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Pieter Brueghel
Testa di vecchia contadina, 1568 circa
olio su tavola, 22x18 cm
Monaco, Alte Pinakothek
La piccola tavola, anche se non firmata e non datata, è tuttavia considerata unanimemente autografa da tutti gli studiosi, a eccezione di Tolnay (1935) che suppone si tratti di una copia o di “pasticcio” a causa della presenza di alcuni errori, come la cuffia e la spalla sinistra, che dovrebbe trovarsi in posizione più arretrata rispetto al resto del corpo.
Il quadro viene segnalato per la prima volta nel 1604 nel castello di Neuburg, sul Danubio, e nel 1868 fu trasferito a Schleissheim. Nel 1912 fu acquistato dall’ Alte Pinakothek di Monaco. Discordi sono i pareri sulla datazione: inizialmente collocata tra le opere degli esordi della produzione artistica di Brueghel, oggi è generalmente considerata opera della maturità anche a causa della somiglianza con i tratti facciali dei personaggi della Parabola dei ciechi del 1568.
La vecchia contadina, dalle caratteristiche fisionomiche estremamente marcate, indossa una cuffia bianca allacciata sotto il collo. E’ raffigurata di profilo e questo contribuisce ad accentuare l’espressione del viso quasi attonita e soprattutto la deformazione della bocca, dipinta dall’artista fiammingo con un tratto netto a tagliare il profilo inferiore del volto.
L’opera rappresenta l’unico esempio di testa singola come studio di carattere in tutta l produzione di Brueghel, anche se da alcuni documenti si ha la certezza che l’artista ne abbia realizzate numerose altre.
La critica, oltre ad aver ravvisato nel ritratto di vecchia tratti simili a quelli delle figure nella Parabola dei ciechi e in particolare del terzo uomo da sinistra, ha riconosciuto nella zona del naso e della bocca una somiglianza con il critico del disegno "Pittore e critico" del 1565. Esiste sicuramente un evidente richiamo alla serie di acqueforti con teste contadine che reca il nome di Brueghel come “inventor”. (M.@rt)
Edited by Milea - 6/7/2021, 10:48 |
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