Ritratto di giovanetto, Lorenzo Lotto, 1526

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view post Posted on 28/12/2011, 19:45     +1   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Lorenzo Lotto
Ritratto di giovanetto, 1526
olio su tavola, 34,5x27,5 cm
Milano, Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco, Pinacoteca



Quando nel 1876 questo piccolo ritratto giunse per legato nelle raccolte del Castello Sforzesco, l’identità del suo autore era ignota; benché l’attribuzione a Lotto si basi solo su considerazioni stilistiche e non sia suffragata da alcuna fonte, essa è condivisa dagli studiosi in maniera unanime.
Il ritratto ha un tono straordinariamente intimo e immediato: davanti a una tenda verde con profonde zone d’ombra, un giovane con il busto e il corpo leggermente inclinato in avanti volge il capo di tre quarti per guardare l’osservatore.

La figura è toccata da una luce tenue, che illumina gradatamente solo una porzione del viso; la composizione è costruita per linee diagonali che accrescono un certo senso di sospensione e di tensione suggeriti dallo sguardo dell’effigiato e dal gesto con cui sembra aver improvvisamente richiuso il libro che ha in mano.


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L’abbigliamento non ha nulla di austero ma piuttosto una curiosa ricercatezza: il basco nero è di sghimbescio e ornato con una catena d’oro, la giubba violetta è trapuntata con un complesso motivo di bande in velluto nero e si intravede una camicia ricamata, chiusa da un cordoncino dorato.
Per contiguità stilistica con altri ritratti datati, il dipinto si pone tra la fine del periodo bergamasco e l’inizio di quello veneziano; Lotto si ispirò probabilmente per il taglio compositivo e la posizione della figura a modelli di ambito giorgionesco, recuperando quindi una tradizione lontana e altra rispetto ai modi della ritrattistica di Tiziano, allora in voga a Venezia.

La critica sottolinea sempre la straordinaria modernità di quest’opera, riscontrabile sia nella complessità psicologica che nel senso di intimità e di immediatezza. Il personaggio trasmette una sorta di “inquietudine romantica” e l’apparente mancanza di contenuti simbolici dell’immagine ne accresce la franchezza; la stesura pittorica raggiunge in alcuni passaggi straordinaria libertà di tocco. (M.@rt)





Edited by Milea - 23/9/2021, 14:43
 
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