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Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto Il ponte dell'Arsenale, ante 1735 olio su tela, 47x80 cm Woburn, Woburn Abbey
Anche questa veduta appartenne alla collezione del duca di Bedford e rientra nella serie di dipinti che ritrassero I luoghi più nascosti, ma altrettanto caratteristici di Venezia. Lo storico rio della Tana vede affacciarsi sulle acque il cinquecentesco oratorio dedicato alla Vergine e distrutto dall’opera demolitrice delle truppe francesi nel 1809. Sulla sinistra, inserita nelle mura dell’Arsenale che immettono nelle darsene, si riconosce la porta trionfale, una delle prime costruzioni rinascimentali realizzate a Venezia. Nel sovrapportale un imponente leone alato, simbolo della Serenissima, si erge maestoso. In prossimità dell’approdo sono collocate le statue in marmo di tre leoni che vennero trasportate a Venezia dal Pireo come bottino di guerra.
Una leggenda racconta che sia stata la dantesca porta degli Inferi nella Divina Commedia a suggerire tale costruzione per l’ingresso via mare e per le mura che racchiudono il bacino del porto. L’Arsenale con i cantieri, i depositi di armi e munizioni,fu fondato nel X secolo dal doge Pietro Orseolo e raggiunse nel periodo di massima espansione una forza di lavoro pari a quindicimila unità. Del dipinto si conosce il disegno (27,1x7,2 cm), conservato nella biblioteca reale di Windsor, dove è possibile ammirare la perizia del pittore nel ritrarre con estrema precisione i particolari topografici e l’attenzione dedicata alle figure che compaiono nella scena. La forza del dipinto deriva dall’impiego di colori decisi e dalla superficie della tela, resa liscia e perfetta da un’accurata preparazione del supporto. Ma è la luce vigorosa e cristallina che rende particolare la visione dell’opera, carica di tonalità blu nel cielo limpido. (M.@rt)
Edited by Milea - 13/8/2021, 14:37
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