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Il fumetto
Il fumetto è un sistema di narrazione formato dalla sequenza di vignette (riquadri), in cui i personaggi parlano con parole scritte in una specie di nuvoletta di fumo ( da cui il nome “fumetto”). Il fumetto ha un suo codice.
Il codice del fumetto
Per narrare attraverso i fumetti occorre: 1. conoscere il linguaggio dei gesti 2. la posizione delle varie parti del corpo 3. le espressioni del volto 4. le onomatopee (parole formate da un insieme di lettere senza significato, che servono a far capire suoni e rumori) 5. la descrizione di luoghi
La tecnica
Per raccontare una storia a fumetti bisogna suddividerla in sequenze; ogni sequenza verrà rappresentata con una vignetta; i personaggi parleranno direttamente; spesso, per introdurre la storia e collegare alcune sequenze, si ricorrerà alla didascalia (breve frase che spiega un' illustrazione o che serve ad introdurre una nuova situazione ecc…) che si scrive o al di fuori delle vignette o in alto a sinistra o in alto della vignetta; per sottolineare i movimenti si usano linee verticali, orizzontali, ondulate, oblique; i suoni e i rumori saranno accompagnati dalle onomatopee; ciò che un personaggio pensa o sogna verrà scritto in nuvolette dal contorno tratteggiato a pallini o con linee sovrapposte.
Nei fumetti le espressioni, le emozioni dei protagonisti sono rese attraverso il disegno. Es: capelli ritti= terrore, collera sopracciglia inarcate= sorpresa sopracciglia aggrottate= malumore, perplessità sopracciglia piegate all’ingiù = tristezza occhi spalancati = sorpresa occhi chiusi= fiducia occhi sbarrati= collera, terrore bocca spalancata = sorpresa bocca sorridente = compiacimento linea delle labbra verso il basso = tristezza linea delle labbra verso il basso con denti in vista = collera
Particolarmente curata deve essere l’illustrazione: l’ambiente, gli animali, le piante, le persone, i loro gesti, le loro posizioni, le loro espressioni.
Le onomatopee
I fumetti utilizzano, nel loro sottocodice, alcune parole particolari definite onomatopee. Il termine indica quelle parole o quelle frasi che evocano un oggetto o un’azione, imitandone il suono. Nei fumetti spesso le parole onomatopeiche unite alle immagini sostituiscono intere frasi oppure le rafforzano.
Es: “clip-clap” sostituisce la frase “il rubinetto, rimasto semiaperto, lasciava cadere una dopo l’altra, le gocce d’acqua”.
Il rubinetto versava acqua da più di due ore!clip-clap clip-clap, una vera ossessione! (inquesto caso la parola onomatopeica rafforza il messaggio.
Il modo di scrivere i vari rumori che compaiono sui giornali a fumetti non è stato inventato da nessuno. Essi sono stati presi in prestito dal vocabolario dei verbi americani.
PURR: fare le fusa RIP: strappare, lacerare CRACK: spezzare, fracassare SPLASH, SPUTTER: spruzzare TWANGH: vibrare SKID: scivolare SLAM: sbattere DASH; BASH: cozzare TWEET; CHIRP: pigolare CLANG: risuonare ( da cui anche il termine italiano clangore) TINGLE: tintinnare KNOCK: bussare CLAP: applaudire YAWN: sbadigliare GROWL: ringhiare CRASH: fracassare THUMP; THUD: fare un tonfo SOB: singhiozzare BANG: sparare ZIP; HISS: sibilare SIGH: sospirare GULP: deglutire CRUNCH: sgranocchiare SNAP; SMAK: schioccare ZOOM, RUMBLE: rombare ROAR: ruggire SQUEAK: scricchiolare CREAK: cigolare RING: suonare BOOM: esplodere
La vignetta
La vignetta è l’unità significativa di qualsiasi storia a fumetti. La linea che circonda ogni vignetta è un po’ come la cornice di un quadro e serve a racchiudere il disegno. La linea cambia secondo il tempo in cui si svolge l’azione che deve rappresentare.
• Se l’azione si svolge al tempo presente, la cornice è lineare.
• Se l’azione si svolge al passato (un fatto ricordato) la cornice è ondulata.
• Se l’azione si svolge al tempo futuro la cornice sarà tratteggiata.
(Milea)Edited by Milea - 21/7/2021, 12:21
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