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Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto
Ponte di Rialto, 1744
olio su tela, 45x76 cm
Parigi, Musée Jacquemart-André
Anche in questo caso siamo di fronte a una replica con variante del ponte di Rialto. La veduta è ripresa da sud, esattamente come nel dipinto di Roma eseguito circa dieci anni prima.
Risalendo il Canal Grande verso il sestiere di San Polo e superata la naturale curva della laguna appare, magicamente, il cinquecentesco ponte lapideo che nel 1591 sostituì la vecchia struttura in legno.
Sulla riva del Ferro, lo sguardo indugia sul piccolo ponte del rio San Salvador, affiancato da palazzo Dolfin Manin, progettato dal Sansovino e oggi sede della Banca d’Italia. Al semplice approdo. Principale punto di arrivo al centro della città, sono attraccate gondole e piccole barche.
Dall’attiguo spazio triangolare della pescheria di San Bartolomeo parte l’imponente struttura muraria, progettata dall’architetto Antonio da Ponte, che collega il sestiere di San Marco con quello di San Polo.
Il punto di osservazione spostato verso la riva destra, consente di vedere, alta sull’orizzonte, la parte superiore del fondaco dei Tedeschi, sede dei numerosi mercanti tedeschi che venivano a Venezia per affari. Sulla sponda sinistra, la cosiddetta riva del Vin, nascosta nell’ombra, è riconoscibile la cinquecentesca costruzione del palazzo dei Dieci Savi, dove risiedevano i magistrati preposti alle tasse.
La luce, arrivando da ovest, illumina le facciate degli edifici a destra e accentua la brillantezza dei verdi della laguna in prossimità della banchina. A questa zona piena di luce, si contrappone la zona in ombra, nascosta al sole dalle costruzioni che si affacciano sulla riva del Vin e in alto il cielo, dipinto di un azzurro vivido, domina su tutta la veduta. (M.@rt)
Edited by Milea - 13/8/2021, 11:55 |
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