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Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto
La riva verso la Zecca, 1735
olio su tela, 110,5x185,5 cm
Roma, Collezione privata
La veduta con il molo e la Libreria è un tema consueto nella produzione canalettiana. La versione conservata a Roma riprende la piazza arretrando il punto della visione verso lo spettatore e leggermente dall’alto, per fermare la composizione proprio nell’inquadratura desiderata. La configurazione del dipinto è definita precisamente: Canaletto ha diviso esattamente la tela in due parti e vi ha inserito il panorama facendo in modo che il centro della composizione, l’ingresso del Canal Grande, coincidesse con il punto di fuga della costruzione prospettica.
La vista scorre sul Bacino di San Marco, incontra le gondole, attraccate all’approdo separate da pontili di legno, e prosegue in fondo incontrando la torre di palazzo Venier (oggi non più esistente) alta sulle case che la circondano.
Ancora oltre, il retro della chiesa di San Gregorio adiacente alle secentesca chiesa della Salute. Sulla punta estrema del fazzoletto di terra che ha vinto il mare, l’edificio della Dogana.
Il flusso continuo di barche che interessa il bacino è ritratto dal pittore con estrema fedeltà. Il realistico sovrapporsi di scafi e di alberi dà al dipinto spontaneità e immediatezza; della stessa naturalezza è pervasa la scena che si svolge nel campo, sul lato opposto, dove la caotica sequenza di baracche e bancarelle, riparate dalla luce del sole con teli bianchi fiancheggia la Libreria, la Zecca, i Granai e il Fonteghetto della farina.
I colori impiegati hanno una vivacità che non si riscontra nella veduta successiva, poiché Canaletto si concentra sul chiarore abbagliante ottenuto con cieli tersi. (M.@rt)
Edited by Milea - 13/8/2021, 14:24 |
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