sfida decisiva con un solo punto di distacco in classifica, ma le velleità di sorpasso sono state stroncate dal gol segnato al 9’ da Ferraris II. Impressionante la cornice di pubblico: 43.000 spettatori per un incasso pari a mezzo milione di lire. Il milanista Aldo Boffi, autore di una doppietta nel 2-2 rossonero a Modena, si conferma capocannoniere con 24 gol.
Domenica 27 aprile 1941 Sesto scudetto del Bologna Pareggiando 0-0 in casa della Triestina il Bologna conquista con una giornata d’anticipo il suo sesto scudetto: 38 punti in classifica, non può più essere raggiunto da Milan (vittoria 2-1 in casa della Juve) e Ambrosiana (sconfitta 2-0 in casa dal Torino), che seguono a 33. Questa la formazione rossoblu che conquista la matematica certezza del titolo: Vanz; Fiorini, Pagotto; Montesanto, Boniforti, Marchese; Biavati, Sansone, Sdraulig, Andreoli, Reguzzoni.
Domenica 4 maggio 1941 Puricelli re dei bomber A secco nel 2-2 casalingo con la Lazio, l’uruguaiano Hector Puricelli, attaccante del Bologna campione d’Italia, conquista il titolo di capocannoniere, 22 reti contro le 18 di Menti II (Fiorentina) e Amadei (Roma).
Domenica 14 giugno 1942 Scudetto alla Roma, Boffi capocannoniere Battendo 2-0 in casa il Modena in un incontro valido per la 30ª e ultima giornata di campionato, la Roma conquista il suo primo scudetto: gol di Cappellini (21’) e Borsetti (35’) i giallorossi concludono il torneo con 42 punti, tre più del Torino, sconfitto 2-1 in casa della Fiorentina (ma con i 2 punti dell’eventuale vittoria non sarebbe cambiato niente). Questa l’ultima formazione dei campioni d’Italia: Masetti, Brunella, Andreoli, Donati, Mornese, Jacobini, Borsetti, Cappellini, Amadei, Coscia, Pantò. Il milanista Aldo Boffi (22 reti contro le 15 di Gei, Piola e Amadei) conquista il terzo titolo di capocannoniere eguagliando il record di Giuseppe Meazza.
Domenica 25 aprile 1943 Beffato il Livorno, Mazzola dà lo scudetto al Toro Un gol segnato a Bari da Valentino Mazzola (86’) dà al Torino il secondo scudetto dopo quello del ’28, 44 punti contro i 43 del Livorno, beffato quando ormai assaporava lo spareggio: i toscani, a lungo in testa al campionato, vincono 3-1 in casa col Milan ma sono gettati nello sconforto dalla notizia del gol granata. Questa la formazione dei neocampioni d’Italia: Bodoira; Piacentini, Ferrini; Gallea, Ellena, Grezar; Ossola, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II. Silvio Piola, in gol nel 3-2 casalingo della Lazio con l’Atalanta, vince con 21 reti la classifica cannonieri staccando il genoano Gugliemo Trevisan, che a secco nella sconfitta 2-0 in casa con la Fiorentina chiude a 20 (anche qui il gol decisivo arriva in extremis, all’89’).
Domenica 28 luglio 1946 Terzo scudetto del Torino Vittorioso 9-1 in casa con la Pro Livorno, il Torino vince il suo terzo scudetto, il primo assegnato nel dopoguerra, chiudendo il girone finale con 22 punti, uno più della Juventus, bloccata sull’1-1 a Napoli. Decisivo il derby vinto dai granata il 21 luglio, 1-0 con gol di Gabetto al 19’. Questa la formazione dei campioni d’Italia: Bacigalupo; Ballarin, Maroso; Grezar, Rigamonti, Castigliano; Ossola, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II.
Domenica 15 giugno 1947 Il Torino vince lo scudetto numero 4 Pareggiando 0-0 in casa del Bari, il Torino conquista con tre giornate d’anticipo il suo quarto scudetto, il terzo consecutivo (tra il primo e il secondo la pausa per la guerra): 57 punti, i granata non possono più essere raggiunti dal Modena, che bloccato sullo 0-0 in casa dall’Atalanta segue a 50, e dalla Juventus, che sconfitta 2-1 in casa dal Vicenza è ferma a 49. Questa la formazione dei campioni d’Italia: Bacigalupo; Ballarin, Maroso; Grezar, Rigamonti, Castigliano; Ossola, Loik, Gabetto, Mazzola, Martelli.
Domenica 6 luglio 1947 Mazzola capocannoniere In gol nella vittoria 4-2 in casa del Modena, Valentino Mazzola, fuoriclasse del Torino campione d’Italia, vince la classifica cannonieri del campionato con 29 reti, otto più del milanista Hector Puricelli.
Domenica 30 maggio 1948 Torino campione con 5 giornate d’anticipo! Vittorioso 4-3 in casa con la Lazio, il Torino conquista con cinque giornate d’anticipo il suo quinto scudetto, il quarto consecutivo (tra il primo e il secondo la pausa per la guerra): 57 punti, i granata non possono più essere raggiunti dal Milan, sconfitto 1-0 a Bari. La sfida decisiva ha un andamento rocambolesco: gol di Puccinelli, autorete di Grezar, rete di Penzo, al 20’ i padroni di casa sono incredibilmente sotto 3-0, al 25’ Castigliano lancia la rimonta, al 43’ accorcia le distanze Gabetto, al 55’ Castigliano segna il 3-3, al 61’ Valentino Mazzola sigla il definitivo 4-3. Mentre negli spogliatoi i granata festeggiano la vittoria, il ragionier Giusti entra e comunica: «Il Milan perde a Bari per 1-0, avete 12 punti di vantaggio. Ragazzi, evviva, siete campioni!». Mazzola brinda con la bottiglia d’aranciata che già aveva in mano. [Paolo Bertoldi, Sta. 31/5/1948]
Domenica 4 luglio 1948 Boniperti capocannoniere Finisce il campionato di serie A: la Juve perde 4 a 0 in casa con la Pro Patria, ma Giampiero Boniperti conquista con 27 reti il titolo di capocannoniere (il Torino di Valentino Mazzola, secondo con 25 reti, riposava).
Mercoledì 4 maggio 1949 L’aereo del Grande Torino si schianta a Superga: 31 morti Alle 17.03 l’aereo (Fiat G. 212 della compagnia Ali) che partito da Lisbona riporta in Italia il Grande Torino, squadra vincitrice degli ultimi quattro campionati di calcio reduce da un’amichevole col Benfica, si schianta contro la parete della Basilica di Superga: perdono la vita i calciatori Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, Émile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti, Julius Schubert; i dirigenti Arnaldo Agnisetta, Ippolito Civalleri, Andrea Bonaiuti; gli allenatori Egri Erbstein e Leslie Lievesley; il massaggiatore Osvaldo Cortina; i giornalisti Renato Casalbore, Renato Tosatti, Luigi Cavallero; i membri dell’equipaggio Pierluigi Meroni, Celeste d’Inca, Cesare Biancardi, Antonio Pangrazi. Visibilità di appena 40 metri a causa del maltempo (nubi quasi a contatto col suolo, rovesci di pioggia, forte libeccio con raffiche), forse la tragedia è causata da un errore dell’altimetro.
Giovedì 5 maggio 1949 La Figc assegna lo scudetto al Torino Nonostante manchino quattro giornate alla fine del campionato, la Figc assegna al Torino, che guida la classifica con 52 punti contro i 48 dell’Inter e i 46 del Milan, lo scudetto 1948/1949 (proposta delle stesse società inseguitrici): 18 giocatori della squadra granata, la maggior parte dei quali avevano già vinto il titolo nel ’43, ’46, ’47, ’48, sono morti nell’incidente aereo di ieri (schianto contro la parete della Basilica di Superga, hanno perso la vita altre 13 persone tra allenatori, dirigenti, giornalisti, equipaggio).
Domenica 5 giugno 1949 Nyers capocannoniere Istvan Nyers è il capocannoniere del campionato di calcio: a segno anche nell’ultima sfida a Firenze, il bomber nerazzurro chiude con 26 reti, precedendo il compagno di squadra Amadei (prima “doppietta” della storia).
Domenica 14 maggio 1950 Juve campione dopo 15 anni Vincendo 3 a 2 in casa col Bologna (doppietta di John Hansen più Praest), la Juventus mantiene 5 punti di vantaggio sul Milan (2 a 1 a Padova) e conquista con due giornate d’anticipo il suo ottavo scudetto, successo che inseguiva dal 1935.
Domenica 28 maggio 1950 Nordahl re dei bomber A San Siro il Milan finisce il campionato battendo 6-2 la Roma, secondo a 5 punti dalla Juventus. Lo svedese Gunnar Nordahl, autore di una doppietta, conquista il titolo di capocannoniere (35 reti contro le 30 dell’interista Nyers).
Edited by Milea - 10/7/2014, 19:59
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