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Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto
Il Bucintoro al molo nel giorno dell'Ascensione, 1740 circa
olio su tela, 120,5x157 cm
Torino, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli al Lingotto
La tela, insieme ad altre cinque, costituisce una replica con varianti (tutte commissionate dal duca di Buccleuch) di una parte della collezione di opere eseguite da Canaletto per Joseph Smith e incise da Antonio Visentini per la prima edizione del Prospectus Magni Canalis Venetiarum, pubblicata nel 1735.
La cerimonia rappresentata è una delle più sentite feste pubbliche veneziane: la celebrazione dello sposalizio della città con il mare rievocato ogni anno il giorno dell’Ascensione. L’evento è identico a quello raffigurato nel dipinto già Smith e ora a Milano in collezione privata.
In questo dipinto Canaletto coglie il momento iniziale della festa, quando il Bucintoro è ancorato davanti al Palazzo Ducale nel Bacino di San Marco.
La galea di stato, riservata al doge, offre un’immagine magnifica con i suoi rivestimenti rossi e la decorazioni dorate. Il nome Bucintoro si deve, secondo una tradizione popolare, al nome dei duecento rematori necessari a muoverla, ma, in realtà, deriva dal greco e significa “centauro bovino”.
Tutto intorno alla maestosa galea si accalcano le altre imbarcazioni che in corteo l’accompagneranno fino al Lido; su di esse i patrizi veneziani vestiti con abiti impreziositi di trine e merletti, di ricami dorati, chiusi in vellutati mantelli e nascosti in volto da bianche maschere, sostano davanti allo spettatore adagiati sulle gondole festosamente decorate in attesa di navigare al seguito del Bucintoro.
Sullo sfondo la magnifica scenografia di piazza San Marco, dal Palazzo Ducale la destra, fino alla Libreria Marciana sulla sinistra. Il luccichio degli ori, il rosso degli ornamenti, i bianchi delle camicie risplendevano nell’atmosfera adamantina. (M.@rt)
Edited by Milea - 13/8/2021, 14:11 |
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